10 Luglio 2009
Dal 13 al 24 luglio al collegio Uccellis a Udine
Dalla ricerca biomedica al rapporto medico-paziente
Corso internazionale di bioetica all’ateneo friulano
La facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università di Udine organizza dal 13 al 24 luglio a Udine la tredicesima edizione del “Corso intensivo internazionale di Bioetica”. Il tema di quest’anno è “Umanizzare la biomedicina di domani” (Humanizing tomorrow’s biomedicine). Il corso affronterà i principali e più controversi aspetti della ricerca biomedica e il loro impatto sul rapporto medico-paziente partendo dalle diverse visioni in materia di bioetica. Il confronto avverrà, in particolare, sulle questioni legate alla nascita, all’evoluzione e al termine della vita umana, sul rapporto tra etica e comunicazione medica e su quello tra etica, diritto e società. Parteciperanno sessanta studenti e una trentina di esperti fra bioeticisti, filosofi, giuristi, medici e sociologi provenienti da Argentina, Austria, Brasile, Cile, Colombia, Francia, Italia, Montenegro, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Serbia, Slovenia, Spagna e Stati Uniti.
Il corso sarà inaugurato lunedì 13 luglio, alle 9.15, presso l’Educandato statale collegio “Uccellis” a Udine. È prevista la partecipazione del rettore Cristiana Compagno; del presidente della Regione, Renzo Tondo; del direttore dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, Carlo Favaretti; del delegato del rettore per la Mobilità internazionale, Franca Battigelli; del preside della facoltà di Medicina, Massimo Bazzocchi; e del vicedirettore delle Relazioni internazionali e comunitarie e responsabile del Servizio emigrazione della Regione, Giuseppe Napoli.
Oltre alla fondamentale dimensione multiculturale e multietnica, «il corso – sottolineano i coordinatori, Alfred Tenore e Francesco Saverio Ambesi Impiombato – vuol contribuire a rendere più a misura d’uomo la biomedicina moderna, in un momento storico in cui spesso le tecnologie avanzano troppo rapidamente per poter legiferare, come dimostrano le differenze esistenti già a livello europeo». L’iniziativa gode del sostegno di Unione europea, Regione, Azienda ospedaliero-universitaria di Udine, Fondazione Giannino Bassetti e del patrocinio della Commissione nazionale di Bioetica.