9 Gennaio 2004
Per il 2004 un budget consolidato
da 112 milioni di euro
Sempre più qualità della didattica attraverso lo sviluppo della ricerca
Saranno assunti tutti i ricercatori vincitori di concorso.
Le tasse universitarie non aumenteranno
Il 2004 sarà l’anno dell’incentivazione della ricerca di eccellenza, dell’attività brevettale, della promozione della cultura imprenditoriale innovativa e dell’imprenditorialità giovanile, attraverso iniziative quali il Premio nazionale dell’innovazione, lo sviluppo di spin-off universitari e soprattutto del Parco scientifico e tecnologico di Udine, all’interno del Consorzio Friuli Innovazione. Ma sarà anche l’anno in cui, puntando a mantenere l’attuale numero di iscrizioni, partirà un’azione volta a far consolidare ad ogni facoltà dell’ateneo friulano una sua caratterizzazione che, nel rispetto della completezza formativa, permetta di far emergere la specificità di Udine. Potenziamento dell’e-learning, dei master universitari e degli stage, completamento delle aule multimediali e informatiche, delle aule studio e delle biblioteche, dell’informatizzazione della segreteria studenti si sommeranno allo sviluppo del processo di internazionalizzazione e dei dottorati di ricerca. Uno dei progetti più ambiziosi sarà la nascita della Scuola Superiore, da avviare con la ristrutturazione del Toppo Wassermann.
Sono questi i principali obiettivi per il 2004 inseriti nel bilancio di previsione dell’Università degli Studi di Udine, che si assesta su una somma pari a 141 milioni 78 mila 894 euro e, al netto delle partite di giro, si consolida su 112,1 milioni di euro. Di questi, 42,5 milioni di euro, pari al 44,2% delle risorse, sono a favore della ricerca, 40,6 milioni di euro, pari al 42,3%, sono per la didattica, mentre il restante 13,5% (12,9 milioni) riguarda le spese per i servizi generali. La quota di spesa per il personale docente, ricercatore, dirigente e tecnico amministrativo, tra didattica, ricerca e servizi generali, è di 56,1 milioni di euro, pari al 58%. Nelle spese del personale sono comprese anche quelle per l’assunzione di 31 ricercatori già vincitori di concorso per complessivi 850 mila euro e ulteriori 16 docenti risultati idonei nel 2003. Oltre 12 milioni di euro, inoltre, sono previsti per le spese di investimento: si tratta soprattutto di interventi edilizi che avranno l’obiettivo di fornire agli studenti spazi adeguati con la realizzazione di nuove aule didattiche, laboratori scientifici e aule studio.
Oltre la metà delle entrate (il 64,8%) deriva dal Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) che quest’anno si aggira intorno ai 62,4 milioni di euro, mentre le entrate derivanti dalle tasse universitarie rimarranno invariate e saranno pari a 15,9 milioni di euro (e rappresentano il 16,5% del totale). Ad esse poi si devono aggiungere i trasferimenti ministeriali, regionali e di altri enti pubblici o privati, complessivamente pari a circa 15 milioni di euro (di cui 7,2 dal Ministero, 5,5 dalla Regione e 3,9 da altri enti pubblici o privati).
Il bilancio di previsione, approvato dal Senato Accademico e dal Consiglio di Amministrazione per il 2004 presenta elementi di prudente ottimismo e risente al contempo della notevole incertezza che sta caratterizzando i finanziamenti al sistema universitario italiano negli ultimi anni. Per questo la programmazione e il controllo delle risorse da una parte e la ricerca i fonti alternative di entrata dall’altra rappresenteranno due degli obiettivi della gestione dell’Università di Udine nel 2004. Nonostante quest’anno il Fondo di finanziamento ordinario abbia subito un incremento, mancano ancora 5 milioni di euro per raggiungere il riequilibrio a cui si è dovuto far fronte con strategie di finanziamento alternativo, gestione del cash flow e rinegoziazione di mutui. Tra le criticità, c’è anche, paradossalmente, la giovane età dei professori dell’ateneo udinese. L’assenza di pensionamenti, infatti, dal punto di vista finanziario si traduce in un’ulteriore tensione di bilancio, a causa degli incrementi stipendiali che gravano del tutto a carico del bilancio di ateneo.
La ricerca. L’Ateneo conferma l’impegno a favore dell’attività di ricerca, funzione primaria della missione universitaria e alla base della qualità della didattica. Accanto alla spesa per il personale operante nei dipartimenti, nei centri interdipartimentali di ricerca e bibliotecari docente (29,8 milioni di euro), l’impegno per il finanziamento delle attività di ricerca è pari a 9,3 milioni di euro: 2,2 milioni di euro per il co-finanziamento dei progetti di rilevante interesse nazionale (nel 2003 l’ateneo si è visto riconoscere ben 17 progetti Prin, ponendosi al 15° posto in Italia e al 2° nel Nordest), 1,4 milioni di euro per il finanziamento di dottorati di ricerca (Udine è sede amministrativa di 57 corsi di dottorato, ripartiti in tre cicli, per un totale di 344 iscritti), circa 300 mila euro per l’erogazione di assegni di ricerca, 800 mila euro per interventi nel settore del miglioramento del settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico. Altrettanto importanti sono gli stanziamenti finalizzati al sostegno della ricerca dipartimentale (circa 1,3 milioni di euro). Nel corso del 2003 sono stati attivati i primi laboratori “misti” università-impresa (in Olfattometria dinamica e Gestione ambientale) a cui nel 2004 si aggiungeranno quelli in Metallurgia e Legno. Proseguirà anche il finanziamento per l’attività inventiva che nel 2003 ha registrato un’ulteriore accelerazione: attualmente sono circa 30 i brevetti depositati, la metà dei quali già commercializzati.
La didattica. Le spese per il personale afferente a Facoltà, Biblioteche e Centri polifunzionali costituiscono la parte più rilevante delle uscite per la didattica e ammontano a 21,7 milioni di euro. Altro importo significativo è quello relativo al Budget della didattica che viene utilizzato dalle facoltà per il pagamento di supplenze e contratti di insegnamento (3,8 milioni). Un grande sforzo sarà fatto dall’ateneo per sostenere i servizi di diretto impatto per gli studenti, attraverso il potenziamento dei servizi bibliotecari, delle infrastrutture multimediali e dei laboratori didattici: tutto questo comporta un impegno per il 2004 di circa 10,4 milioni di euro.
Gli investimenti. Per quanto possibile, l’Ateneo cercherà di sostenere anche la crescita del patrimonio edilizio. I principali investimenti avranno l’obiettivo di fornire agli studenti spazi adeguati con la realizzazione di nuove aule didattiche, laboratori scientifici e aule studio. Tra i principali interventi da finanziare che saranno avviati nel 2004, parte dei quali trova copertura finanziaria su stanziamenti di esercizi precedenti, ci sono il restauro di palazzo Garzolini e del Toppo Wassermann, la futura sede della Scuola Superiore, (8,6 milioni di euro su fondi ministeriali e regionali), le aule studio in via Cotonificio (720 mila euro), l’archivio centrale in area ex Cotonificio (1,3 milioni di euro), i tetti fotovoltaici (145 mila euro per due terzi su fondi ministeriali e regionali e per un terzo su quelli di bilancio).
Le sedi decentrate. I poli decentrati di Gorizia, Pordenone, Gemona e Cormons, rappresentano certamente un importante punto di riferimento per lo sviluppo dell’Università di Udine sull’intero territorio regionale. L’investimento previsto è pari a circa 2,5 milioni di euro per Gorizia, 1,7 milioni di euro per Pordenone, 700 mila euro per Gemona e 300 mila euro per Cormons. Queste cifre tengono conto delle sole spese correnti, riferibili ai costi del personale docente, ricercatore e tecnico amministrativo strutturato presso i poli decentrati, delle spese per supplenze e contratti di docenza e per i tutors didattici e per funzionamento delle strutture didattiche e scientifiche.