Organizzato da Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura e Regione Fvg
Dissesto idrogeologico: nuove esigenze di conoscenza in un clima che cambia
Convegno il 31 gennaio, alle 14, nell’auditorium della Biblioteca scientifica
“Il dissesto idrogeologico: nuove esigenze di conoscenza in un clima che cambia”. È il tema del convegno che si terrà all’Università di Udine venerdì 31 gennaio, dalle 14, nell’auditorium della Biblioteca scientifica (via Fausto Schiavi 44, Udine). Sarà l’occasione, per studiosi di università e centri di ricerca e professionisti del settore, per esporre nuove conoscenze e metodi di analisi finalizzati alla mitigazione del dissesto da frana.
Il convegno si aprirà con i saluti del delegato alla ricerca, Alessandro Trovarelli, del direttore del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura dell’Ateneo, Alessandro Gasparetto, e del coordinatore della Sezione di Ingegneria civile e architettura del Dipartimento, Marco Petti. I lavori saranno coordinati da Alberto Bolla, dell’Università di Udine, e dal Fabrizio Kranitz del Servizio geologico della Regione Friuli Venezia Giulia.
«Il cambiamento climatico che stiamo vivendo – spiega Bolla, docente di geologia applicata del Dipartimento Politecnico di ingegneria e architettura –, caratterizzato dall’accentuarsi di eventi pluviometrici estremi, influisce sempre più severamente sul territorio, determinando tra le sue conseguenze una crescente frequenza di accadimento di fenomeni di dissesto, tra cui frane, colate detritiche e sprofondamenti. Una efficace e funzionale progettazione delle opere di difesa e mitigazione del rischio non può prescindere da una conoscenza approfondita della specifica fenomenologia del dissesto».
Seguiranno gli interventi. Paolo Paronuzzi (Università di Udine) su “Le frane di crollo: dall’analisi a priori alla simulazione della propagazione dei blocchi”; Paolo Frattini (Università di Milano Bicocca) analizzerà “Le grandi frane di scivolamento”; Stefano Crema (Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica del Consiglio nazionale delle ricerche) parlerà di “Colate detritiche: fenomenologia e monitoraggio”; Chiara Calligaris (Università di Trieste) illustrerà “I sinkhole in Friuli Venezia Giulia: ieri, oggi e domani”; Antonio Bratus (Istituto nazionale di oceanografia e di geofisica sperimentale) spiegherà “Il Ground Motion per individuare e monitorare le instabilità”; Giovanni Caloni (Sisgeo, Milano) si soffermerà sulle “Soluzioni per il monitoraggio inclinometrico e normativa vigente”; Mario Lovisolo (Centro servizi di geoingegneria, Alessandria) interverrà su “Il monitoraggio geotecnico: le colonne multiparametriche”.
L’appuntamento è organizzato dal Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo, con il Servizio geologico della Regione Friuli Venezia Giulia. È inoltre patrocinato dagli Ordini dei geologi del Friuli Venezia Giulia e degli ingegneri della provincia di Udine.