Il docente dell’Ateneo friulano presiede anche, per il settore, il Collegio dei Professori Ordinari

Patologia Clinica, Francesco Curcio rieletto presidente della SIPMeT

Terzo mandato al vertice della Società Italiana di Patologia e Medicina Traslazionale fondata nel 1901, tra gli altri, dal Premio Nobel Camillo Golgi

Francesco Curcio

Terzo mandato da presidente della Società Italiana di Patologia e Medicina Traslazionale (SIPMeT) per Francesco Curcio, docente dell’Università di Udine, ateneo presso il quale è anche direttore della Scuola di specializzazione in Patologia clinica e biochimica clinica. La SIPMeT – fondata nel 1901, tra gli altri, da Camillo Golgi, Premio Nobel per la medicina nel 1906, e da Giulio Bizzozero, scopritore delle piastrine – è volta a promuovere il progresso delle conoscenze nel campo della Patologia, coordinare l'insegnamento della materia nelle università e stabilire relazioni e accordi di collaborazione con analoghe associazioni in Italia e all’estero. Francesco Curcio presiederà l’associazione scientifica dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025: ha ricoperto la medesima carica nei bienni 2014-2015 e 2016-17.

Curcio è stato inoltre eletto presidente del Collegio dei Professori Ordinari di Patologia Clinica, realtà che riunisce i docenti di ruolo (ordinari, straordinari ed emeriti) in servizio, in quest’ambito, nelle università italiane. Il Collegio ha sede nell’ateneo di appartenenza del presidente pro tempore e ha, tra le principali finalità, quella di contribuire allo sviluppo della didattica, della ricerca biomedica e dell’attività assistenziale a essa correlata nei vari corsi coinvolti.

Laureatosi in Medicina e chirurgia e specializzatosi in Biologia clinica all’Università di Napoli negli anni Ottanta, Francesco Curcio è professore ordinario dal 2007. Ha insegnato Patologia generale e Patologia clinica in numerosi corsi di laurea (anche internazionali), master e scuole di specializzazione. All’Università di Udine, tra i vari incarichi, è stato presidente del Corso di laurea in Medicina e chirurgia; direttore del Servizio di Colture cellulari del Centro di eccellenza Mati (Microgravity, Aging, Training and Immobility) e vicedirettore del Centro interdipartimentale di medicina rigenerativa. È membro di numerose realtà scientifiche, tra cui la Società Italiana di Endocrinologia, l’Associazione Italiana di Patologia Clinica e Medicina Molecolare (di cui è stato membro del direttivo nazionale e presidente della sezione Nord Est) e la Società Italiana di Patologia e Medicina di Laboratorio (della quale è stato vicepresidente). È stato segretario-tesoriere della World Association of Societies of Pathology and Laboratory Medicine e ha fatto parte del board scientifico dall’American Society for Investigative Pathology. Dal 2008 è membro dell’European Science Foundation.

Il professore ha coordinato vari progetti scientifici, tra cui “From Molecules to Man - MoMa” dell’Agenzia Spaziale Italiana, un progetto nazionale multidisciplinare che ha coinvolto più di 600 ricercatori e dieci tra le maggiori industrie italiane nell’ambito aereospaziale e biomedicale. Autore di oltre 400 articoli pubblicati sulle maggiori riviste scientifiche internazionali, Francesco Curcio ha inoltre vinto numerosi premi nazionali ed esteri per l’innovazione e il trasferimento tecnologico.

Sullo stesso tema

Mercoledì 11 Gennaio

I laboratori fuori dai laboratori: dal Covid alla medicina territoriale, come cambia la sanità con le analisi decentralizzate

Convegno sui Point of care testing venerdì 13 gennaio, dalle 9, all’Hotel La Di Moret

Lunedì 27 Giugno

Cancro al seno triplo negativo, sempre più vicina la possibilità di un farmaco cellulare

A confermarlo sono i promettenti risultati ottenuti dal progetto pilota transfrontaliero Immuno-Cluster