Oggi a Udine firmato l’atto notarile alla presenza
del rettore Cristiana Compagno
Attilio Maseri dona la storica biblioteca Florio all'Università di Udine
Grazie al mecenatismo del luminare friulano la preziosa
collezione ritornerà nella sede originaria di Palazzo Florio
La storica biblioteca Florio – oltre dodicimila volumi, opuscoli, opere a stampa e manoscritti raccolti dalla metà del Settecento – si ricongiungerà alla sua sede originaria, il Palazzo Florio di Udine, sede centrale dell’Università friulana. Oggi a Udine è stato firmato è l’atto notarile con il quale il professor Attilio Maseri, alla presenza del rettore Cristiana Compagno, ha donato la biblioteca all’Ateneo. Attualmente la collezione è conservata nella Villa Florio di Persereano di Pavia di Udine e nei prossimi mesi sarà riposta nella sua collocazione “naturale”, la Sala del Consiglio di Palazzo Florio. Oltre al materiale librario, all’Università sono stati donati anche le librerie in legno originarie, che continueranno ad accogliere i preziosi volumi, e la parte dell’Archivio Florio che era rimasta in custodia della famiglia e che potrà svelare pagine ignote o poco conosciute di vita privata e pubblica del Friuli.
Si tratta di un patrimonio storico-culturale di grande rilievo, fra i più cospicui e preziosi del Friuli Venezia Giulia, al pari di altre importanti collezioni conservate presso la Biblioteca Guarneriana di San Daniele del Friuli o la Biblioteca Arcivescovile di Udine. La biblioteca Florio testimonia un interesse letterario, scientifico, tecnico e, più in genere, culturale tipico della seconda metà del Settecento, l’età dei Lumi. Il suo nucleo primitivo, indizio significativo dell’inserimento di Udine nel dibattito erudito internazionale, fu allestito dai fratelli Francesco e Daniele Florio, tra i protagonisti della vita civile, religiosa e culturale friulana di quell’epoca.
Nel ringraziare il professor Maseri, il rettore Cristiana Compagno ha evidenziato «l’importanza dell’atto di straordinaria generosità con il quale ha restituito alla propria “casa” una eccezionale testimonianza della vitalità culturale del Friuli». Un atto che, secondo il rettore, «rappresenta un esempio di come anche i privati, ispirati da illuminato mecenatismo, possono sostenere l’Università e la scienza favorendo con ciò il progresso della società e un futuro positivo per i nostri giovani». Compagno ha inoltre annunciato che l’Ateneo, «con responsabile consapevolezza del proprio ruolo metterà a disposizione questo straordinario capitale storico-culturale non solo della sua comunità di docenti e studenti, ma anche della città di Udine e dell’intero Friuli con l’obiettivo di valorizzarne le potenzialità scientifiche e culturali».
«Mi fa molto piacere – ha detto il professor Attilio Maseri – che l’idea della donazione sia stata condivisa dal rettore Cristiana Compagno e dall’Università di Udine. Si è così completato l’iter che ha riportato la biblioteca a Palazzo Florio, dove era stata pensata, progettata e costruita. I fratelli Francesco e Daniele Florio saranno felici di ritrovarla là dove l’avevano fatta nascere».
L’imperativo dell’Università di Udine è ora quello di aprire e rendere al meglio fruibile un patrimonio tanto pregiato, garantendone però anche la conservazione e la sicurezza con la collaborazione di soggetti pubblici e privati.