4 Luglio 2018
Classifica Censis: le precisazioni dell'Ateneo di Udine su alcuni dei parametri utilizzati
Un’analisi degli indicatori che hanno registrato un maggiore calo rispetto all’anno precedente e che hanno portato a una penalizzazione complessiva dell’Ateneo
Riguardo alla classifica Censis delle Università italiane resa nota ieri, l’Università di Udine vuole precisare alcuni aspetti legati agli ambiti e ai parametri che la classifica stessa ha adottato per la valutazione.
Per l’Università di Udine, la performance più negativa è data dalle “borse di studio”, parametro calato al punteggio di 81 rispetto a 97 dell’anno precedente. Questo indicatore non misura la capacità di un ateneo di offrire borse agli studenti, bensì misura il bisogno/richiesta dell’utenza in termini assoluti. Il risultato è che nella classifica Censis ottengono un punteggio migliore gli atenei con numeri maggiori di richiedenti in termini assoluti. Non vi è, insomma, alcuna relazione con la copertura del diritto allo studio, peraltro garantita al 100% per gli idonei dall’Ardiss regionale, solo e unico ente che ha responsabilità diretta sulle borse di studio.
Un altro indicatore in calo è le “strutture”, il cui punteggio è passato in un anno da 87 a 78. Un calo inspiegabile, considerato che gli indicatori – ovvero numero aula/posti nelle sale studio; numero posti nelle biblioteche; numero posti nei laboratori e nelle aule informatiche – non sono cambiati a Udine da un anno all’altro. Considerato per di più che questi dati vengono inviati su richiesta del Censis dagli stessi atenei, non è chiara la questione. Approfondiremo l’informazione nei prossimi giorni con Censis.
Un leggerissimo calo lo registra poi la “comunicazione e servizi digitali” (da 91 a 88 punti), con un punteggio assegnato ai siti internet sulla base delle funzionalità e dei contenuti: un indicatore oscuro, in quanto non è assolutamente chiaro come venga derivata la valutazione finale dei siti degli atenei.
Così come in leggero calo sono i “servizi” (da 90 a 88), che sono valutati in base agli indicatori pasti erogati per totale iscritti e posti e contributi alloggio per iscritti residenti fuori regione. Così, un ateneo come quello di Udine, che ha tradizionalmente un bacino locale o limitrofo di studenti che non hanno necessità di accedere a questo tipo di servizi, viene penalizzato. A tal proposito va ricordato che l’Università di Udine è uno dei pochi atenei in Italia che svolge costantemente un’analisi di student satisfaction, analisi che registra di anno in anno un continuo aumento in positivo.
Per l’Università di Udine, la performance più negativa è data dalle “borse di studio”, parametro calato al punteggio di 81 rispetto a 97 dell’anno precedente. Questo indicatore non misura la capacità di un ateneo di offrire borse agli studenti, bensì misura il bisogno/richiesta dell’utenza in termini assoluti. Il risultato è che nella classifica Censis ottengono un punteggio migliore gli atenei con numeri maggiori di richiedenti in termini assoluti. Non vi è, insomma, alcuna relazione con la copertura del diritto allo studio, peraltro garantita al 100% per gli idonei dall’Ardiss regionale, solo e unico ente che ha responsabilità diretta sulle borse di studio.
Un altro indicatore in calo è le “strutture”, il cui punteggio è passato in un anno da 87 a 78. Un calo inspiegabile, considerato che gli indicatori – ovvero numero aula/posti nelle sale studio; numero posti nelle biblioteche; numero posti nei laboratori e nelle aule informatiche – non sono cambiati a Udine da un anno all’altro. Considerato per di più che questi dati vengono inviati su richiesta del Censis dagli stessi atenei, non è chiara la questione. Approfondiremo l’informazione nei prossimi giorni con Censis.
Un leggerissimo calo lo registra poi la “comunicazione e servizi digitali” (da 91 a 88 punti), con un punteggio assegnato ai siti internet sulla base delle funzionalità e dei contenuti: un indicatore oscuro, in quanto non è assolutamente chiaro come venga derivata la valutazione finale dei siti degli atenei.
Così come in leggero calo sono i “servizi” (da 90 a 88), che sono valutati in base agli indicatori pasti erogati per totale iscritti e posti e contributi alloggio per iscritti residenti fuori regione. Così, un ateneo come quello di Udine, che ha tradizionalmente un bacino locale o limitrofo di studenti che non hanno necessità di accedere a questo tipo di servizi, viene penalizzato. A tal proposito va ricordato che l’Università di Udine è uno dei pochi atenei in Italia che svolge costantemente un’analisi di student satisfaction, analisi che registra di anno in anno un continuo aumento in positivo.