18 Ottobre 2005
Coinvolte 5 nazioni per preservare il patrimonio di tradizione orale
Mirage salverà dalla scomparsa la musica popolare di mezza Europa
Il team dell’Ateneo di Udine coordinerà un progetto internazionale
Il laboratorio Mirage dell’Ateneo di Udine salverà dalla scomparsa la musica popolare di mezza Europa. Il team di esperti del corso di laurea Dams dell’Università friulana a Gorizia, infatti, è stato chiamato a gestire come coordinatore scientifico europeo il progetto “Preservation and on-line fruition of the audio documents from the European archives of ethnic music", finanziato dall’Unione Europea, nell'ambito del programma quadro “Cultura 2000”, con il tema “Tradition and Innovation; linking the past and the future”. Partner del progetto e membri del consorzio creato per l’occasione istituti di alta formazione e università di cinque Paesi europei: oltre all’Italia, il Portogallo rappresentato dall’Universidade Nova de Lisboa - Faculdade de Ciencias Sociais e Humanas, la Slovenia con l’Institute of Ethnomusicology, Scientific Research Centre of the Slovenian Academy of Sciences and Arts, il Belgio con Institute for Psychoacoustics and Electronic Music - Dept. of Musicology della Ghent University e l’Austria rappresentata dal Gesellschaft für historische Tonträger di Vienna e Österreichisches Volksliedwerk sempre della capitale austriaca.
Obiettivo del progetto affidato alla “regia” del Laboratorio Mirage del Dams dell’Ateneo di Udine (il project manager è Sergio Canazza) la diffusione del patrimonio culturale della musica europea di tradizione orale conservata su documenti audio ormai di difficile accesso perché su supporti e in formati obsoleti e a rischio di scomparsa per degrado. Il “salvataggio” prevede tre passaggi: l’individuazione e la catalogazione dei documenti conservati in alcuni archivi europei di musica di tradizione orale, il riversamento in formato digitale di una selezione di fondi di nastri e dischi (shellac e vinile) presenti negli archivi del consorzio e la loro divulgazione in pubblicazioni scientifiche, ma anche con concerti e attraverso il web. Obiettivi che saranno raggiunti elaborando una metodologia generale per la preservazione e il restauro di diverse tipologie di documenti audio e creando copie d'accesso per i brani di maggiore interesse musicale o commerciale eventualmente restaurati. Fondamentale per la riuscita del progetto sarà l’ideazione e la realizzazione pratica di un sistema per il recupero e la fruizione del materiale audio digitalizzato nella direzione di un sistema di rete on-line tra gli archivi del consorzio.
Obiettivo del progetto affidato alla “regia” del Laboratorio Mirage del Dams dell’Ateneo di Udine (il project manager è Sergio Canazza) la diffusione del patrimonio culturale della musica europea di tradizione orale conservata su documenti audio ormai di difficile accesso perché su supporti e in formati obsoleti e a rischio di scomparsa per degrado. Il “salvataggio” prevede tre passaggi: l’individuazione e la catalogazione dei documenti conservati in alcuni archivi europei di musica di tradizione orale, il riversamento in formato digitale di una selezione di fondi di nastri e dischi (shellac e vinile) presenti negli archivi del consorzio e la loro divulgazione in pubblicazioni scientifiche, ma anche con concerti e attraverso il web. Obiettivi che saranno raggiunti elaborando una metodologia generale per la preservazione e il restauro di diverse tipologie di documenti audio e creando copie d'accesso per i brani di maggiore interesse musicale o commerciale eventualmente restaurati. Fondamentale per la riuscita del progetto sarà l’ideazione e la realizzazione pratica di un sistema per il recupero e la fruizione del materiale audio digitalizzato nella direzione di un sistema di rete on-line tra gli archivi del consorzio.