Evento dell’Ateneo friulano in collaborazione con i lettori del Comune

21 marzo, Giornata mondiale della poesia: a Udine letture pubbliche di versi

Sei tappe nel centro storico della città, accompagnate da canzoncine in versi per i più piccoli

Essere per un momento e per tante persone la voce della poesia. È il desiderio di alcuni docenti e studenti dell’Università di Udine in occasione della Giornata mondiale Unesco della poesia. Per questo lunedì 21 marzo hanno organizzato nel centro storico di Udine l’evento itinerante “Poesia in piazza”, sei letture pubbliche di versi di grandi autori come Pascoli, Petőfi, Rimbaud: Tre tappe all’aperitivo del pranzo e tre a quello della cena. Qualche minuto per offrire alle persone la bellezza del suono della voce e condividere il piacere della letteratura passeggiando per la città. Il motto della giornata sarà: “Sono tutti a me cari questi popoli della terra, il cuore si allarga e tutti li accoglie”. 

Le letture pubbliche si terranno: alle 12.15 in Largo del Pecile, alle 12.35 in Riva Bartolini, alle 13 alla scalinata di via Cairoli (piazza 1° Maggio), alle 19.15 in piazza Matteotti (Chiesa di San Giacomo), alle 19.35 di nuovo in Largo del Pecile. Alle 20, l’ultima tappa, in loggia del Lionello, che darà modo di fermarsi un po’ per rispondere a eventuali domande, ascoltare proposte e forse leggere ancora qualche verso. 

Con l’aiuto della rete dei lettori del Comune di Udine, durante queste soste, verranno letti alcuni versi cercando di mostrare “il bello per tutti”. Ad ogni occasione non mancherà una canzoncina per bambini, in rima. Chi perdesse qualche tappa o volesse comunque leggere i testi proposti, dopo lunedì potrà cercarli sul sito.

«La poesia – spiega il coordinatore dell’evento, Paolo Driussi, docente all’Università di Udine – ci circonda ormai: chi non ascolta canzoni in rima (e anche senza rima)? E dopo avere sudato sullo studio degli endecasillabi, chi non ne gode il ritmo quando sono usati nella vita quotidiana? Non ce ne accorgiamo, ma l’endecasillabo con i ritmi usati in poesia è molto frequente per ammaliarci in modo suadente: Hai messo le camicie in lavatrice? Pulisciti le scarpe quando entri. Puoi chiudere la porta quando esci? E potete riconoscerlo in molte pubblicità». Per una volta, sottolinea Driussi, «potremo chiudere gli occhi e tenere invece bene aperte le orecchie». 

L’incontro coinvolge i dipartimenti di Studi umanistici e del patrimonio culturale e di Lingue e letterature, comunicazione, formazione e società. Il gruppo organizzatore è composto da Paolo Driussi (coordinatore e referente per maggiori informazioni), Barát Katalin Enikő e Alessandro Zuliani. 

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