Convegno lunedì 19 settembre in sala Paolino d’Aquileia

I problemi dell'occupazione nell'Europa che cambia

Al via il progetto della “Bussola del lavoro”
Presentazione dei risultati della ricerca sulle politiche del lavoro

        Fare il punto sulle problematiche del lavoro in un’Europa che cambia. Scambiare informazioni, osservare e analizzare la regolamentazione del lavoro nei Paesi europei al fine di monitorare il processo di integrazione europea. Costituire un osservatorio-laboratorio sul mercato del lavoro europeo. Sono tre i principali obiettivi del convegno “Il lavoro nell’Europa che cambia”, organizzato dal dipartimento di Scienze giuridiche dell’università di Udine in collaborazione con la Regione Friuli Venezia Giulia, l’Unione delle province e la Provincia di Udine, che si terrà lunedì 19 settembre dalle 9 nella sala del centro culturale Paolino d’Aquileia in via Treppo 5/B a Udine. Nel corso del convegno saranno presentati i risultati della ricerca nazionale sulle “Politiche per il lavoro tra regionalismo e allargamento dell’Unione Europea”, con particolare riferimento alle ricadute dell’allargamento sul mercato del lavoro italiano e nelle regioni di confine. Sarà inoltre avviato il progetto per la costituzione di una ‘Bussola del lavoro’. 

        «L’idea – precisa Marina Brollo, ordinario di diritto del lavoro e direttore del dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo friulano – è quella di costruire una sorta di bussola informatica, con sito web, motore di ricerca, links, banca dati, forum on line, mailing-list, che sia in grado di orientare e guidare lavoratori, imprese, sindacati e istituzioni nel grande mercato unico del lavoro europeo». L’università di Udine sarà capofila del progetto, che intende aumentare la conoscenza del mercato del lavoro europeo e di ciascuno Stato europeo, facilitare la libera circolazione delle persone (in particolare lavoratori e studiosi), e valorizzare il ruolo delle università. «Il Friuli Venezia Giulia – aggiunge Brollo –, al terzo posto per percentuale di assunzioni di immigrati neo ed extra-comunitari, è una regione centrale e cruciale per analizzare le ricadute dell’integrazione europea sul mercato del lavoro». 

        Nel corso degli interventi saranno approfondite le problematiche innescate nel mercato del lavoro del nostro Paese dal processo di allargamento dell’Unione europea. «Tale processo – sottolinea Brollo – deve essere seguito e studiato con una continua informazione e comparazione, verificandone il grado di progressiva integrazione e armonizzazione». Il convegno, aperto al pubblico, con servizio di traduzione simultanea, è rivolto ai vari operatori (imprese, sindacalisti, lavoratori pubblici e privati, consulenti, commercialisti, ragionieri, ispettori, collocatori, ecc.), agli studenti e a tutti cittadini interessati alle problematiche del lavoro. 

        Lunedì 19 settembre alle 9 porteranno i saluti il rettore dell’università di Udine, Furio Honsell, e il preside della facoltà di Economia, Gian Nereo Mazzocco, il direttore del dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo giuliano, Sergio Bartole, la preside della facoltà di Giurisprudenza di Udine, Mariartita D’Addezio, l’assessore regionale al lavoro, formazione, università e ricerca, Roberto Cosolini, e il presidente della Provincia di Udine, Marzio Strassoldo. Marina Brollo, direttore del dipartimento di Scienze giuridiche dell’ateneo di Udine, introdurrà i lavori, che saranno aperti dal presidente della Internazionale society for labour and social security law, Franco Carinci. Nella prima sessione, dedicata al lavoro nella vecchia Europa, interverranno Rolf Birk dell’università di Trier (Germania), Joannis Koukiadis dell’università di Thessaloniki (Grecia), Manfred Löwisch dell’università di Freiburg (Germania), Michele Miscione dell’università di Trieste, Theodor Tomandl dell’università di Vienna. 

        La seconda sessione, dedicata al lavoro nella nuova Europa allargata, Ungheria, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Lituania, vedrà come relatori Helena Barancova dell’università di Trnava (Slovacchia), Tomas Davulis dell’università di Vilnius (Lituania), Ludwik Florek dell’università di Varsavia (Polonia), Polonca Koncar dell’università d Lubiana (Slovenia), Joszef Hajdu ell’università di Szeged (Ungheria). La terza sessione sarà dedicata al lavoro nella futura Europa con i paesi candidati di Romania, Bulgaria, Croazia e Turchia. Interverranno Vassil Mrachkov dell’università di Sofia (Bulgaria) e Ivana Vukorepa dell’università di Zagabria (Croazia). Nella quarta sessione dedicata al lavoro nella possibile Europa, con i paesi dell’ex blocco sovietico con maggiori aspirazioni europeiste, Ucraina e Bielorussia, parleranno Yaruslav Kryvoi dell’università di Minsk (Bielorussia) e Mariya Nizhnik della Donetsk state technical university (Ucraina). 

        Infine la quinta sessione si focalizzerà ai problemi del mercato del lavoro regionale, che risulta particolarmente esposto alle problematiche dell’Europa del futuro vista la sua collocazione geografica. Interverranno l’assessore provinciale al lavoro, Fabrizio Cigolot, e l’assessore regionale al lavoro, Roberto Cosolini. A seguire, gli interventi programmati saranno affidati a Laszlo Dux dell’università di Szeged (Ungheria), Domenico Garofano dell’università di Bari, Franz Marhold dell’università di Graz (Austria), Luigi Meneghini dell’università di Trieste, Ulrich Runggaldier ell’università di Vienna (Austria), Kirill Tomashevski dell’università di Minsk (Bielorussia), Zvone Vodovnik dell’università di Primorska (Slovenia), Anatoly Voitsik dell’università di Minsk (Bielorussia). Alle 17 la chiusura del lavori.

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