Senato accademico e Cda dell’ateneo hanno approvato il consuntivo

Bilancio, l'Università ha chiuso il 2005 con +9,2 milioni di euro

L’incremento dei finanziamenti statali non è confermato per il 2006
L’università di Udine è ancora sottofinanziata di 13,5 milioni di euro

        Il bilancio consolidato per il 2005 dell’Università di Udine si attesta a circa 143 milioni di euro e si chiude con un risultato di amministrazione pari a 9,2 milioni di euro, con un incremento di 4,8 milioni di euro rispetto al 2004. Inoltre, nel 2005 il recupero del disavanzo dell’amministrazione centrale dell’ateneo è stato significativo: 4,5 milioni di euro. Un recupero che ha consentito di chiudere l’esercizio 2005 con un disavanzo di 8,3 milioni di euro (a fronte dei 12,9 milioni di euro del 2004, e dei 13,6 milioni del 2003). I dipartimenti confermano a fine 2005 lo stesso risultato di amministrazione del 2004: circa 17,5 milioni di euro. Sono questi i risultati principali del bilancio consuntivo 2005 dell’università di Udine, approvato dal Senato accademico e dal Consiglio di amministrazione e presentato dal rettore Furio Honsell, dal direttore amministrativo Daniele Livon e dalla responsabile della ripartizione finanziaria, Mara Pugnale. 

        “Questo risultato – ha spiegato il direttore amministrativo Livon - è stato conseguito grazie all’incremento del Fondo di finanziamento ordinario e alle operazioni di controllo quotidiano sulla gestione del bilancio. Purtroppo l’incremento di Fondo ministeriale avvenuto nel 2005 sembra essere un episodio nel difficile e lungo percorso che dovrebbe assicurare all’Università di Udine l’avvicinamento del finanziamento reale a quello teorico (circa 84 milioni di euro). Per ora il Ministero ha assicurato solo il 99,5% del Ffo 2005 come assegnazione per l’anno 2006 e, senza un significativo incremento di tale assegnazione, c’è il rischio di vanificare in un anno tutti i risultati positivi del 2005”. Una situazione difficile che dal punto di vista finanziario avrà comunque effetti negativi sull’esercizio 2006. “Sicuramente l’ateneo saprà far fronte a queste difficoltà e assicurare il mantenimento della qualità dei servizi offerti – ha dichiarato Honsell - L’ateneo deve impegnarsi nella ricerca di finanziamenti diversi da quelli statali, continuare nell’opera di apertura al territorio e di motore del suo sviluppo socio economico. Questo è un modo diverso di vedere l’Università: un sistema dinamico in grado di cogliere tutte le opportunità e le sfide che quotidianamente emergono dalla rete di relazioni regionali, nazionali e internazionali in cui è ormai stabilmente inserita”. 

        Nel 2005 il Ffo si è attestato su 71,4 milioni di euro con un incremento di 8,8 milioni di euro (+14,3%). Un risultato ottenuto grazie agli ottimi indicatori relativi alla didattica e alla ricerca: Udine è risultata la quinta università italiana come incremento percentuale di Ffo. Nonostante questo, però, l’università di Udine risulta ancora sottofinanziata di circa 13,5 milioni di euro, pari al 16,5% rispetto al Fondo di funzionamento teorico (ovvero di quanto le spetterebbe). «Questa situazione avrebbe potuto rallentare lo sviluppo dell’ateneo friulano – ha sottolineato Honsell – come è avvenuto per tante altre università. Invece l’Università di Udine ha saputo reagire con vigore completando il consolidamento delle attività». Fra i fiori all’occhiello del 2005, l’elevato numero di progetti di ricerca di rilevante interesse nazionale finanziati (sono stati 24, 10 in più rispetto all’anno scorso, un risultato che porta l’ateneo al 16° posto in Italia e al 2° nel Nordest per questo tipo di progetti), il co-finanziamento ministeriale sei progetti di internazionalizzazione, che consentono di ottenere il doppio titolo di studio, l’aumento delle domande per la Scuola Superiore (120 per 20 posti disponibili. Non poteva mancare anche nel 2005 un occhio di attenzione ai servizi, con l’apertura serale delle aule studio e di informatica del polo umanistico di via Mantica e di quello economico-giuridico di via Tomadini e l’avvio della foresteria per i docenti e i ricercatori che trascorrono periodi di studio a Udine nei locali della Fondazione Bertoni. 

        Sul fronte delle entrate l’esercizio 2005, al netto delle partite di giro, si è concluso con un accertamento complessivo di circa 142 milioni 974 mila euro. Di essi, 128 milioni sono riferiti alle entrate di parte corrente (89,4%) e 15 milioni alle entrate in conto capitale (10,6%). Rispetto alle previsioni iniziali si è registrato un incremento complessivo di 17,9 milioni di euro delle entrate: le entrate di parte corrente sono aumentate di 22 milioni 800 mila euro, quelle in conto capitale sono diminuite di 4 milioni 900 mila euro. Il Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) costituisce la maggiore fonte di entrata del bilancio 2005 con circa 71,4 milioni di euro (50% del totale). Seguono le entrate da tasse e contributi studenti con 17,3 milioni di euro (12%), i trasferimenti da altri enti pubblici/privati con 10 milioni di euro (7%), gli altri trasferimenti statali (9,2 milioni di euro con un’incidenza del 6%) e i contributi della Regione Friuli Venezia Giulia (6,2 milioni di euro, pari al 4%). 

        Le uscite, al netto delle partite di giro, ammontano a 140 milioni 793 mila euro. Di queste, le spese correnti ammontano a circa 123 milioni di euro (86,1%), mentre le spese in conto capitale si attestano sui 17,8 milioni di euro (12,4%). Rispetto alle entrate si registra un saldo positivo pari a 2 milioni 181 mila euro. Queste cifre, confrontate con i dati di previsione, indicano che l’obiettivo fissato all’inizio dell’anno (ovvero il recupero di circa 1,1 milioni di euro del disavanzo dell’amministrazione) è stato ampiamente centrato. Prevale la spesa per la ricerca con 63,8 milioni di euro (45%), segue la spesa per la didattica con 45,5 milioni di euro (32%) e infine la spesa per le attività di supporto e i servizi generali con 13,7 milioni di euro (10%). La differenza in termini assoluti tra la previsione di spesa per la ricerca e il dato consuntivo (49,5 milioni di euro a fronte di 63,8) deriva in gran parte all’applicazione del risultato di amministrazione dei dipartimenti che, attraverso l’avanzo degli esercizi precedenti, hanno finanziato le spese di competenza dell’esercizio 2005. 

        Se si estrapolano i soli dati sul personale a tempo indeterminato (docenti, ricercatori, personale dirigente e tecnico-amministrativo e collaboratori linguistici) emerge che, complessivamente, a fine 2005 l’Università di Udine ha speso 62,9 milioni di euro (89% del FFO): 49 milioni per il personale docente e ricercatore e 13,8 milioni per quello tecnico e amministrativo. Rispetto all’anno precedente si è registrato un incremento complessivo di 5,2 milioni di euro (+9%): + 3,6 milioni di euro per il personale docente (+7,9%) e +1,6 milioni di euro per quello tecnico e amministrativo (+13,3%). L’organico docente ha registrato un incremento di 59 unità, passando da 664 a 723 unità. L’incremento della spesa, inoltre, risente anche dell’aumento degli adeguamenti stipendiali e delle ricostruzioni di carriera per docenti e ricercatori. L’organico tecnico e amministrativo è invece diminuito di 2 unità (446 le unità di ruolo in servizio), in parte riconducibili al pagamento di somme arretrate legate al rinnovo contrattuale del biennio economico 2002 - 03 

        Infine, le spese di investimento ammontano a circa 14 milioni di euro. Non per tutti gli impegni di bilancio però sono stati avviati i lavori. Per quanto riguarda il polo umanistico sono stati appaltati i lavori per il rifacimento della torre libraria di via Mantica e di adeguamento e messa a norma dell’intero complesso di Palazzo Antonini-Mantica. Sono continuati i lavori di ristrutturazione del corpo “B” del Bianchini, la cui consegna è prevista per l’estate del 2006. E’ stata completata la progettazione esecutiva per la ristrutturazione del complesso Toppo-Wassermann, nuova sede della Scuola Superiore. Nel polo scientifico sono terminati i lavori per la costruzione delle serre sperimentali per la facoltà di Agraria ed è stata ultimata la progettazione preliminare del nuovo complesso di aule prefabbricate che sorgerà in prossimità dell’edificio principale dei Rizzi. Nel polo economico-giuridico è stato appaltato l’intervento per la costruzione dell’edificio delle grandi aule di via Tomadini. Per quanto riguarda il polo medico è stata completata la progettazione per la ristrutturazione del 2° piano della sede dell’Arpa per gli studi della Clinica Psichiatrica e della Medicina Legale, mentre è stata affidata la progettazione per il recupero dell’immobile “ex Ancelle della Carità” per i laboratori di ricerca della facoltà di Medicina. A Cividale sono stati ultimati i lavori di ristrutturazione della scuola annessa all’ex Convento delle Orsoline per la nuova sede della Scuola di specializzazione in Storia dell’arte. mentre a Gorizia sono state definite le trattative per l’acquisto dell’area su cui sorgerà il nuovo complesso per la didattica dell’università di Udine.

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