Dal 15 al 17 giugno. I lavori si potranno seguire online

Professione insegnante: quali strategie e percorsi formativi? Convegno nazionale

Interverranno i ministri Manfredi e Azzolina, i rettori e pro-rettori, rappresentanti di università, comunità accademiche e istituzioni del settore della formazione

Mettere a frutto le competenze e le esperienze degli atenei e delle società scientifiche nell’ambito della formazione degli insegnanti, per individuare i criteri e le caratteristiche irrinunciabili comuni a tutte le aree disciplinari, ai fini di elaborare un profilo istituzionale di formazione degli insegnanti di qualità. È l’obiettivo del convegno Professione insegnante: quali strategie per la formazione? (programma pdf), in programma da lunedì 15 a mercoledì 17 giugno.

Organizzato congiuntamente dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI), dal Centro di Ricerca interuniversitario Giovani, Educazione e Orientamento (GEO) con sede presso l’Università di Udine e dall’Università di Napoli Federico II, che organizza il webinar dei lavori, l’evento si svolgerà on line attraverso il canale YouTube “Federico II online canale 1”. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Centro interuniversitario GEO.

«Alla vigilia di un massiccio piano di reclutamento a sostegno della scuola italiana, chiamata a una nuova azione educativa di ampia e lunga portata basata sulla formazione di competenze flessibili nei giovani, la formazione degli insegnanti – sottolinea Marisa Michelini, direttrice di GEO e docente di Didattica e storia della fisica presso l’Università di Udine - è diventata un’urgenza alla quale sarà necessario dare una risposta immediata e di qualità attraverso un impegno istituzionale programmatico dei Ministeri dell’Università e dell’Istruzione e di tutte le Università».

La formazione degli insegnanti è stata riconosciuta dalla Commissione Europea e dall’OCSE come un fattore strategico per lo sviluppo e per questo è stata inserita tra gli obiettivi di Lisbona, UE 2020 e nell’Agenda 2030. «In diversi Paesi Europei – ricorda Michelini - essa è stata organizzata con un percorso universitario professionalizzante coerente e organico, mentre in Italia non si è ancora arrivati a una valida messa a sistema degli esiti delle diverse proposte e sperimentazioni, che si sono succedute dal 2000 a oggi».

Interverranno al convegno il ministro dell’Università e della Ricerca, Gaetano Manfredi, e la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Presenteranno proposte alla luce dell’esperienza 13 rettori e 8 prorettori in rappresentanza delle università. Porteranno un contributo rappresentativo delle comunità accademiche la presidente della Conferenza Universitaria Nazionale di Scienze della Formazione (CUNSF), il presidente di ConScienze, il presidente di INDIRE – Istituto nazionale documentazione, innovazione, ricerca educativa, e il rappresentante del sistema AFAM, Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica.

Una tavola rotonda discuterà come sostenere una formazione degli insegnanti di qualità con l’intervento dei presidenti dell’ANVUR - Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca, del Consiglio scientifico PLS – Piano lauree scientifiche, di GEO, del CIDI – Centro iniziativa democratica insegnanti, il rappresentante del CUN – Consiglio universitario nazionale e dell’Università di Napoli Federico II.

«Abbiamo ricevuto – riferisce soddisfatta Marisa Michelini - 288 proposte. Sono stati accettati e messi a disposizione dei partecipanti per preparare la discussione del convegno 188 contributi scritti da 52 università, 35 associazioni e società scientifiche, 16 scuole e 5 rappresentanti del Ministero dell’Istruzione. Secondo l’impostazione di GEO, infatti, oltre alle presentazioni in plenaria, vi saranno 8 tavoli di discussione, che lavoreranno in parallelo per due sessioni per approfondire una griglia di questioni alla luce delle ricerche e delle esperienze portate dai partecipanti».

«Si vuole arrivare – conclude Michelini - a principi condivisi e a un’idea strategica, che tutti ci si impegna a realizzare nei diversi contesti e nell’ambito dell’autonomia, che ne determinerà le differenziazioni di sede. È un auspicio e un impegno che le università, le società scientifiche e le associazioni degli insegnanti prendono in questo convegno per la messa a punto di un percorso formativo efficace e rispondente alle nuove sfide che la professione insegnante si trova ad affrontare nei complessi scenari del mondo in cui viviamo».

GEO si impegnerà in tale sfida. GEO è infatti un Centro di Ricerca Interuniversitario per lo Studio della Condizione Giovanile, dell’Organizzazione, delle Istituzioni Educative e dell’Orientamento fondato nel 2000. Attualmente il Centro è costituito da una rete di dodici Università (L’Aquila, Bari, Brescia, Calabria, Camerino, Milano Bicocca, Napoli Federico II, Pavia, Salento, Siena, Trento, Udine) che da tempo operano a sostegno delle strategie di sviluppo degli atenei ed in particolare sui temi dell’orientamento, del tutorato, dell’educazione civica e della didattica universitaria. Lo scopo di GEO è realizzare momenti di approfondimento al servizio degli Atenei Italiani; GEO è quindi partner naturale della CRUI.

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