20 Settembre 2006
Bursi lavora da 4 anni con Straub e Huillet
Leone d'oro al Dams dell'ateneo di Udine a Gorizia
Un dottorando del Dams assistente alla regia del film vincitore
Ha anche girato un documentario sui due autori della pellicola
Il film di Jean-Marie Straub e Danièle Huillet "Quei loro incontri", presentato in concorso ufficiale alla sessantatreesima Mostra di arte cinematografica di Venezia, e vincitore del Leone d’oro per “L’innovazione al linguaggio cinematografico”, vede tra gli assistenti alla regia il reggiano Giulio Bursi, dottorando al corso di laurea in Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo dell'Università di Udine a Gorizia. Ventotto anni, laureato a Bologna, Bursi lavora da quattro anni con i due registi francesi, ormai considerati italiani d'adozione, dal momento che vivono a Roma da trent'anni
Il film premiato alla Mostra del cinema della laguna, è la trasposizione cinematografica degli ultimi cinque Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, uno testi più significativi della letteratura italiana del Novecento, ed uno dei più volutamente dimenticati. Girata a Buti, sul monte Pisano, nell’estate del 2005, la pellicola arriva in chiusura di un lavoro iniziato dai due autori nel 1978 con il film "Dalla Nube alla Resistenza", sempre presentato a Venezia, in cui comparivano, inalterati, alcuni dei dialoghi fra uomini e dèi raccolti nel testo pavesiano.
"Quei loro incontri", fortemente voluto dal direttore della Mostra d'arte cinematografica Marco Muller e strenuamente difeso da Catherine Deneuve in veste di presidente della giuria, è stato presentato come il terzo film italiano in concorso dopo le pellicole di Amelio e Crialese. Il programma di Enrico Ghezzi "Fuori Orario", in onda sulla Rai, ha proiettato il film che ha vinto il Leone d’oro a Venezia, e a seguire un documentario sui due registi girato dallo stesso dottorando del Dams del polo goriziano dell'Ateneo di Udine Giulio Bursi, che si intitola J’ècoute.
Il film premiato alla Mostra del cinema della laguna, è la trasposizione cinematografica degli ultimi cinque Dialoghi con Leucò di Cesare Pavese, uno testi più significativi della letteratura italiana del Novecento, ed uno dei più volutamente dimenticati. Girata a Buti, sul monte Pisano, nell’estate del 2005, la pellicola arriva in chiusura di un lavoro iniziato dai due autori nel 1978 con il film "Dalla Nube alla Resistenza", sempre presentato a Venezia, in cui comparivano, inalterati, alcuni dei dialoghi fra uomini e dèi raccolti nel testo pavesiano.
"Quei loro incontri", fortemente voluto dal direttore della Mostra d'arte cinematografica Marco Muller e strenuamente difeso da Catherine Deneuve in veste di presidente della giuria, è stato presentato come il terzo film italiano in concorso dopo le pellicole di Amelio e Crialese. Il programma di Enrico Ghezzi "Fuori Orario", in onda sulla Rai, ha proiettato il film che ha vinto il Leone d’oro a Venezia, e a seguire un documentario sui due registi girato dallo stesso dottorando del Dams del polo goriziano dell'Ateneo di Udine Giulio Bursi, che si intitola J’ècoute.