Convegno sull’interattività

La rivoluzione della tv digitale terrestre

Paolo Parmeggiani spiega i vantaggi
del segnale digitale

        Ad oggi in Italia sono installati circa 600mila ricevitori per DTT (tv digitale terrestre, ndr.) e vanno in onda 21 canali su 5 multiplex. Il 2007 sarà l’anno della svolta, ovvero tutte le trasmissioni televisive terrestri stando a quanto recita la legge 66 e la 112, più conosciuta come legge Gasparri, dovranno essere digitali. Il contributo governativo sull’acquisto del decoder ha spinto proprio nella direzione dell’interattività. E’ quanto spiega il docente dell’Università di Udine, Paolo Parmeggiani – uno dei fautori del convegno organizzato dal corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali sulle nuove prospettive della televisione digitale che si terrà prossimamente a Pordenone nei locali del Consorzio universitario, nell’ambito dell’avvio del corso di laurea specialistica in Linguaggi e tecnologie dei nuovi media.
        
        “La copertura del segnale digitale – spiega Parmeggiani è del 50 per cento circa. A trasmettere il segnale sono i canali Rai mux (tre canali rai, Rai Doc e Rai Utile), Rai mux B (Rai News24, Rai Sport, Rai Edu...), Mediaset (Rete4, BBC, Sole 24 ore...), La7 (La 7 e Mtv) e Prima tv (canale 5, Italia 1...)”. Abbiamo chiesto a Parmeggiani, come cambia la fruizione della televisione con la l’allargamento del digitale terrestre. Lo studioso dell’ateneo friulano ha spiegato che la diffusione di internet in Italia è del 30 per cento, mentre quella della televisione analogica supera addirittura il 98 per cento. “L'interattività della televisione digitale – ammette Parmeggiani – diffonderà "l'alfabetizzazione informatica" nel senso che allargherà la platea dei fruitori di servizi interattivi (come quelli di internet) poiché questo tipo di comunicazione sarà accessibile al cento per cento dei televisori”.
        
        Con l'introduzione della televisione digitale terrestre, dunque, il tradizionale apparecchio televisivo diventerà un elettrodomestico interattivo, nel quale confluiranno le funzioni tradizionali della tv, l'informatica e le applicazioni più innovative delle tecnologie telematiche. Telemedicina, insegnamento a distanza, T-government, sono solo alcuni esempi delle offerte che la televisione digitale metterà a disposizione dei cittadini. Direttamente da casa si potrà, quindi, accedere a nuovi servizi, evitando le lunghe code negli uffici pubblici o privati.In pratica si avrà a disposizione un maggior numero di programmi, almeno il quintuplo di quelli attuali, si potrà disporre di una migliore qualità di immagine e audio e si potrà dire addio alle interferenze. Ai programmi televisivi si parteciperà, insomma, in modo attivo usando in modo semplice il telecomando. Si potrà, peraltro, avere un minore inquinamento elettromagnetico, dato che la DTT richiede potenze di trasmissione inferiori rispetto a quella analogica.

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