Impegnati i team dei dipartimenti
di Ingegneria civile e Georisorse

Missione Abruzzo: rientrate le due squadre dell'Università di Udine

Effettuati oltre 80 sopralluoghi per verifiche di agibilità
Prevista una seconda missione di esperti in rischio sismico

Sono rientrate in Friuli le due squadre di ingegneri dell’Università di Udine chiamate a intervenire nelle zone terremotate abruzzesi dalla Protezione civile regionale e nazionale. I due gruppi di esperti hanno effettuato complessivamente oltre 80 sopralluoghi a L’Aquila e provincia per verificare l’agibilità di costruzioni pubbliche e private (abitazioni, scuole, palestre, caserme, municipi, ambulatori, chiese, uffici, attività commerciali). Una seconda missione dell’Ateneo udinese è prevista non appena l’evoluzione della gestione dell’emergenza lo consentirà. Sarà formata da una squadra di geofisici e geologi del dipartimento di Georisorse e territorio che effettueranno una campagna di indagine sugli effetti di sito.
 
La missione appena conclusa, scattata nella notte tra il 13 e il 14 aprile, era composta dal team del dipartimento di Ingegneria civile e architettura, coordinato da Gaetano Russo, che ha operato nell’ambito della Rete italiana di laboratori universitari in ingegneria sismica (ReLUIS), e dal gruppo “Assess-Abruzzo” del dipartimento di Georisorse e territorio, coordinato da Stefano Grimaz, che ha collaborato con la Protezione civile regionale. Le due squadre hanno effettuato una quarantina di ispezioni ciascuna.
 
La squadra del dipartimento di Ingegneria civile e architettura ha effettuato verifiche di agibilità complessivamente in 18 abitazioni, 16 scuole, nel Centro sportivo comunale dell’Aquila, in 4 palestre scolastiche, 3 farmacie e 4 fra aziende ed esercizi commerciali. Il team era composto da docenti e ricercatori di Tecnica delle costruzioni e Scienza delle costruzioni e ingegneri strutturisti. Il consorzio ReLUIS del quale il gruppo fa parte è stato incaricato dall’Unità di crisi del dipartimento della Protezione civile nazionale di accertare la stabilità degli edifici pubblici strategici e, soprattutto, delle scuole.
 
Il gruppo “Assess-Abruzzo” ha effettuato le verifiche di agibilità in collaborazione la Protezione civile regionale. La squadra era composta dagli ingegneri del dipartimento di Georisorse e territorio del progetto Assess-valutazione del rischio sismico degli edifici scolastici della regione, coordinato dall’Ateneo e finanziato dalla Regione. Le ispezioni di questa squadra hanno riguardato il Centro operativo delle Poste dell’Aquila, 2 scuole, un municipio, una caserma dei carabinieri, un poliambulatorio, una residenza sanitaria assistita, un ufficio postale, un condominio e 13 edifici adibiti ad abitazioni e attività produttive. Sono stati effettuati sopralluoghi, assieme ai tecnici locali della soprintendenza e dei vigili del fuoco, in 13 chiese, mentre con i vigili del fuoco del Friuli Venezia Giulia sono stati esaminati casi di danneggiamento grave e crollo nel centro storico e nella periferia del capoluogo abruzzese. Infine, in collaborazione con gli esperti dell’Università di Trieste, sono stati ispezionati alcuni condomini vicino l’autostrada, in corrispondenza di una faglia.
 
«Il terremoto – spiega il Russo – è infallibile nello scoprire e mettere a nudo gli errori commessi dall’uomo nel realizzare le costruzioni. I corsi di “Costruzioni in zona sismica” e “Riabilitazione strutturale”, già attivi da anni nel nostro Ateneo, hanno fornito a molti giovani ingegneri civili le competenze adeguate per progettare e valutare strutturalmente le costruzioni in zona sismica, e di esse si sono avvalsi i miei collaboratori recatisi in Abruzzo».
 
«L’esperienza abruzzese – sottolinea Grimaz – ha dimostrato l’efficace sinergia tra l’Università di Udine e la Protezione civile regionale. Un raccordo facilitato dalla intuizione del direttore Guglielmo Berlasso e dalla partecipazione alla missione di tre funzionari della Protezione civile che avevano frequentato il corso di perfezionamento SERM in “Managemente del rischio sismico” recentemente organizzato dall’Ateneo a Venzone».
 

Le due squadre dell’Università erano composte da docenti, ricercatori, dottorandi, assegnisti di ricerca e tecnici. Quella del dipartimento di Ingegneria civile e architettura era formata da Gaetano Russo, Paolo Angeli, Andrea Cortesia, Fabio Fadi, Elena Frattolin, Denis e Marco Mitri, Igino Pitacco, Stefano Sorace, Raffaele Venir. Del gruppo del dipartimento di Georisorse e territorio facevano parte Stefano Grimaz, Fausto Barazza, Petra Malisan e Alberto Moretti.

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