Costituita dalla Fondazione Attilio Maseri nata dall’Università di Udine

Inaugurato il primo anno di attività della Società agricola Contessa Florio

Nove ettari di nuove coltivazioni, di cui sette di frutteti e due di vigneti con viti resistenti a malattie derivanti dalla ricerca svolta dall’Ateneo. Il nome dell’azienda in ricordo di Francesca Florio, moglie dell’illustre cardiologo friulano Attilio Maseri

Il video della Società agricola Contessa Florio

Nove ettari di nuove coltivazioni, di cui sette di frutteti di ciliegio, melo e olivo, e due di vigneti con viti resistenti a malattie derivanti dalla ricerca dell’Università di Udine. L’avvio di un’attività apistica per produrre miele, il rinnovo della gestione dei boschi, la vendita di frutta di stagione e di prodotti trasformati come confetture, farine, miele, olio, succhi e vino. Corsi di apicoltura, cesteria, gestione dei boschi, giardinaggio, innesto, potatura e attività di tirocinio per studenti universitari e delle scuole superiori.

È l’inteso programma di lavoro per il 2025 della Società agricola Contessa Florio che ha presentato l’avvio del primo anno di attività nella sede di Villa Florio Maseri a Persereano (Pavia di Udine). La Società è stata costituita l’anno scorso dalla Fondazione Attilio Maseri, fondata dall’Università di Udine, e intitolata a Francesca Florio, moglie dell’illustre cardiologo friulano. Compito dell’azienda è generare risorse affinché la Fondazione possa sostenere progetti di ricerca, di assistenza, di formazione e borse di studio per gli studenti più meritevoli dell’Università di Udine. Prosegue così l’azione di valorizzazione del patrimonio che Maseri ha lasciato in eredità all’Ateneo friulano, attuando fedelmente le sue ultime volontà.

GLI INTERVENTI

Alla presentazione hanno portato un saluto: il rettore dell’Università di Udine, Roberto Pinton; la presidente della Fondazione Attilio Maseri, Cristiana Compagno; il direttore centrale della Direzione centrale risorse agroalimentari, forestali e ittiche della Regione Friuli Venezia Giulia, Maurizio Urizio; il sindaco di Pavia di Udine, Beppino Govetto. La storica Liliana Cargnelutti ha quindi tracciato un profilo della contessa Francesca Florio. A illustrare la Società agricola sono stati il presidente, Raffaele Testolin, e l’amministratore delegato, Michele Zampieri.

Hanno mandato un messaggio perché impossibilitati a partecipare per concomitanti attività istituzionali l’assessore regionale alle risorse agroalimentari, Stefano Zannier, e l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi. Il diplomatico, che guida il Comitato dei sostenitori della Fondazione Attilio Maseri, è stato trattenuto a Roma per gli impegni connessi all’elezione del nuovo Pontefice.

LE RISORSE

L’azienda dispone di circa 58 ettari di terreni che comprendono coltivazioni, prati stabili e bosco. Sono distribuiti tra i comuni di Cividale del Friuli, Manzano (Oleis), Pavia di Udine (Persereano) e Premariacco. Dalla Fondazione Attilio Maseri ha in affitto alcuni fabbricati della Villa Florio Maseri.

IL MELETO

Un nuovo ettaro è coltivato a melo, a Persereano, con varietà resistenti alle principali malattie. È un impianto fitto, 1800 piante, con distanze di 3,5 metri tra le file e 0,75 metri sulla fila. È dotato di subirrigazione, copertura antigrandine e di rete anti insetto. Sette le varietà presenti, a diversa epoca di maturazione, moderne e adatte al consumo fresco e alla trasformazione. La destinazione del prodotto è per consumo fresco, per succo e per confetture di nuova generazione.

I CILIEGI

Al ciliegio è riservato un ettaro, sempre a Persereano. Il frutteto, con subirrigazione, è sotto copertura antipioggia e ha la rete anti insetto. Si tratta di un impianto fitto, 980 piante, con distanze di 4 metri tra le file e 1 metro sulla fila. Il calendario di maturazione è di circa 30 giorni, dal 1° giugno al 5 luglio. La destinazione è il consumo fresco e la vendita diretta.

GLI ULIVETI

Il nuovo oliveto di cinque ettari è stato realizzato ad Olei di Manzano, zona storicamente vocata alla coltivazione dell’olivo. È un impianto superintensivo, 5600 piante, con distanze di 4 metri tra le file e 2 metri sulla fila. È completamente meccanizzato, dalla raccolta alla potatura. Sono state messe a dimora varietà autoctone, di altre regioni italiane e internazionali particolarmente adatte per gli impianti superintensivi. La destinazione finale è la produzione di olio extra vergine di oliva (Evo) e la vendita diretta.

I VIGNETI

I due nuovi ettari con viti resistenti a malattie frutto dell’attività di ricerca dell’Università di Udine si trovano sempre a Oleis. Sono destinati alla produzione di vini in bottiglia di alta gamma: un bianco, un rosso e un brut. Attualmente la “Contessa Florio” ha due vigneti Docg di bianchi e rossi a Corno di Rosazzo, per circa un ettaro e mezzo di estensione.

LA SOCIETÀ

Costituita nel giugno 2024, la “Contessa Florio” è una società a responsabilità limitata. Il Consiglio di amministrazione è composto dal presidente Raffaele Testolin, dall’amministratore delegato Michele Zampieri e dalla consigliera Mara Pugnale.

TRE PRINCIPI GUIDA

Tradizione, innovazione, sostenibilità, anche nell’ottica del trasferimento della conoscenza al mondo agroalimentare, sono i tre principi guida su cui si fonda l’attività della Società. Tradizione, perché mira al recupero di produzioni frutticole, come melo, olivo e ciliegio, un tempo diffuse in Friuli e abbandonate negli ultimi 60 anni a favore della cerealicoltura e della zootecnia. Innovazione, perché il progetto “Contessa Florio” privilegia colture con limitate esigenze fitosanitarie e sistemi di allevamento intensivi a elevata meccanizzazione. Inoltre, perché l’organizzazione di corsi residenziali e tirocini per studenti saranno un’opportunità per il trasferimento dell’innovazione al mondo agroalimentare friulano. Sostenibilità, per le scelte varietali e i programmi di gestione dei frutteti che prevedono una significativa riduzione dell’impiego di prodotti di difesa e una forte attenzione alla salute del consumatore e all’ambiente.

FRANCESCA E ATTILIO, UNA VITA IN SIMBIOSI

Attilio Maseri e Francesca Florio si sposano nel luglio del 1960. Lui, nato a Udine il 12 novembre 1935, discendente di una famiglia benestante di Oleis. Lei, di tre anni più giovane, nata a Roma il 30 gennaio 1938, erede di una nobile e facoltosa famiglia udinese. A soli due anni Francesca, orfana del padre Francesco Florio, morto in un incidente aereo in Libia, viene cresciuta dalla madre, la contessa Giuliana Canciani, agronoma laureata a Bologna, imprenditrice agricola, che le trasmette l’interesse per la campagna. Attilio, laureato in Medicina e chirurgia all’Università di Padova e specializzato in Cardiologia e Medicina nucleare all’Università di Pisa, insegna per molti anni Medicina cardiovascolare presso la Royal Postgraduate Medical School di Londra e diventa direttore dell’Hammersmith Hospital. Maseri è stato cardiologo della regina Elisabetta II e del papa Giovanni Paolo II. Dalla loro unione, il 23 settembre del 1961 era nato Filippo Maseri–Florio. Filippo muore il 20 luglio 1994 in un tragico incidente d’auto, quando era studente alla Facoltà di Agraria dell’Università di Udine.

LE DICHIARAZIONI

«L’Università di Udine – ha detto il rettore, Roberto Pinton – è orgogliosa di proseguire nell’opera di valorizzazione del generoso lascito di Attilio Maseri, mantenendo fede a suoi illuminati indirizzi testamentari. Per questo continueremo a onorare la sua volontà di dedicare ogni sforzo alla formazione e al futuro dei giovani. Principi nei quali il nostro Ateneo si riconosce pienamente da sempre. La nascita della Società agricola, promossa dalla Fondazione Attilio Maseri, e la sua attività, che si nutre anche dalla ricerca svolta presso l’Università di Udine, rappresentano appieno la capacità di dare concretezza, in modo pragmatico e innovativo, allo straordinario atto di generosità del grande scienziato friulano nei confronti del nostro Ateneo».

La presidente della Fondazione Attilio Maseri, Cristiana Compagno, esprime grande soddisfazione «nel vedere realizzare un grande progetto di valorizzazione del patrimonio agrario lasciato dal professor Maseri all’Università di Udine e oggi gestito dalla Società agricola Contessa Florio. La società sta già utilizzando le migliori conoscenze scientifiche in campo agroalimentare per innovare e al tempo stesso valorizzare le tradizioni agricole del nostro territorio».

Il presidente dalla “Contessa Florio”, Raffaele Testolin, ha evidenziato che «l’azienda si trova inserita in un contesto vivace, caratterizzato da imprese di elevata professionalità, in parte dedite a colture annuali e in parte dedite ad una viticoltura di pregio. La Società agricola – ha spiegato Testolin – intende promuovere lo sviluppo di colture ad elevato reddito, in particolare la frutticoltura. Melo e ciliegio hanno rappresentato in passato colture interessanti in alcune zone come il Collio, le valli del Natisone, la Carnia, la pedemontana pordenonese. Hanno ceduto il passo ad indirizzi cerealicoli e zootecnici, che in questi tempi stanno mostrando grossi limiti di reddito. Le colture frutticole, se gestite in maniera professionale – ha concluso il presidente della Società agricola –, possono rappresentare una interessante riconversione per molte aziende».

Il sindaco di Pavia di Udine, Beppino Govetto, si è complimentato «per la solerzia nell’avviare l’attività della Società agricola, per quello che ha già fatto e per quello che ha in programma di realizzare. Questo sta dando concretezza alle volontà di Attilio Maseri – ha sottolineato il primo cittadino –. Il Comune farà la sua parte per sostenere la Società agricola e la Fondazione Attilio Maseri e contribuire così – ha rimarcato Govetto – a ridare nuova linfa alla vocazione agricola del territorio».

Causa concomitanti impegni istituzionali l’assessore regionale alle risorse agroalimentari, Stefano Zannier, ha inviato un messaggio augurale. «La Società agricola Contessa Florio di Persereano non è solo un commovente ricordo verso chi “è andato avanti” – dice Zannier. E nemmeno un nuovo, benvenuto strumento con cui valorizzare il lavoro di studio degli Atenei, il tutto in un Paese purtroppo arido su questo tema. L’azienda – continua il messaggio dell’assessore – è il simbolo stesso di un moderno approccio tra cultura e mercato, un metodo proficuo grazie cui finanziare la ricerca attraverso un’attività economicamente sostenibile e di qualità, potenziale modello per i privati per l’attenzione rivolta agli investimenti. La Regione – conclude Zannier – applaude alla Fondazione Attilio Maseri e all’Università di Udine quali creatori di questa iniziativa, sicura nei risultati che la società agricola saprà offrire al territorio».

Impossibilitato a partecipare per gli impegni connessi all’elezione del nuovo Pontefice, l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi ha inviato un messaggio di saluti e di auguri buon lavoro. «Credo che nulla sarebbe stato più gradito a Giuliana Florio – ha detto, fra l’altro, nel messaggio Zanardi Landi, che guida il Comitato dei sostenitori della Fondazione Attilio Maseri –, di sapere che alla sua memoria sarebbe stata dedicata una Società agricola con una marcata componente di innovazione e di ricerca. Congratulazioni per questa decisione del Consiglio d’amministrazione e moltissimi auguri di successo. L’agricoltura era la passione e la fonte di forza di Giuliana, che sapeva muoversi agilmente ad ogni livello, anche i più alti, e trovare ammiratori e alleati a Roma, Milano e nel mondo, senza mai perdere il fortissimo aggancio con la produzione agricola, i suoi uomini e il suo territorio». (sg)

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