Approvato un budget consolidato da 164 milioni di euro

Rigore e sacrificio sono le parole d'ordine dell'Ateneo per il 2008

Aumentano le spese fisse, i fondi statali non bastano
Restano gli obiettivi del potenziamento
dei servizi agli studenti e dello sviluppo edilizio

Rigore e sacrificio saranno le parole d’ordine dell’università di Udine per il 2008. Il bilancio di previsione, presentato dal rettore Furio Honsell e dal direttore amministrativo Daniele Livon con la responsabile della Ripartizione finanziaria Mara Pugnale, si attesta su 164 milioni 700 mila euro e costringe l’università ad un anno di grossi sacrifici e tagli di spesa corrente: un intervento necessario ma non sufficiente a garantire l’equilibrio del bilancio dell’amministrazione centrale se non ci sarà anche un significativo incremento del Fondo di finanziamento ordinario statale. Dopo tre anni di progressivo recupero del disavanzo, nel 2007 c’è stata un’inversione di tendenza. Alla fine del 2007, si stima che il disavanzo dell’amministrazione centrale si attesterà intorno ai 10 milioni di euro, di cui 7,2 di parte corrente, con un peggioramento di 3 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Se ridurre il disavanzo sarà impossibile, nel 2008 è assolutamente indispensabile contenerne l’incremento.

Saranno comunque perseguiti gli obiettivi del potenziamento dei servizi agli studenti e dello sviluppo edilizio e sarà garantito il finanziamento dei dottorati di ricerca, degli assegni di ricerca e dei Progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale (Prin). «Non ci saranno più finanziamenti a pioggia – ha sottolineato il Rettore – ma il sostegno sarà assicurato soltanto alla ricerca migliore. Se questo principio fosse adottato anche dal Governo, il nostro Paese sarebbe ai primi posti in Europa. Invece l’università continua ad essere sostenuta soltanto a parole, mentre nei fatti anche quest’anno vediamo riconfermate le logiche che lo stesso presidente Napolitano ritiene non legittime».

Le entrate statali. Sul fronte delle entrate, la maggior parte è data dal Fondo di finanziamento ordinario ministeriale, pari a circa 76,9 milioni di euro, con un aumento rispetto all’anno precedente dell’1%, pari a circa 3 milioni di euro. Il testo definitivo della finanziaria potrebbe però contenere un taglio proprio a questo fondo. L’incremento del finanziamento non sarà comunque sufficiente a coprire gli aumenti delle spese fisse del personale (circa 4,5 milioni di euro). Negli ultimi sei anni l’ateneo è sottofinanziato di una percentuale che oscilla fra il 18% e il 21%: ciò significa che non riceve dallo Stato una cifra pari a circa 15 milioni di euro all’anno. La situazione è determinata dal fatto che il sistema di finanziamento statale è basato sulla quota storica e non sulla valutazione dei risultati, nonostante questa valutazione sia realizzata ogni anno. Per realizzarla, però, lo Stato avrebbe soltanto due strade: aumentare i fondi o ridurre il sostegno agli atenei sovrafinanziati. Purtroppo nessuna di queste due strade attualmente viene seguita. Di conseguenza, a fronte di un finanziamento statale “teorico” di 86 milioni di euro, nel 2007 l’Università di Udine ha ricevuto 73,7 milioni di euro di finanziamento “reale”. «La soluzione – ha sottolineato il direttore amministrativo – sarebbe quella di ridistribuire i finanziamenti a chi li merita in base alla valutazione che esiste già ma non viene applicata».

Gli incrementi stipendiali, le assunzioni e le supplenze. Agli incrementi stipendiali, definiti per legge e che gravano sul bilancio dell’ateneo senza alcuna compensazione dallo Stato, si aggiungono i costi aggiuntivi per gli scatti biennali e le ricostruzioni di carriera che, in un ateneo giovane come quello di Udine (l’età media dei docenti è di 49 anni), non sono compensati da un adeguato livello di turn over. Si tratta di un meccanismo tanto più assurdo se si pensa che gli incrementi contrattuali aumentano marginalmente le retribuzioni nette del personale e tornano nelle casse dello Stato sotto forma di imposte e contributi: nel 2007, su 3,6 milioni di euro di incremento contrattuale, soltanto 1,6 milioni euro sono andati agli aumenti degli stipendi netti per il personale, mentre 2 milioni sono stati versati per Irpef, Irap e contributi previdenziali. Se si pensa che l’incremento del finanziamento statale (Ffo) è stato di 1,3 milioni di euro, nella sostanza, l’incremento di Ffo è stato finanziato dall’ateneo stesso. Nel 2008 termineranno 40 procedure di ricercatore e 50 stabilizzazioni di personale tecnico e amministrativo. Saranno assunti ulteriori 14 ricercatori attraverso il Piano straordinario per il reclutamento dei ricercatori varato dal Ministero.

Le entrate “locali”. Indispensabile il contributo della Regione (6,5 milioni di euro di entrate correnti). Ma anche i finanziamenti regionali cominciano ad essere sempre più vincolati a iniziative specifiche e non possono essere utilizzati l’Ateneo per coprire i deficit di bilancio. «Alla Regione – ha sottolineato Honsell – chiederemo di sottoscrivere un accordo di programma, quindi non semplici finanziamenti in più, ma risorse per progetti precisi nei settori della didattica, della ricerca e dell’edilizia». Rimane fondamentale il sostegno della Fondazione Crup, mentre diminuisce il supporto delle altre istituzioni pubbliche e private che quest’anno si attesta su 3 milioni di euro, mentre l’anno scorso era pari a 4,7 milioni. A causa dell’estinguersi della linea di finanziamento della “benzina agevolata”, per il 2008 potrebbero ridursi i contributi della Camera di commercio di Udine. Sarà necessario ridefinire attraverso un accordo di programma gli impegni relativi alle iniziative di reciproco interesse. Le tasse rappresentano la seconda entrata dell’ateneo con circa 18 milioni euro.

I sacrifici. È prevista una riduzione tra il 45% e il 75% dei trasferimenti alle Facoltà e ai Dipartimenti. È previsto un taglio tra il 10% e il 40% delle spese per consumi intermedi e funzionamento (riviste e giornali, pubblicità, funzionamento centri di spesa, e consumi intermedi dell’amministrazione centrale). Per l’a.a. 2008/09 le spese per supplenze e contratti dovranno essere drasticamente ridotte dagli attuali 4 milioni di euro fino ad un importo massimo di 2 milioni di euro. Questo sarà possibile sia attraverso il pieno utilizzo della docenza di ruolo sia attraverso la ridefinizione dell’offerta didattica che eviti la proliferazione di corsi con pochi studenti.

Le spese. Delle uscite complessive, le spese correnti ammontano a circa 133,5 milioni di euro, mentre le spese in conto capitale sono pari a 30,7 milioni di euro, distinte in spese di investimento per 26 milioni di euro e spese per rimborso di prestiti e alla concessione di crediti per 4,7 milioni di euro. Fra le spese correnti, circa 45,5 milioni di euro sono destinati alla didattica, 71 milioni alla ricerca e 18 milioni ai servizi di supporto. La voce di spesa che assorbe l’ammontare più elevato di risorse è quella relativa al personale (docenti, ricercatori, collaboratori linguistici, personale dirigente e tecnico-amministrativo): 75,7 milioni di euro di cui 57,5 per il personale docente e 17,3 milioni di euro per il personale tecnico amministrativo.

L’edilizia. Il piano di sviluppo edilizio dell’ateneo è integralmente coperto dai contributi della Regione. La priorità è la realizzazione delle aule prefabbricate nella sede dei Rizzi, l’ingresso dei dipartimenti di Scienze Animali e Scienze degli alimenti nell’edificio ex-Basket e l’allestimento degli spazi per gli studenti presso l’ex-scuola materna “Suor Maria Bambina”. Entro l’anno dovrebbero inoltre essere in dirittura d’arrivo i lavori per la realizzazione delle grandi aule del polo economico. Passi decisivi dovranno essere fatti per l’avvio dei lavori per i laboratori scientifici e didattici di Medicina, la ristrutturazione del Renati femminile per il polo giuridico-economico, la costruzione della sede universitaria nel polo di Gorizia.

Sullo stesso tema

Venerdì 19 Aprile

Università di Udine: il bilancio di esercizio 2018 chiude con un utile di 5.6 milioni di euro

Il patrimonio netto dell’Ateneo passa da 32 milioni di euro del 2013 a 67 milioni del 2018

Mercoledì 9 Ottobre

Anche l'università di Udine all'audizione della Commissione Istruzione in Senato

Coviello insieme ad altri quattro direttori generali di atenei italiani per parlare di bilancio in vista dell’emanazione dei decreti operativi

Venerdì 19 Luglio

Bilancio consuntivo 2012: introdotte la contabilità economico-patrimoniale e la certificazione

Compagno: «Ateneo “trasparente”, innovativo ed efficiente, valori irrinunciabili per la gestione della cosa pubblica»