22 Giugno 2005
Le pellicole saranno presentate oggi alle 16 al Dams
Gorizia vista dagli americani in quattro film "griffati" Georgia Tech
I documentari realizzati nelle scorse
settimane dagli studenti Usa
Come sarà Gorizia vista dagli americani? Per scoprirlo basta guardare i quattro “film” realizzati dai 20 studenti del celeberrimo Georgia Technology College di Atlanta, conosciuto a livello internazionale per la sua specializzazione nel settore delle nuove tecnologie, ospiti assieme a cinque docenti del corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell’Ateneo di Udine per un corso intensivo “esportato” in trasferta in Friuli. Gli aspiranti cineasti made in Usa, infatti, nelle scorse settimane, hanno trasformato in set la città isontina, sotto la guida esperta del regista italiano Roberto Nanni, bolognese, (che in curriculum vanta una collaborazione con i musicisti statunitensi Tuxedomoon, e fra i suoi film, annovera una produzione per la Sacher di Nanni Moretti) premiato nel ’93 con il primo premio e premio del pubblico al festival internazionale Cinema giovani di Torino con “L’amore vincitore. Conversazione con Derek Jarman”. Il risultato sono quattro pellicole – due documentari, una docu-fiction e un videoclip a sopresa – che saranno presentati oggi, 22 giugno, alle 16 nella Sala Bianca del Palazzo del cinema del Dams di piazza Vittoria a Gorizia. Il filmato che sarà ritenuto più valido riceverà anche un premio.
Al centro dei documentari, il “prima e dopo” del capoluogo isontino, ovvero la Gorizia passata da città baluardo di una terra di confine a città universitaria, ma anche la cultura del territorio vista con gli occhi di chi arriva dall’America, dopo aver attraversato un oceano e una distanza siderale di mentalità. Il terzo film, invece, è una docu-fiction, che gli studenti statunitensi hanno voluto dedicare alle leggende del castello di Gorizia. Per la città e per l’Ateneo friulano la collaborazione con il Georgia Tech è quasi una medaglia da appendere al palmares. In lizza per ospitare i corsi “italiani” del college americano c’erano città (e atenei) ben più blasonate, come Bologna, Venezia e Firenze. Se Gorizia conquisterà gli States è per merito del Dams della giovane Università udinese, il cui nome ha valicato l'Oceano grazie al prestigio del convegno internazionale di studi sul cinema e della Spring school di Gradisca.
Al centro dei documentari, il “prima e dopo” del capoluogo isontino, ovvero la Gorizia passata da città baluardo di una terra di confine a città universitaria, ma anche la cultura del territorio vista con gli occhi di chi arriva dall’America, dopo aver attraversato un oceano e una distanza siderale di mentalità. Il terzo film, invece, è una docu-fiction, che gli studenti statunitensi hanno voluto dedicare alle leggende del castello di Gorizia. Per la città e per l’Ateneo friulano la collaborazione con il Georgia Tech è quasi una medaglia da appendere al palmares. In lizza per ospitare i corsi “italiani” del college americano c’erano città (e atenei) ben più blasonate, come Bologna, Venezia e Firenze. Se Gorizia conquisterà gli States è per merito del Dams della giovane Università udinese, il cui nome ha valicato l'Oceano grazie al prestigio del convegno internazionale di studi sul cinema e della Spring school di Gradisca.