Restauro e recupero del complesso completati entro il 2011

Al via i lavori a palazzo Garzolini ed ex istituto Toppo Wassermann

Destinato a sede della Scuola Superiore dell’ateneo di Udine
Sale per lo studio e il tempo libero, appartamenti e uffici

Partiranno nella prima metà di settembre i lavori di restauro al complesso di palazzo Garzolini ed ex istituto Toppo Wassermann, nel centro storico di Udine tra le vie Gemona e Toppo. Il complesso, di proprietà del Comune, è destinato sin dal 2002, grazie alla convenzione stipulata con l’ateneo friulano, all’insediamento della Scuola Superiore dell’università di Udine, attualmente dislocata all’istituto Renati in via Tomadini. Palazzo Garzolini sarà sottoposto a intervento di restauro, attraverso il recupero della struttura esistente e la valorizzazione degli affreschi. Il resto del complesso verrà completamente ristrutturato, mantenendo l’impianto distributivo originario, per ricavare gli spazi per lo studio e la residenza.

Costo dell’opera, 8 milioni 677 mila euro, di cui 6 milioni e 535 mila euro finanziati dal Miur, 1 milione e 161 mila euro dalla Regione FVG e la rimanente quota con fondi propri dell’Università. I lavori si concluderanno entro la fine del 2011. Il progetto è stato redatto dall’ing. Antonio Rizzani e dall’arch. Francesca Rizzani. Impresa esecutrice sarà la Steda spa di Rossano Veneto (VI), mentre la Direzione Lavori verrà effettuata dall’ing. Giampaolo Proscia, capo Ripartizione tecnica dell’Ateneo.

Palazzo Garzolini. Allo scopo di salvaguardare e valorizzare gli elementi storici e artistici del palazzo settecentesco, sarà pressoché mantenuto invariato lo schema distributivo e, attraverso il loro recupero, saranno conservati tutti gli elementi di pregio presenti. In considerazione dell’impianto e dell’affaccio su via Gemona, in contatto diretto con la città, nel palazzo saranno concentrate tutte le funzioni amministrative e gestionali, utilizzando il piano nobile, al primo piano, per gli spazi di rappresentanza. I locali saranno adibiti a studi, sale riunioni e biblioteca.

Toppo Wassermann. Più consistente sarà l’intervento nell’ex istituto Toppo Wassermann, retrostante palazzo Garzolini. Qui saranno localizzate tutte le attività correlate alla Scuola Superiore dell’ateneo e alla residenza. In particolare, al primo terra saranno concentrate le funzioni culturali e didattiche, mantenendo sostanzialmente lo schema distributivo esistente. Saranno ricavati sale studio e aule riunioni, spazi ricreativi di aggregazione (sala musica, sala video, sala giochi), una palestra, un auditorium e la mensa. Il primo e il secondo piano avranno funzione residenziale, attraverso un sistema tipo albergo, con 74 camere singole, cucine collettive per la preparazione e il consumo dei pasti, e spazio internet. Ogni camera sarà dotata di bagno. Inoltre, il corpo a nord verso via di Toppo sarà destinato a un gruppo di 10 minialloggi distribuiti su due livelli e ciascuno dotato di angolo cottura e zona giorno, bagno e spazio notte.

Note storico-artistiche. Il complesso si articola nel palazzo Garzolini e nella parte retrostante dell’ex istituto Toppo Wassermann. Il palazzo fu fatto costruire dal conte Marzio di Polcenigo nel 1706-1707 e divenne di proprietà della famiglia Garzolini dal 1790. Dal 1900 di proprietà del Comune, a seguito della volontà del conte Francesco Toppo il complesso ha sempre avuto una destinazione didattica con annesso collegio. Una serie di lavori sul palazzo furono eseguiti nel 1900. Seguirono un primo ampliamento nel 1909 e un secondo nel 1923, entrambi su progetto dell’architetto Provino Valle. All’interno del palazzo, di grande scenografia è lo scalone dell’atrio di ingresso che conduce al salone soprastante. Le pareti dello scalone sono coperte da affreschi con paesaggi e la decorazione prosegue con un finto loggiato e culmina con una cupola affrescata. Tutti i dipinti risalgono all’Ottocento: a Tommaso Turk è attribuita la parte prospettica della cupola, mentre a Domenico Paghino gli affreschi con i paesaggi nel ballatoio e gli stemmi, oltre che il salone centrale.

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