10 Febbraio 2004
Libro dei maggiori esperti italiani pubblicato dalla Forum
La nuova gestione dei beni culturali, maggiore tutela o svendita?
Presentazione l’11 febbraio a palazzo Florio
La tutela dei beni culturali ha subito, negli ultimi anni, un sostanziale mutamento del modello legislativo di riferimento. Il principio che ora sembra prevalere è infatti quello della “cartolarizzazione”, con la creazione di agenzie specializzate nell’alienazione di beni culturali e ambientali pubblici. Questo cambiamento di indirizzo mette in discussione il concetto consolidato di tutela del demanio culturale italiano che ora corre il rischio di diventare un immenso giacimento dal quale attingere indiscriminatamente. Un contributo alla comprensione del nuovo corso della politica di gestione dei beni culturali e del destino di questo inestimabile patrimonio per il nostro paese, è il libro della Forum, l’Editrice universitaria udinese, “I nuovi sentieri dei beni culturali in Italia: tra storia, economia e legislazione”, curato da Enrico Biasin, Raffaella Canci e Stefano Perulli.
Il volume sarà presentato dall’Associazione culturale Maiè, dall’Università di Udine e dalla Forum, mercoledì 11 febbraio, alle ore 16, presso la sala Florio, a Palazzo Florio, in via Palladio 8, a Udine. Interverranno Caterina Furlan, preside della facoltà di Lettere e filosofia dell’Ateneo friulano e Donata Levi, docente di Storia della critica d’arte all’Università di Udine. L’opera raccoglie gli atti di un convegno su questi problemi svoltosi nel maggio dello scorso anno a Udine, e ospita i contributi interdisciplinari di alcuni fra i maggiori esperti di questo settore, tra cui Bruno Bernardi, docente di Economia aziendale all’Università Cà Foscari di Venezia, Giovanni Losavio, magistrato di Cassazione, Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale di Pisa e Giulio Volpe, docente di Legislazione dei beni culturali all’Università Roma Tre.