I dati presentati all’avvio dei corsi di formazione

Start Cup, record di iscrizioni: ben 144 progetti per l'edizione 2005

Oltre il 30% quelli “internazionali” e delle imprese

Start Cup Udine supera sé stesso. Dopo i più che lusinghieri risultati delle due passate edizioni, l’edizione 2005 è riuscita a fare ancora meglio: alla data di scadenza delle iscrizioni sono 144 (con un incremento del 51% rispetto alla passata edizione) per un totale di oltre 370 partecipanti (+ 23% rispetto al 2004), presentati per il 76% da gruppi e dal restante 24% da singoli. I dati sulle iscrizioni a Start Cup Udine 2005, promossa dalla Fondazione Crup e dall’Università di Udine, sono stati presentati all’inaugurazione dei corsi di formazione per la realizzazione dei business plan da Furio Honsell, rettore dell’ateneo friulano, Silvano Antonini Canterin, presidente della Fondazione Crup, Guido Nassimbeni, direttore di Start Cup Udine 2005, Cristiana Compagno, delegato del rettore allo Sviluppo economico e Flavio Pressacco, preside della facoltà di Economia. “Siete chiamati a dare risposte ad un’esigenza molto sentita dalla collettività – ha detto Antonini Canterin ai partecipanti al corso – considerata la difficoltà delle nostre imprese a compiere il salto generazionale. Qui nascono i futuri imprenditori. Partecipare a questa competizione significa confrontarsi con l’ignoto, che è poi l’esperienza quotidiana di ogni imprenditore”.

“I progetti presentati – ha sottolineato Nassimbeni - confermano lo straordinario bacino di creatività e di nuove idee presente nella nostra Università e nel territorio. E mostrano anche la capacità di Start Cup Udine di aprirsi sempre più verso il mondo delle imprese e delle professioni e verso collaborazioni internazionali”. Grande successo per una delle novità di quest’anno: i cosiddetti progetti “internazionali”, ovvero quelli formati da partecipanti stranieri da soli o con partner italiani: i progetti presentati da gruppi misti (composti da membri italiani e non) sono stati il 29% e i progetti esteri l’8%. Numero i progetti provenienti dall’Europa dell’Est: Croazia, Serbia Romania, Slovenia, Slovacchia e Ucraina a cui si aggiunge la partecipazione di tre Business School londinesi. “Al suo terzo Start Cup ha tutt’altro che perso il suo appeal nei confronti di studenti, ricercatori e imprenditori del territorio – ha dichiarato Honsell – La partecipazione delle numerose squadre internazionali dimostra come questa opportunità sia stata subito compresa dagli imprenditori di oltre confine. Anche questo è un modo per costruire la nostra macroregione europea”.

I progetti presentati dal mondo dell’Università sono 63 (il 43%), quelli formati esclusivamente da imprenditori, liberi professionisti e dipendenti d’impresa sono 34 (il 24% del totale), mentre gli altri 47 progetti vedono la collaborazione di entrambe le precedenti categorie. Si scopre inoltre che la somma delle categorie che si riferiscono al mondo dell’impresa (dipendenti impresa, imprenditori, liberi professionisti) raggiunge una percentuale complessiva del 30% del totale. La somma delle altre categorie dell’ambito universitario (docenti, ricercatori, dottori di ricerca, assegnisti di ricerca, laureati, dottorandi – escludendo gli studenti) ottiene una percentuale del 24,9% mentre le rimanti categorie (insegnanti, altro e disoccupati) si fermano al 10,1%.

Per quanto riguarda il mondo accademico, la maggioranza dei partecipanti proviene dalla facoltà di Ingegneria (54%), seguita da Agraria (15%) e da Scienze (8%) Economia (7%) e Medicina (6%). La categoria di idee che ha riscosso più adesioni risulta quella dei prodotti/servizi di nuova generazione (quasi 23%) - prodotti talmente vari da non poter essere raggruppati in nessuna delle categorie-, seguita dalle applicazioni Information and Communication Technology (13%) e da progetti legati alla produzione o al risparmio energetico (entrambi 11%). Un discreto numero di progetti ricade nell’ambito delle aree medicale e biomedicale ed ecologia e ambiente (più del 7%).


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