Presentazione del progetto il 16 novembre a Venzone

Friuli Venezia Giulia patria dell'orso bruno

Già presenti una ventina di esemplari
Individuata come area d’elezione per l’insediamento della specie

        Il Friuli Venezia Giulia come area fondamentale non solo per il processo di espansione verso ovest della popolazione di orsi slovena, ma anche come area di elezione, sulle Alpi italiane, per l’insediamento di questa specie. La valutazione viene dal progetto life – natura co-op “Criteri per la creazione di una metapopolazione alpina di orso bruno”, che ha come capofila il Parco naturale Adamello Brenta e come partner l’università di Udine, il Servizio delle foreste sloveno e il Wwf Austria, e il cui obiettivo principale è di analizzare la possibilità che i nuclei di orso attualmente presenti in Austria, Italia e Slovenia possano andare a ricostruire un’unica popolazione vitale sulle Alpi. La presentazione dei primi risultati del progetto e il via all’informazione delle comunità locali su questo naturale processo si terranno mercoledì 16 novembre alle 15 nella sede consigliare di Venzone (Ud)

        Il progetto ha previsto la realizzazione di un modello di valutazione ambientale realizzato in Friuli Venezia Giulia, anche grazie ai dati dell’ateneo di Udine ottenuti nell’ambito di altri progetti life - natura, ai quali hanno collaborato il Corpo forestale Regionale, i Servizi di vigilanza Provinciali e il Corpo forestale dello Stato. Il modello ha permesso di individuare la regione Friuli Venezia Giulia come adatta all’insediamento dell’orso bruno. La scelta del comune di Venzone (Ud), comune del Parco naturale delle Prealpi Giulie, per la prima presentazione dei risultati, non è casuale. Il Parco, infatti, ospita nell’arco dell’anno almeno 3-4 individui diversi di orso e rappresenta una delle aree più rilevanti per questa specie in Friuli, nonostante le sue piccole dimensioni. 

        Sempre nel Parco stanno tutt’ora procedendo le operazioni dell’università di Udine per la cattura di individuo per dotarlo di radicolare satellitare, operazioni previste nell’ambito del progetto Interreg Italia-Slovenia “Gestione sostenibile transfrontaliera della fauna selvatica” (Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Direzione centrale per le risorse agricole, naturali, forestali e della montagna). Grazie a questo progetto, insieme alle attività di monitoraggio sostenute dal Parco naturale delle Prealpi Giulie, e attraverso le immagini fotografiche e le analisi genetiche, l’ateneo di Udine ha potuto verificare la presenza di almeno 6 individui diversi nell’area dell’alta valle del Torre, Natisone e Prealpi Giulie, che si aggiungono ad altri individui presenti nel Tarvisiano, nell’area di Sauris e Forni di Sopra, e Prealpi carniche per una popolazione stimata in Friuli Venezia Giulia di almeno 15-20 individui, di cui alcune femmine con piccoli, in apparente incremento dopo alcuni anni di stasi.

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