Venerdì 20 maggio, dalle 9, al polo della formazione di via Margreth a Udine

Le competenze emotive: prospettive educativo-didattiche con le scuole del territorio

Focus di esperti e sei laboratori pratici su come gestire le competenze emotive in classe

Verificare in che misura l’educazione alle e con le emozioni è entrata nel profilo professionale dell’insegnante e nella pratica scolastica quotidiana. È l’obiettivo della giornata di studio e laboratori dedicata alle “Prospettive educativo/didattiche delle competenze emotive” organizzata dall’Università di Udine venerdì 20 maggio, dalle 9, nell’auditorium Sgorlon del polo della formazione dell’Ateneo, in via Margreth 3 a Udine.

L’attenzione al tema delle competenze emotive nasce dalla consapevolezza che la scuola è un contesto di crescita in cui i bambini, fin dai primi anni della scolarizzazione, imparano a comprendere e gestire le emozioni proprie e altrui, cooperare, condividere. Non tutti i bambini però hanno le stesse competenze e necessitano di percorsi di apprendimento. Da qui la l’esigenza di un focus teorico-pratico, rivolto in particolare agli insegnanti, promosso dal corso di laurea magistrale a ciclo unico in Scienze della formazione primaria del Dipartimento di lingue e letterature, comunicazione, formazione e società (Dill).

«All'inizio degli anni novanta del secolo scorso – spiega il delegato dell’Ateneo agli studenti, Daniele Fedeli –, si è assistito ad un profondo cambiamento nel modo di considerare le emozioni a scuola: da fattore di disturbo a motore dei processi di apprendimento e socializzazione. A distanza di ormai tre decenni, si pone adesso l'obiettivo di verificare in che misura l'educazione alle e con le emozioni sia entrata nel profilo professionale dell'insegnante e nella pratica scolastica quotidiana».

La giornata darà aperta dai saluti del rettore, Roberto Pinton; della direttrice del dipartimento, Fabiana Fusco, e del rappresentante dell’Ufficio scolastico regionale, Fabiano Paio. Introdurranno i lavori, Francesca Zanon e Andrea Guaran.

L’appuntamento si articola, al mattino, in un convegno caratterizzato dalla presenza di quattro relatori che analizzeranno le competenze emotive da prospettive diverse. Lucio Cottini, dell’Università di Urbino, parlerà di “Emozioni e inclusione”; Daniele Fedeli, dell’Università di Udine, analizzerà “Le competenze emotive nel profilo professionale del docente”; Pier Giuseppe Rossi, dell’Università di Macerata, farà il punto su “La didattica enattiva tra mente e corpo”; Stefano Cacciamani, dell’Università della Valle D’Aosta, affronterà la “Didattica blended e l’attivazione epistemica degli studenti”.

Seguirà, alle 12.45 circa, nell’atrio dell’auditorium, la presentazione, da parte degli studenti, dei lavori svolti durante i laboratori di Scienze della formazione primaria su aspetti pertinenti i temi del convegno.

Il pomeriggio si articolerà in due sessioni, con sei laboratori pratici utili a riflettere su come gestire le competenze emotive in classe.

«Anche perché – spiega la coordinatrice del corso, Francesca Zanon – come ben precisato in un passo del saggio, A Blueprint for Promoting Academic and Social Competence in After-School Programs, del 2009, “Non possiamo aspettarci che un bambino abbia successo nell’algebra se sta ancora imparando addizioni e sottrazioni, nello stesso modo non possiamo aspettarci che un bambino dimostri empatia verso i pari se non ha ancora imparato a identificare e articolare le diverse emozioni”».

I primi tre laboratori inizieranno alle 14.30 e avranno per temi: “Le storie di apprendimento. Osservare e documentare i processi cognitivi ed emotivi a scuola” (aula 7); “Emozioni in versi, la poesia nella trasversalità disciplinare” (aula 17); “Le competenze emotive a scuola: partiamo dalle e dagli insegnanti!” (aula 18).

Gli argomenti degli altri tre laboratori, che inizieranno alle 16.30: “Le tecnologie socio-emotive” (aula 1); “Impatto emotivo della DAD” (aula 2); “Con-dividere il colloquio partecipato: insegnante-genitore-alunno/a come strumento di alleanza educativa” (aula 5).

Ciascun laboratorio accoglierà al massimo 20 partecipanti. Gli interessati possono iscriversi tramite il link. Per maggiori informazioni è possibile contattare via mail: Serena Martini, Adriana Cherubini, Giulia Battistella

«Questo vuole esser il primo di una serie di incontri che potrebbero costituire un appuntamento fisso per consolidare il collegamento tra Scienze della formazione primaria – sottolinea il presidente della Commissione tecnica di tirocinio, Andrea Guaran –, le sue studentesse e i suoi studenti e le scuole del territorio».

Inoltre, «l’obiettivo più ambizioso è quello di allargare questa prospettiva di incontro con il territorio anche a tutto il Dipartimento – afferma la direttrice, Fabiana Fusco –, interessando la proposta anche agli corsi di laurea che lo caratterizzano».

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