Vicedirettore e ideatore del progetto è Demetrio Volcic

Sette "super-firme" dei media a Gorizia per il nuovo corso di giornalismo

475 ore per formare professionisti della comunicazione internazionale
Il programma didattico ha preso a modello un “format” della Sorbona

        A Gorizia debutta una “scuola” di giornalismo con il gotha delle migliori “firme” dei media italiani. Da Paolo Rumiz a Jas Gawronski, da Bernardo Valli a Franco Venturini a Giovanna Botteri: inviati, elzeviristi, conduttori e corrispondenti, che, con le loro cronache dall’estero e con i loro servizi e reportage, hanno scritto la storia del giornalismo del nostro Paese e che ora saliranno in cattedra all’Ateneo di Udine per formare i nuovi professionisti della comunicazione internazionale. A chiamarli a raccolta nel capoluogo isontino Demetrio Volcic, ideatore e vicedirettore del nuovo corso di perfezionamento da 475 ore “Notizie dal mondo: teorie e tecniche di giornalismo e comunicazione internazionale” che sarà varato con il prossimo anno accademico all’Università friulana a Gorizia. Un nome, una garanzia. Volcic, che oggi, 10 giugno, a Palazzo Alvarez ha presentato il corso, assieme a Mauro Pascolini, direttore del Centro polifunzionale goriziano dell’Ateneo di Udine (nonché direttore del corso di perfezionamento), e a Nicolò Fornasir, presidente del Consorzio per lo sviluppo del polo universitario di Gorizia, che ha sostenuto il progetto, non ha certo bisogno di presentazioni. Corrispondente della Rai per oltre 35 anni, passati in giro per il mondo (in particolare a Praga, Vienna, Bonn e Mosca), ma anche già direttore del Tg1 e ancora commentatore di politica estera, autore di numerosi documentari e in seguito europarlamentare, ha accompagnato con i suoi reportage il cammino dei Paesi dell’Est dalla rivoluzione d’Ungheria al crollo del comunismo e alla rinascita dei vecchi nazionalismi. 

        Come spiega Pascolini, «il modello del nuovo corso di perfezionamento è stato elaborato sulla falsariga di quello messo a punto alla Sorbona di Parigi: un programma didattico che parte dalle esperienze di vita di sette testimonial eccellenti di rilievo internazionale, per poi affrontare la parte teorica». Fra le sette star del giornalismo internazionale che guideranno il seminario di 224 ore “I mestieri di giornalismo”, oltre a Gawronski, divenuto famoso come corrispondente dalle grandi capitali del mondo e conduttore televisivo, e Rumiz, che con i suoi reportage dalle pagine di Repubblica ha stregato i lettori, Bernardo Valli, Franco Venturini, firma di punta del Corriere della sera, e ancora Giovanna Botteri, nota al grande pubblico per i servizi televisivi come invita a Bagdad e conduttrice del TG3 e Franco Venturini, altra “colonna” del quotidiano di via Solferino e Dan Redmont, giornalista statunitense ed esperto nella conduzione di agenzia di stampa. Il corso (che garantisce 40 crediti universitari), aperto ai laureati di ogni corso di laurea, è dedicato in modo particolare ai laureati in scienze della comunicazione, Relazioni pubbliche, Lingue e letterature straniere, Traduttori e Interpreti, ma anche a chi già lavora nel mondo dei media. Obiettivo: perfezionare e specializzare i professionisti del giornalismo, ma soprattutto formare nuove figure professionali di alto profilo nel campo della comunicazione, con particolare attenzione alla dimensione internazionale e alla gestione dell’informazione estera. I partecipanti (il cui numero potrà andare da un minimo di 12 a un massimo di 20) saranno selezionati attraverso la valutazione dei titoli e del curriculum e un colloquio per la verifica delle motivazioni. La scelta del “format” e dei “testimonial” non è stata casuale. Come spiega il presidente del Consorzio Fornasir, «attraverso questo nuovo corso abbiamo voluto elevare il tasso di internazionalizzazione dell’area goriziana, assecondando la sua vocazione naturale – da protagonista di una zona di “cerniera” - per la dimensione delle relazioni internazionali. Non solo gli studenti potranno beneficiare della presenza a Gorizia di queste grandi firme del giornalismo: l’intenzione, infatti, è quella di promuovere incontri e iniziative pubbliche con queste personalità». 

        Di elevata qualità il programma didattico, che, accanto al seminario sui mestieri di giornalismo, (224 ore) prevede 75 ore di tirocini in testate locali, nazionali e estere, oltre alle 176 di lezioni e laboratori, che, nei sei mesi previsti per il corso, spazieranno tra le più varie discipline, dal laboratorio di giornalismo, alla scrittura narrativa, dai nuovi media al linguaggio giornalistico, dalle relazioni internazionali alla storia contemporanea.

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