Organizzato da Ateneo friulano e Centro internazionale di scienze meccaniche

Dal Piano Marshall al Pnrr, storie di resilienza

Giovedì 7 novembre, alle 17, a Palazzo del Torso a Udine

Esistono punti di contatto, e se sì quali, tra il Piano Marshall, che “resuscitò” l’Europa dopo la seconda guerra mondiale, e il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) lanciato dall’Unione europea dopo la pandemia? Se ne parlerà nell’incontro “Storie di resilienza: dal piano Marshall al Pnrr” che si terrà giovedì 7 novembre, alle 17, a Palazzo del Torso (piazza Garibaldi 18, Udine). L’appuntamento è organizzato dalla Cattedra Unesco in Sicurezza intersettoriale per la riduzione dei rischi di disastro e la resilienza dell’Università di Udine in collaborazione con in Centro internazionale di scienze meccaniche (Cism).

Porteranno i saluti iniziali il rettore dell’Ateneo friulano, Roberto Pinton, e il presidente del Cism, Mario Pezzetta. I lavori saranno introdotti e moderati dal prorettore, Andrea Cafarelli, docente di storia economica del Dipartimento di Scienze economiche e statistiche. Interverrà Filippo Sbrana, che insegna storia economica all’Università per Stranieri di Perugia. Le considerazioni finali saranno fatte da Stefano Grimaz, titolare della Cattedra Unesco in sicurezza intersettoriale per la riduzione dei rischi di disastro e la resilienza.

«Nella fase della ricostruzione postbellica – spiega il professor Cafarelli – assunse specifica rilevanza il Piano Marshall, che concorse a creare le precondizioni per la fase di straordinario sviluppo economico che caratterizzò negli anni Cinquanta. Non fu un semplice programma di aiuti ma un vero e proprio piano di “rieducazione industriale”, funzionale alla ripresa dei Paesi usciti distrutti dalla guerra e alla creazione di un sistema di cooperazione monetaria e finanziaria nel quale gli Stati Uniti e il dollaro ricoprivano una posizione di dominanza».

L’incontro, anticipa il professor Sbrana, «ripercorrerà la storia di questo straordinario esempio di resilienza economica, le premesse, le scelte economiche e i risultati conseguiti, ponendo in rilievo i punti di contatto con un altro grande piano di resilienza, quel Pnrr che l’Europa ha lanciato dopo la pandemia e che rappresenta una sfida decisiva per il futuro del nostro Paese e dell’Unione europea».

Filippo Sbrana è professore di storia economica dell’età contemporanea. Ha indagato le connessioni tra fatti economici, scelte politiche e conseguenze sociali. È autore di numerosi saggi e monografie, tra cui “Portare l’Italia nel mondo. L’IMI e il credito all’esportazione (1950-1991)” (Bologna 2006); “Processi e strategie di tutela degli interessi industriali in Italia (1969-1980)” (Roma 2012), “Guido Carli da banchiere a governatore” (Napoli 2013) e “Nord contro Sud. La grande frattura dell’Italia repubblicana” (Roma 2023).

«Sarà un’importante occasione - spiega il professor Grimaz - per trarre spunti di riflessione in termini di resilienza, in particolare sul ruolo dei piani di recupero da situazioni critiche come strumenti per la ripresa e la transizione, a volte anche trasformativa, verso nuovi obiettivi di sviluppo».

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