Oggi Senato accademico e Consiglio di amministrazione

Università di Udine, approvato il bilancio di previsione 2011

Aumentano i fondi assegnati in base al merito

Compagno: «Per il 2011 pronti ad affrontare le nuove sfide,
risultati positivi con risorse calanti, ma necessario un più coraggioso riequilibrio nell’allocazione delle risorse fra atenei»

L’anno 2011 dell’Università di Udine si apre con dei segnali positivi rispetto al 2010 e con l’approvazione del bilancio di previsione del nuovo anno. Dal Ministero, infatti, è giunta la comunicazione del riparto dell’importo del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) 2010, che assegna all’Università di Udine 74,7 milioni di euro, con un aumento, rispetto all’assestamento di metà dicembre, di 1,8 milioni di euro, interamente collegabile alle premialità sui risultati positivi di ricerca e di didattica conseguiti dall’ateneo friulano. «Il dato – commenta il rettore, Cristiana Compagno –, nel quadro della generale e forte contrazione di trasferimenti statali che ha colpito anche l’alta formazione e la ricerca, è positivo, perché, per effetto, finalmente, di un iniziale riconoscimento ministeriale dei nostri meriti e dei nostri comportamenti virtuosi, siamo riusciti a “contenere” il taglio previsto. Registriamo infatti una riduzione di Ffo di 2,2 milioni di euro rispetto al 2009, pari al 2,81% per l’ateneo, rispetto, però, alla riduzione del 3,72% a livello di sistema».

«Un risultato – continua Compagno - che abbiamo ottenuto grazie all’incremento della quota di Ffo che il Ministero ha ripartito secondo criteri premiali sui risultati della didattica e della ricerca che quest’anno è stata pari al 10% dei fondi complessivi a fronte del 7% dell’anno 2009. Questo dimostra come l’applicazione di meccanismi di allocazione delle risorse di tipo premiale, cioè parametrati al merito e ai risultati e non all’età e alla storia, possano dare frutti positivi agli atenei virtuosi come il nostro, compensando, almeno parzialmente, le situazioni create da un ancora troppo preoccupante contesto di riduzione complessiva dei finanziamenti».

Stando alle prime proiezioni e in attesa dell’approvazione del consuntivo 2010, «anche quest’anno – anticipa il rettore - saranno superati gli obiettivi di rientro del disavanzo del bilancio dell’amministrazione centrale comunicati al MiUR e l’ateneo presenterà un risultato di gestione positivo di circa 2,5 milioni di euro. Il risultato ottenuto dal nostro ateneo è straordinario, soprattutto se letto a fronte della minore quantità di risorse finanziarie che abbiamo ricevuto rispetto al 2009. Ancora una volta abbiamo dimostrato come il rigore sia alla base dello sviluppo e come il controllo della spesa sia il mezzo migliore per la sua stessa qualificazione».

Nella seduta del Senato accademico e del Consiglio di amministrazione è stato inoltre approvato il bilancio di previsione 2011 che, anticipando la riforma con l’introduzione del bilancio unico di ateneo (amministrazione centrale e dipartimenti), si attesta a complessivi 140 milioni di euro. In attesa di poter confermare i risultati positivi degli ultimi anni, si pone l’obiettivo del completo recupero del disavanzo di amministrazione entro il 2011 con due anni di anticipo rispetto agli obiettivi contenuti nel piano di rientro varato a fine 2008 dagli organi di governo.

Il 2011 sarà per tutte le università italiane impegnativo vedendole impegnate nel processo di riordino dettato dalla nuova legge di riforma. «Il nostro Ateneo – dice Compagno – già da tempo lavora sul fronte della ristrutturazione dell’assetto organizzativo e della razionalizzazione gestionale e, pertanto, è pronto ad affrontare le nuove sfide». Tuttavia, collocandosi l’università di Udine in un quadro di strutturale e consolidato sottofinanziamento dei trasferimenti statali e considerando la progressiva riduzione di Ffo di sistema, l’auspicio è che «si proceda – ribadisce Compagno – con il riequilibrio nell’allocazione delle risorse tra atenei rendendo immediatamente operativi i principi contenuti nella riforma universitaria che prevedono specifiche e crescenti quote di FFO destinate agli atenei virtuosi».

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