Compagno: «L’Università è un valore aggiunto per il Friuli e per la regione e, ora più che mai, va salvaguardata e potenziata per garantire un futuro migliore ai nostri giovani»
«L’università di Udine è un valore aggiunto per il Friuli e per la regione e, ora più che mai, va salvaguardata e potenziata per garantire un futuro migliore ai nostri giovani così tanto amati dal padre fondatore dell’ateneo, Tarcisio Petracco». Così il rettore dell’università di Udine Cristiana Compagno all’inaugurazione della mostra fotografica “Tarcisio Petracco. Cento anni dalla nascita di un eroe friulano” allestita a palazzo Antonini a Udine. «La vita di Petracco – ha sottolineato Compagno – fatta di alti ideali, impegno e sacrificio è stata coronata dall’avverarsi di un grande sogno, l’istituzione dell’università del Friuli. Pochi hanno saputo portare un contributo così significativo al progresso della propria terra come ha fatto il padre dell’università friulana, tutti però – ha sottolineato il rettore – sono chiamati a dare il proprio contributo per proseguire la sua opera e rendere il suo progetto, divenuto patrimonio di tutti, sempre più una solida realtà. Onorare la figura e l’opera di Petracco – ha concluso Compagno – significa farne un esempio, un simbolo per il Friuli e per la sua gente».
L’esposizione, visitabile fino al 10 dicembre, è organizzata da Università, Comitato per l’università friulana, Comuni di San Giorgio della Richinvelda e Udine, Regione e Forum editrice. Mostra e catalogo sono curati da Federico Vicario. Insegnante, partigiano, emigrante, Tarcisio Petracco nel 1972 fondò il Comitato per l’Università friulana che, tre anni più tardi, promosse la proposta di legge di iniziativa popolare per l’istituzione dell’ateneo. Nonostante il dramma del terremoto vennero raccolte ben 125 mila firme che diedero un contributo fondamentale alla nascita dell’università di Udine istituita il 6 marzo 1978 con Decreto del Presidente della Repubblica.
Allestita nell’atrio del palazzo, l’esposizione ripercorre la ricca e appassionante vicenda umana e civile di Petracco (San Giorgio della Richinvelda, 1910 – Udine, 1997), uno dei protagonisti della storia del Novecento friulano. Dall’infanzia a scuola alla passione per l’atletica, dal periodo militare all’esperienza partigiana, l’emigrazione in Canada, il ritorno in Friuli e l’insegnamento nelle scuole udinesi, le varie fasi della lotta per la nascita di un’università autonoma in Friuli. Una raccolta che comprende una ventina di pannelli con oltre quaranta foto, ma anche riproduzioni di pagine manoscritte e documenti, suddivisi in una sezione biografica e in una per immagini. Fotografie e documenti provengono dagli archivi dell’università di Udine e della famiglia Petracco.
«Ricordare Petracco – ha affermato Vicario – è un dovere per quanti lo conobbero e ne apprezzarono le alte doti morali, civili e umane. Ha saputo interpretare al meglio la memoria di un glorioso passato, rendendolo concreto e presente e, ancor più, speranza di un luminoso futuro».
All’inaugurazione è seguito un incontro di riflessione sulla figura di Petracco. Sono intervenuti, fra gli altri, il presidente del Comitato per l’università friulana, Marino Tremonti, il sindaco di San Giorgio della Richinvelda, comune di nascita di Petracco, Anna Maria Papais, e l’assessore alla Cultura del Comune di Udine, Luigi Reitani.
In apertura hanno portato un saluto in rappresentanza degli studenti che presidiano il rettorato, il presidente e il vice presidente del Consiglio degli studenti dell’ateneo friulano, Corrado Coppa e Massimo Ceccon.
Infine, Alessio Persic, del Comitato per l’università friulana, ha parlato sul tema “La sfida di Tarcisio Petracco all’impossibile, fino al traguardo contrastato di una università friulana autonoma”. Mentre Michele Morgante, delegato dell’ateneo per Ricerca e il trasferimento tecnologico, è intervenuto su “Il valore della ricerca all’università di Udine”.