28 Luglio 2004
Un centro unico per favorire lo scambio fra spettatori e studiosi
"Il palazzo del cinema di Gorizia è un modello per tutta Italia"
Ettore Scola promuove con lode la nuova struttura del Dams
«L'Ateneo di Udine ha lanciato un segnale molto importante»
Il nuovo Palazzo del Cinema dell'Ateneo di Udine a Gorizia? «Un modello per tutta Italia». Parola del celebre regista Ettore Scola che, nei giorni scorso, assieme al delegato all'edilizia del rettore dell'Università friulana, Gaetano Russo, e al cineasta Franco Giraldi, ha ufficialmente inaugurato la nuova struttura goriziana di piazza Vittoria, un unicum che a livello nazionale non conosce rivali, studiato per far convivere, negli stessi spazi, il mondo accademico di studenti, docenti e ricercatori che investiga "dentro" il settore cinematografico con gli spettatori e i cinefili che l'universo di celluloide lo guardano dall'altro lato dello schermo. Una felice contaminazione resa possibile dalla fattiva collaborazione fra il corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell'Ateneo friulano e la società Transmedia.
"Padrino" d'eccezione del Palazzo del cinema, intitolato al senatore Darko Bratina, Scola, uno dei padri riconosciuti della commedia all'italiana, regista di alcuni fra i pilastri della cinematografia del Belpaese, da "La famiglia" a "Una giornata particolare, ha promosso con lode l'esperienza pilota fortemente voluta dall'Università di Udine per il suo polo goriziano. «Segnali come questo di Gorizia sono molto importanti per il futuro della cultura italiana. Mi fa molto piacere sapere che gli studi verranno ospitati nello stesso luogo in cui si tengono anche spettacoli di cinema e mostre d'arte. Anche perché, in Italia, un esempio così è molto raro. In Francia è prassi corrente. Ogni piccolo paese, non solo le città, ha il suo spazio culturale, il suo Dams, il suo centro per incontri bisettimanali di cinema, teatro, pittura. Perché in Francia la cultura ha avuto un credito che in Italia non ha presso i nostri politici. Anzi, qui c'è solo diffidenza e distrazione E' molto confortante vedere esperienze come quella lanciata dall'Ateneo di Udine».
Il Palazzo del cinema del Dams dell'Università friulana, che ha ricevuto parole di apprezzamento anche da parte dell'assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia, Roberto Antonaz, sviluppato su tre piani, oltre alla parte per la didattica già consolidata e operativa da un anno, si arricchirà anche di una videoteca (con cinquemila titoli, in diversi formati) con sei postazioni di visione (che in futuro diventeranno 8), di una biblioteca specializzata al pianterreno, di una saletta riunioni per gli studenti e, al primo e secondo piano, di studi per docenti, dottorandi e assegnisti. Spazi che saranno operativi già a partire dal prossimo settembre e che renderanno ancor più completo il centro del Dams Cinema, che già poteva contare su tre aule di lezione per un totale di 180 posti e dei laboratori d'eccellenza ("Crea" per la produzione cinematografica, "La camera ottica" per il restauro e il laboratorio fotografico") dotati di attrezzature all'avanguardia, costruite, come nel caso della macchina per acquisire le colonne sonore dei film e della moviola per visionare le pellicole anche deteriorate e deformate (del valore di circa 150 milioni di vecchie lire ciascuna), appositamente su ordinazione.
A ribadire l'unicità della nuova struttura è il responsabile del settore Cinema del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell'Università di Udine, Leonardo Quaresima; «Il fatto che in un'unica sede si concentrino tutte le attività del settore Cinema farà del palazzo di piazza Vittoria a Gorizia una sorta di vero "Palazzo del cinema", in cui si fondono e si intrecciano le attività formative e di ricerca e le attività commerciali legate alla diffusione e alla circolazione dei film fra i frequentatori del cinema. L'idea è quella di realizzare compiutamente un interscambio fra gli studenti e gli spettatori delle sale cinematografiche, con la possibilità di agevolare dei passaggi da un livello all'altro: lo studente si può trasformare in spettatore e gli spettatori possono trasformarsi in studenti e avere un contatto diretto con l'attività di programmazione, di studio, di ricerca e di promozione del cinema realizzata dall'Università di Udine. Questo, compiuto dall'Ateneo friulano, è un esperimento pilota che potrebbe avere dei risultati d'avanguardia a livello nazionale».
I nuovi spazi saranno legati anche a iniziative innovative per l'alta formazione condotta dal Dams dell'Università di Udine: «Quest'anno - spiega Quaresima - nel Palazzo del cinema sarà ospitato il master in gestione dello spettacolo. E, il prossimo anno, sempre all'interno di questi spazi, si terrà il master in scrittura creativa per il cinema, nei settori della sceneggiatura e della critica». Ma il palazzo di piazza Vittoria in futuro sarà anche la sede di un importante scambio fra l'Ateneo friulano e il Georgia Technology college di Atlanta che, proprio negli spazi del Dams terrà alcuni corsi per i suoi studenti. «Gorizia, grazie a questa iniziativa dell'Università di Udine - dice Quaresima - è riuscita a creare un modello ideale in grado di moltiplicare le potenzialità culturali del territorio: un modello che non si è realizzato finora in nessun altro luogo della regione».