Promosso da Ateneo e Asufc

L'invecchiamento attivo, convegno nazionale a Palmanova

Sabato 16 settembre, dalle 9, nell’auditorium San Marco,
con il presidente dell’Istat, Gian Carlo Blangiardo

L’esercizio, la nutrizione, il sonno di qualità come elementi chiave per prevenire il declino cognitivo. Temi che OGGI, sabato 16 settembre, saranno al centro del convegno sull’ “Invecchiamento attivo”, che si terrà a Palmanova, nell’auditorium San Marco (via Scamozzi 5) con inizio alle 9 e per l’intera giornata. L’appuntamento è organizzato dall’Università di Udine e dall’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (Asufc). Interverranno esperti di fama nazionale fra i quali il presidente dell’Istituto nazionale di statistica (Istat), Gian Carlo Blangiardo.

I lavori si apriranno con i saluti i saluti delle autorità e l’introduzione della responsabile scientifica del convegno, Mariarosa Valente, docente di neurologia e direttrice della Scuola di specializzazione in neurologia dell’Ateneo friulano, e direttrice della Clinica neurologica e di neuroriabilitazione dell’Asufc.

La situazione e le proposte - Il progressivo invecchiamento della popolazione è un fenomeno inarrestabile che sta assumendo proporzioni preoccupanti. Questo è il risultato da un lato del prolungamento della durata della vita e dall’altro della crescente denatalità. La gestione delle fasce più anziane della popolazione coinvolge tutte le figure professionali che operano nell’area sanitaria ed impegna enormi risorse, anche a causa del frequente sovrapporsi nella stessa persona di più patologie croniche.

«Gli interventi di prevenzione sulle malattie ad incidenza più elevata nella popolazione anziana, come le malattie cerebrovascolari e le demenze – spiega Valente –, possono invece portare ad una riduzione del burden socioeconomico collegato alle stesse. La prevenzione non si fonda solo e anzitutto sui farmaci, ma necessita di interventi sullo stile di vita che riguardano l’attenzione verso il sonno, la nutrizione, l’attività fisica, l’integrazione sociale.

«Sia per la prevenzione che per la terapia e la riabilitazione – sottolinea Valente – è fondamentale il buon funzionamento di reti di collaborazione tra le strutture ospedaliere e quelle territoriali, con il coinvolgimento di tutte le figure professionali, soprattutto sanitarie, che operano accanto all’anziano, in particolare se fragile. Dalla qualità degli interventi sull’anziano dipende la tenuta di una società solidale».

Il programma - L’incontro partirà con due letture di Gianluca Tell, “Senescenza cellulare e invecchiamento”, e Gian Carlo Blangiardo, “Conseguenze sociali dei mutamenti demografici in atto della popolazione italiana”. Seguiranno le due sessioni mattutine. La prima moderata da Alessandro Cavarape e Pierluigi Dolso.

Interverranno: Gian Luigi Gigli, “Modificazioni del sonno nell’anziano sano”; Marco Colizzi, “I disturbi depressivi nell’anziano”; Giada Pauletto, “L’invecchiamento nella medicina di genere”; Iacopo Cancelli, “Inquadramento generale delle demenze”; Giovanni Merlino “Rischio cerebrovascolare e prevenzione del declino cognitivo”; Francesco Janes e Martina Fabris, “Il contributo del laboratorio alla diagnosi precoce”; Antonella Piani, “Il contributo del neuropsicologo”.

Seguirà la lettura del presidente della Società italiana di neurologia (Sin), Alessandro Padovani, su “Le nuove frontiere terapeutiche”.

La seconda sessione sarà moderata da Annacarmen Nilo, Andrea Bernardini e Raffaele Zoratti. Prenderanno la parola: Stefano Lazzer e Francesca Filippi, “Intervento sullo stile di vita: esercizio e alimentazione per la prevenzione del declino cognitivo”, e Gaia Pellitteri, “Il trattamento farmacologico dei disturbi del sonno nell’anziano: il ruolo dei neurotrasmettitori”.

I lavori pomeridiani, dalle 15.15, moderati da Mara Pellizzari, Daniela Galeazzi e Gabriele Beltrame, saranno dedicati a “La presa in carico dell’anziano fragile”. Ne parleranno: Carla Mattiangeli, “Il ruolo dell’ospedale”; Clara Ricci, “Il ruolo del medico di famiglia”; Antonella Mattiussi, “Il ruolo del territorio”; Daniele Vidi, “Il ruolo del fisioterapista”; Stefano Facini, “Il ruolo del farmacista”; Susanna Cardinali, presidentessa dell’Associazione alzheimer Udine, “Il ruolo della comunità”; Alvisa Palese, “Preparare le future figure professionali: strategie di comunicazione inter-generazionali”.

Ci sarà poi l’intervento del presidente dell’Associazione italiana psicogeriatria, Marco Trabucchi, su “La gestione dell’anziano: sfida e risorsa per una società solidale. Conclusioni della giornata e progetti per il futuro”.

Concluderà i lavori Mariarosa Valente.

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