Senato accademico e Cda dell’ateneo hanno approvato il consuntivo

Bilancio, l'università di Udine ha chiuso il 2004 con +4,4 milioni di euro

Cominciato il recupero del disavanzo dell’Amministrazione centrale

        Il bilancio consolidato per il 2004 dell’Università di Udine si attesta a 137 milioni di euro, si chiude con un risultato di amministrazione pari a 4,4 milioni di euro, a fronte di 3,9 milioni di euro del 2003, con un incremento di circa 547 mila euro. Inoltre, nel 2004 è cominciato il recupero del disavanzo dell’amministrazione centrale che è stato ridotto a 12,9 milioni di euro, a fronte dei 13,6 milioni del 2003 (9,3 milioni di parte corrente e 4,3 in conto capitale). Sono questi i risultati principali del bilancio consuntivo 2004 dell’università di Udine, approvato dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione. «Un risultato che potrebbe non ripetersi nel corso del 2005 – spiega il Direttore amministrativo dell’ateneo, Daniele Livon – se non vi sarà un consistente aumento del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) a compensare i maggiori costi del personale. In sintesi sono queste le due variabili che determinano gli equilibri di bilancio e l’ateneo deve recuperare un differenziale importante per rientrare nel limite del 90% nel rapporto tra costi del personale e Ffo. Aspettiamo quindi la conclusione dell’anno 2005 e l’assegnazione del Ffo per una valutazione complessiva che, in questo momento, rischierebbe di non essere attendibile». 

        L’università di Udine, infatti, risulta sottofinanziata di circa il 10% rispetto al Fondo di funzionamento teorico (ovvero di quanto le spetterebbe) del vecchio modello ministeriale, e di addirittura il 35% rispetto al nuovo modello, che si traduce in una mancanza di risorse rispettivamente di 6,6 milioni e di 22 milioni di euro. «Questa situazione avrebbe potuto rallentare lo sviluppo dell’ateneo friulano – sottolinea il rettore Furio Honsell – come è avvenuto per tante altre università. Invece l’Università di Udine ha saputo reagire con vigore completando il consolidamento delle attività, avviando tre progetti epocali che segneranno la storia dell’università friulana: la nascita della Scuola Superiore e del Parco scientifico e tecnologico di Udine, e la vittoria per il secondo anno consecutivo del Premio nazionale dell’innovazione Start Cup». 

        Entrando nello specifico, si scopre che le entrate principali sono costituite dal Fondo di finanziamento ordinario (61,9 milioni di euro), altri trasferimenti ministeriali (12,2 milioni di euro), tasse e contributi studenteschi (18,2 milioni di euro), entrate da enti pubblici e privati (11,7 milioni di euro, dei quali 5,7 della Regione). 

        Per quanto riguarda le uscite, la parte principale deriva dalle spese per il personale: 57,8 milioni di euro (pari al 93,2% del Ffo) per gli stipendi di 441 docenti, 223 ricercatori e 448 unità di personale tecnico-amministrativo. Poiché l’ateneo si trova ad avere spese fisse di personale superiori al 90% (limite massimo fissato dal ministero) non è stato autorizzato dal ministero a bandire nuovi concorsi per procedere alle assunzioni previste nel Piano triennale presentato dall’ateneo friulano al ministero lo scorso 31 marzo. Il ministero, però, si è riservato di rivedere la sua decisione all’atto del riparto del Ffo per il 2005. 

        Le principali spese per la didattica, tolta ovviamente la parte del personale di ruolo, ammonta a circa 11,2 milioni di euro, dei quali 4,2 milioni per poter garantire la copertura di 861 supplenze, 562 contratti di insegnamento, 29 contratti integrativi per un totale di 1.452 insegnamenti o moduli. Per il resto le spese vanno a coprire master, corsi di perfezionamento, borse di studio, progetti europei. La Scuola Superiore, in particolare, è stata finanziata con 96 mila euro, che a regime saranno integralmente coperti con risorse messe a disposizione dalla Regione, dalla Fondazione Crup, dalla Provincia di Udine e dal Consorzio universitario del Friuli. 

        Le principali spese per la ricerca, anche in questo caso depurate dei costi del personale, ammontano a circa 8,9 milioni di euro e sono costituite dal finanziamento ai dipartimenti, ai dottorati di ricerca, agli assegni di ricerca e ai progetti Prin. 

        Le più importanti spese riferite ai servizi generali (fra i quali portineria, mensa, telefono, energia elettrica), ammontano a circa 6,7 milioni di euro. 

        Infine, le spese di investimento ammontano a 16 milioni di euro, anche se non per tutti gli impegni di bilancio sono stati avviati i lavori, in considerazione della dinamica temporale legata alle varie fasi progettuali e di realizzazione delle opere. Sono stati conclusi i lavori di palazzo Caiselli e sono in via di ultimazione quelli per la ristrutturazione del corpo “B” dell’ex Bianchini, dell’ex basket, dell’ex carderia, dei rustici di Pagnacco, del cosiddetto Caiselli “bis”.

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