Appuntamento venerdì 14 dicembre al polo economico-giuridico

Processo simulato davanti alla Corte di giustizia Europea e del Tribunale di Herat

Ritorna in Ateneo il “mock trial” che coinvolge studenti, rappresentati
delle istituzioni, membri della comunità accademica e professionale

Ritorna all’Università di Udine il “mock trail”, il dibattimento simulato, ovvero la messa in scena di un processo penale del tutto identico a quelli che si svolgono nelle aule dei veri tribunali. A organizzare, venerdì 14 dicembre alle 16, la singolare ed efficace esperienza didattica, molto diffusa nelle università anglosassoni e avviata a Udine dal 2006, sono gli studenti del corso di Diritto internazionale dell’Università di Udine. Il processo simulato si terrà nell’aula 3 del polo economico-giuridico in via Tomadini 30/a a Udine. I casi saranno portati davanti alla simulata Corte di Giustizia Europea e al Tribunale di Herat. La Corte, presieduta dal sindaco di Udine, Furio Honsell, sarà costituita da rappresentanti delle istituzioni e da membri della comunità accademica e professionale di Udine.

Il programma del processo simulato prevede, dopo l’ingresso della Corte, la relazione dei giudici relatori, la discussione delle difese e le conclusioni dell’avvocato generale. Alle 18.15 la pronuncia della Corte di Giustizia dell’Unione europea e del Tribunale di Herat. Questa esperienza didattica permette agli studenti universitari di poter applicare concretamente le nozioni teoriche acquisite, abituando i futuri giuristi al pensiero critico e al confronto dialettico.

Tre i casi che saranno discussi. Il primo riguarda il procedimento d’urgenza davanti al Tribunale di Bruxelles da parte dei famigliari di una giovane tunisina maggiorenne per ottenere l’inibitoria alla pubblicazione di foto ritenute compromettenti di un incontro in un ristorante fra la loro parente e un importante membro del Parlamento europeo. Il secondo caso si occuperà della chiamata in giudizio, per ottenere il risarcimento del danno da parte dei congiunti di due bambini deceduti nel corso di un attacco a una scuola da parte di rivoluzionari a Herat, della Repubblica Italiana e di due militari italiani accusati di grave imperizia. Il terzo processo si occuperà delle cause riunite di Repubblica Italiana, Regione Friuli Venezia Giulia, Legambiente e Autovie Venete per questioni legate a presunte violazioni di normative regionali, nazionali ed europee nell’ambito dei lavori pubblici, infrastrutture e tutela dell’ambiente.

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