Sabato 8 e domenica 9 giugno nell’ambito delle Giornate nazionali dei castelli

La fortezza di Monte Festa: svelati strutture e documenti inediti, dagli studi dell'Ateneo

Dalle tesi di tre studenti di Architettura le basi per un progetto di restauro e valorizzazione del monumento testimone della Grande guerra

Sabato 8 e domenica 9 giugno doppio appuntamento alla scoperta della fortezza del Monte Festa, nel comune di Cavazzo Carnico (Ud), testimone nel 1917 di una eroica difesa durante la ritirata di Caporetto. L’iniziativa è organizzata dalla sezione Friuli Venezia Giulia dell’Istituto italiano dei Castelli con il comune di Cavazzo Carnico, il Dipartimento di ingegneria e architettura (Dica) e i corsi di studio in Architettura dell’ateneo friulano, in occasione delle giornate nazionali dei castelli e nell’ambito delle iniziative per il decennale di Architettura a Udine. Sabato 8 alle 20.30 nella sala consiliare di Cavazzo Carnico saranno presentati gli studi recentemente svolti sulla fortezza, che hanno permesso di rivelare la struttura difensiva del sistema fortificato, le sue caratteristiche architettoniche e costruttive e documenti inediti. Domenica 9 alle 10, con partenza dalla frazione di Mena, si svolgerà la visita della fortezza, attraverso una salita a piedi di circa due ore attraverso l’impervia strada forestale. Per quest’ultimo appuntamento è consigliato un idoneo abbigliamento. Maggiori informazioni e programma dell’iniziativa sono reperibili all’indirizzo http://www.uniud.it/didattica/servizi_studenti/bacheca-opportunita/bandi/1249/file.

Il forte, costruito immediatamente prima della Grande guerra a 1050 metri sul livello del mare, è stato recentemente studiato in modo approfondito grazie alla redazione delle tesi di laurea magistrale in architettura di Jonathan Baiutti, Paolo De Lorenzi e Ilaria Naracci, dell’Università di Udine. «I risultati degli studi – sottolinea Vittorio Foramitti, docente di restauro del Dica - sono serviti anche come supporto per affrontare il progetto di restauro, finalizzato alla conservazione e valorizzazione del complesso e allo sviluppo turistico dell’intera area dominata dal forte, con l’obiettivo di garantire alla fortezza di Monte Festa il ruolo di memoria che il tempo le ha affidato».

Le analisi hanno riguardato, in particolare, il rilevamento 3D e fotogrammetrico tramite laser scanner, che ha permesso di rappresentare il sistema di gallerie e batterie che costituisce il complesso dell’opera difensiva, costituita da due corpi principali su tre livelli, ospitanti ognuno una batteria da 4 cannoni da 149 mm, da una strada di risalita, una ventina tra gallerie verticali (elevatori dei proiettili) ed orizzontali (alcune con degli edifici costruiti all’interno). Le ricerche d’archivio, inoltre, hanno permesso il ritrovamento di immagini e documenti inediti che spaziano su vari fronti: in particolare è stato ritrovato un album con foto del 1915 e missive - alcune a firma di Giovanni Battista Montini, futuro papa Paolo VI - che hanno permesso una dettagliata ricostruzione dello stato di fatto del sistema fortificato nel 1915. Infine, l’acquisizione di manuali militari dell’epoca ha permesso di analizzare criticamente le caratteristiche architettoniche e le tecniche costruttive impiegate all’epoca.

Alla presentazione degli studi che si terrà sabato 8 interverranno Dario Iuri, sindaco di Cavazzo Carnico, Alessandra Quendolo, presidente della sezione regionale dell’Istituto Italiano dei Castelli, Vittorio Foramitti e Domenico Visintini, docenti del Dica dell’Università di Udine.

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