Appuntamento il 30 e 31 maggio
a palazzo Antonini a Udine

Sistemi educativi e confini: nazionali, sociali, culturali e disciplinari

Convegno della cattedra di Pedagogia generale

I nuovi confini, nazionali, concettuali e disciplinari, tra le scienze della formazione e le altre scienze sociali e umane saranno al centro del convegno internazionale “Education between boundaries. Comparazione, etnografia, educazione” che si terrà venerdì 30, dalle 9, e sabato 31 maggio nella sala convegni di palazzo Antonini, in via Petracco 8, a Udine. L’incontro è organizzato dalla cattedra di Pedagogia generale dell’Università di Udine. Parteciperanno una ventina di studiosi europei provenienti da Francia, Italia, Regno Unito e Spagna. 

Apriranno i lavori il preside della facoltà di Scienze della formazione, Franco Fabbro, e il direttore della Scuola di specializzazione per l’insegnamento nella scuola secondaria (Ssis), Claudio Griggio. Le ragioni del convegno saranno illustrate dal coordinatore scientifico dell’incontro, Roberto Albarea, docente di Pedagogia generale all’ateneo friulano. 

«I confini, messi in crisi soprattutto dalla globalizzazione – spiega Albarea –, non sono solo quelli nazionali, ma anche quelli concettuali e disciplinari. Anche a livello teorico e metodologico le frontiere tra le scienze della formazione e le altre scienze sociali e umane diventano sempre più permeabili e proprio l’ibridazione degli approcci di ricerca costituisce una via promettente per spiegare la complessità dei nuovi oggetti di studio». 

Nella sessione iniziale della prima giornata terranno una relazione Donatella Palomba (Università di Roma Tor Vergata), “Spazi, confini e ponti (…levatoi?). Riflessioni comparative”; Robert Cowen (London University), “L’educazione comparativa e l’Europa”; Josè Luis Garcia Garrido (Università nazionale di educazione a distanza di Madrid), “I nuovi sistemi educativi: fra il globale e l’istituzionale”; Teresa Longo (Università di Amiens, Francia), “Conoscere le scuole degli altri attraverso le immagini: quale comparazione?”. 

I lavori pomeridiani, dalle 15, presieduti da Davide Zoletto dell’Ateneo friulano, saranno dedicati all’educazione fra approccio etnografico e comparativo. I relatori saranno Francesca Gobbo (Università di Torino), “Apprendere dagli altri: la persistente esigenza di comparazione nella ricerca educativa”; Bob Jeffrey (Open University Milton Keynes), “L’etnografia interculturale: una contraddizione in termini?”; Anselmo Paolone (Università di Udine), “Approccio etnografico ed educazione comparata”; Alessandra Burelli (Università di Udine), “La lingua e i parlanti”; Roberta Altin (Università di Udine), “Etnografia del «between»: strumenti antropologici per costruire e decostruire in ambito educativo”; Mara Benadusi (Università di Bergamo), “Apprendimenti situati in comunità di pratica”; Lucia Zanuttini (Università di Udine), “Confini geografici, frontiere politiche, barriere psicologiche”; Flavia Virgilio (Università di Udine), “Etnografie delle frontiere Nord Sud: la cooperazione decentrata”. 

Sabato 31 maggio, alle 9, si terrà una tavola rotonda sul tema “Convergenze e divergenze. Confini o frontiere?”. Parteciperanno Roberto Albarea, Renato Anoè (ministero della Pubblica istruzione), Gian Paolo Gri (Università di Udine), Guglielmo Malizia (Università Pontificia Salesiana), Donatella Palomba (Università di Roma Tor Vergata). Presiederà Carla Roverselli dell’Università di Roma Tor Vergata.

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