Venerdì 9 giugno alle 21 al Palamostre a Udine con ingresso gratuito

Lo spettacolo "Earthbound" al festival Collega-menti dell'ateneo

Esplora un futuro prossimo nel quale la manipolazione del genoma umano riporta la vita in aree del pianeta danneggiate dall'uomo

Earthbound ph.Guido Mencari

Lo spettacolo teatrale “Earthbound ovvero le storie delle Camille” di e con Marta Cuscunà, autrice e performer capace di ibridare la tradizione del teatro di figura con tecniche innovative di animazione, chiuderà la seconda giornata del festival Collega-menti organizzato dall’Università di Udine. A ingresso gratuito, lo spettacolo di fantascienza per un’attrice e pupazzi, liberamente ispirato al saggio eco-femminista “Staying with the trouble” della filosofa Donna Haraway, si svolgerà venerdì 9 giugno alle 21 al Teatro Palamostre di piazzale Diacono a Udine e sarà seguito da un dialogo tra Roberto Battiston e Massimo Bernardi.

Reduce dal trionfo al Piccolo Teatro di Milano con quattro serate tutto esaurito e da un fortunato tour iniziato due anni fa, “Earthbound” racconta del possibile mondo nuovo in cui la specie umana unisce le forze ad altre specie per salvare il pianeta e prendersene di nuovo (e meglio) cura. Partendo da questo spunto, lo spettacolo mostra una piccola colonia di individui migrati in aree danneggiate dallo sfruttamento umano, per risanarle grazie alla collaborazione con partner non-umani. Sono gli Earthbound, umani a cui sono stati impiantati i geni di creature in via d'estinzione con il duplice scopo di conservarne la specie e favorire una nuova prospettiva per l’adattamento dell’uomo con l’ambiente naturale grazie alla simbiosi con il suo doppio animale. Consapevoli che nessuna specie agisce da sola, nemmeno quella umana e che non sia possibile distinguere organismo da ambiente, per fronteggiare l'esaurimento delle risorse naturali ormai quasi prosciugate, gli Earthbound mirano alla drastica riduzione della presenza umana sulla Terra. “Fate legàmi, non bambini” è il primo comandamento di una politica di controllo delle nascite basata sulla sostituzione parziale dei legami di sangue con quelli di cura. Per gli Earthbound, la nascita di un bambino è una scelta collettiva, rara e preziosa, di cui l'intera comunità è responsabile. Per questo, a ogni bambino vengono assegnati almeno tre genitori.

In scena, gli Earthbound prendono vita grazie alle creature animatroniche progettate da Paola Villani e ispirate alle opere dell'artista australiana Patricia Piccinini, in un monologo di fantascienza per attrice e pupazzi che trasforma in spettacolo il pensiero eco-femminista contemporaneo. Lo spettacolo è una produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, CSS Teatro stabile di innovazione del FVG, São Luiz Teatro Municipal, Etnorama Associazione Culturale con il supporto di Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, i-Portunus, A Tarumba – Teatro de Marionetas, i cittadini e le cittadine che hanno aderito al progetto #iosonoMecenate.

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