I dati nella tesi di laurea di Eleonora Danelon

Aumenta l'uso del cellulare tra i bambini e i ragazzi pordenonesi

Il 53% degli intervistati dichiara
che non potrebbe vivere senza telefonino

        Incrementa esponenzialmente l’utilizzo dei cellulari nei bambini e ragazzi del Pordenonese. Lo attesa la brillante tesi di laurea confezionata dalla ventiseienne di Pasiano di Pordenone, Eleonora Danelon, neolaureata a Scienze e tecnologie multimediali, il corso di laurea dell’ateneo friulano con sede a Pordenone presso il Consorzio universitario, seguita dalla docente Leopoldina Fortunati, una dei più riconosciuti esperti a livello mondiale in telefonia e new media. «Nell’ultima sessione sono ben 18 gli studenti che si sono laureati con ottimi lavori di tesi, tra cui questo della Danelon”, ha indicato con piena soddisfazione Gianluca Foresti, il presidente del consiglio di laurea in Scienze e tecnologie multimediali. 

        «La studentessa – ha spiegato Fortunati – ha somministrato 371 questionari circa in regione, concentrandosi in particolare modo su alunni delle elementari e medie di Pasiano, delle medie di Fiume Veneto, e delle scuole superiori del pordenonese. Ne è emerso un quadro estremamente interessante, che mette in luce quanto conti la moda per i giovani, che si esprime nel desiderio di distinguersi attraverso il design del cellulare piuttosto che omologarsi alla massa che ne fa, comunque, largo uso». Da quanto emerso dalla questa ricerca – spiega Danelon – i ragazzi a partire dalle elementari fino alla fascia degli adolescenti, desiderano un cellulare, ma che presenti determinate caratteristiche. Deve avere un buon rapporto qualità prezzo (46%) e successivamente, altri due parametri vanno tenuti in considerazione: l’aspetto estetico (46%) e la tecnologia avanzata (43%)». 

        Il cellulare, secondo le ricerche della neolaureata all’Università di Udine, diventa “un amico”, “una mamma”, “la squadra del cuore”, “un oggetto personale”, “un oggetto di compagnia”, “una fonte di energia”, “una distrazione”, “l’amore”, “un diario segreto”, “un punto di riferimento”; per ognuno insomma, ha sembianze diverse ma per tutti, soprattutto per i bambini e per i ragazzi, ha un forte connotato simbolico. Ed è (altro dato significativo emerso) il frutto di un regalo che spesso, tuttavia, una volta entrato in possesso dei ragazzini, non riesce a stare “sotto controllo” dei genitori. Quasi un terzo del campione (29,9%) ha già avuto più di un cellulare. La percentuale di coloro che ne hanno avuto uno solo è leggermente inferiore (28,6%). Questo indica come la vita media del cellulare si abbassi sempre di più. Le statistiche parlano di una durata media che varia tra i 12 e i 18. mesi. Ma il telefonino dove viene tenuto? Conservato come una sorta di tesoro, sta nel luogo più caro ai ragazzi, la loro camera (65,8%). Il 53% dei giovani dichiara, inoltre, spassionatamente, che non ne può proprio fare a meno.

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