L’ateneo di Udine capofila di un progetto dell’Unione europea

Ingegneria, nuovi corsi di studio con Spagna e Cina

Il progetto durerà due anni e mezzo
Presentazione lunedì 20 marzo

              L’università di Udine sarà capofila di un progetto di ricerca finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Programma Asia Link di cooperazione Europa – Asia, che riguarda il settore dell’istruzione superiore e della cooperazione economica. In particolare, il dipartimento di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica dell’Ateneo friulano con il gruppo di ricerca del Laboratorio di ingegneria gestionale è capofila del progetto “International Operation Management – OM”, il cui obiettivo è integrare l’offerta didattica di cinque università partecipanti sui temi dell’internazionalizzazione, creando una comune preparazione attraverso il rinnovamento e l’organizzazione, all’interno dei corsi di laurea, di dottorato di ricerca e di master, di nuovi moduli didattici tenuti in inglese da un team internazionale di docenti.

        Il progetto, del valore complessivo di oltre 807 mila euro e cofinanziato dall’Unione Europea per il 75%, è coordinato da Alberto Felice De Toni, ordinario di strategia e gestione della produzione, e da Guido Nassimbeni, straordinario di economia e strategia aziendale. Le 4 università partner sono l’Universidad Politécnica de Valencia (Spagna), la South China University of Technology di Guangzhou (Cina), la Xi’an Jiaotong University di Xi’an (Cina) e la Southwest Jiaotong University di Chengdu (Cina). «Durante lo svolgimento del progetto – sottolinea De Toni – verrà incentivata la cooperazione tra le 5 istituzioni di ricerca, anche attraverso lo scambio di personale docente e non. Ciò consentirà l’effettiva progettazione di appropriati spazi didattici in cui far intervenire, oltre ai professori delle università direttamente coinvolte, esperti accademici e imprenditoriali al fine di contribuire alla crescita delle relazioni scientifiche e degli scambi economici e industriali tra Europa e Asia».

        La ricerca è finalizzata all’individuazione di argomenti fortemente innovativi, da proporre agli studenti secondo un’ottica internazionale. Il lavoro sarà suddiviso in 5 macroargomenti di cui sarà responsabile ogni singola università coinvolta. L’iniziativa, che si svolgerà nel corso di 30 mesi, prenderà ufficialmente il via lunedì 20 e martedì 21 marzo al polo scientifico dei Rizzi a Udine. In occasione dell’inizio dei lavori Udine ospiterà le personalità al vertice delle università partner, che saranno accolte dal prorettore dell’ateneo friulano, Maria Amalia D’Aronco.

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