In memoria della fine studiosa dell’Università di Udine
Premio letterario ‘Anna Panicali’ a Giulia Lepori
Per la tesi di laurea dedicata all’interculturalità e al dialogo fra la cultura aborigena australiana e anglofona

Giulia Lepori, laureata magistrale con il massimo dei voti e lode in Lingue e letterature europee ed extraeuropee all’Università di Udine, è la vincitrice della quarta edizione del premio letterario dedicato alla professoressa Anna Panicali. Il premio annuale, di mille euro, intende onorare la memoria della fine studiosa Anna Panicali, scomparsa nel 2009, che dal 1998 è stata docente di Letteratura Italiana contemporanea nella Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell’Università di Udine. Giulia Lepori ha conseguito la laurea con la tesi “Cross-cultural Dialogues in Alexis Wright’s Carpentaria”.
«Il lavoro – spiega Antonella Riem, prorettrice dell’Ateneo di Udine e presidente dell’Associazione Laureati/e in Lingue -, redatto in un inglese eccellente, è un contributo critico significativo e originale sul tema dell’interculturalità e del dialogo fra la cultura aborigena australiana e quella anglofona e dimostra le interconnessioni creative fra la scrittura in inglese di Alexis Wright e i racconti e miti orali della sua tradizione nativa». La vincitrice avrà la possibilità di presentare per la peer review un articolo tratto dalla tesi per il prossimo numero della rivista scientifica internazionale online Le Simplegadi che uscirà a novembre 2015.
Il premio in memoria di Anna Panicali è nato da una sinergia fra la allora facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Udine, l’Associazione laureati/e in Lingue - All, e il professor Valerio Marchetti. «Persona di grande spessore umano e professionale, docente appassionata e poliedrica, sempre alla ricerca dell’incontro plurimo fra conoscenze, amatissima dagli studenti, Anna Panicali – ricorda Riem - si è occupata, fra l’altro, di Elio Vittorini, Pier Paolo Pasolini, Mario Luzi, del rapporto tra intellettuali e fascismo, delle riviste degli anni Trenta, del teatro, del melodramma polacco, e della moda in letteratura».