Il programma di sabato 5 ottobre
Robot e intelligenza artificiale al centro della seconda giornata del festival
Alle 18 nel salone del Parlamento del Castello
dibattito tra esperti internazionali moderato da Barbara Gallavotti. Dalla crittografia alla mobilità sostenibile, dall’intelligenza del linguaggio al rapporto dell’uomo con il territorio, quattro incontri
e quattro laboratori su prenotazione. Per bambini appuntamenti negli spazi della Fondazione Renati Vetrina della ricerca nella Chiesa di San Francesco
Perché i robot che sanno comportarsi come noi continuano a esistere solo nei film di fantascienza? E perché le previsioni di chi pensava che le diagnosi mediche sarebbero state affidate interamente all’Intelligenza Artificiale si sono rivelate troppo ottimistiche? Creatività e arte possono essere non umane? Entra le vivo il festival Collega-menti con l’incontro in cui si spiegherà in quali ambiti le macchine non possono eguagliarci, almeno per ora, e quali sono le attese sull’Intelligenza Artificiale. Moderati dalla curatrice scientifica del festival Barbara Gallavotti, divulgatrice scientifica e scrittrice, autrice per oltre vent’anni di trasmissioni televisive come “Superquark” e “Ulisse, proveranno a rispondere a queste e altre domande sabato 5 ottobre alle 18 nel salone del Parlamento del Castello di Udine, Pier Luca Montessoro, docente di Sistemi di elaborazioni delle informazioni all’università di Udine, Mario Rasetti, professore emerito di fisica teoria al Politecnico di Torino e presidente del Scientific board di CENTAI, Giulio Sandini, fra i fondatori dell’Istituto italiano di Tecnologia e Nicola Serra, docente di fisica sperimentale all’università di Zurigo.
Organizzato dall'Università di Udine, con il sostegno di PromoTurismoFVG e del Comune di Udine, oltre all’evento principale nel Castello di Udine, il festival entra nel vivo sabato 5 ottobre con quattro incontri e altrettanti laboratori, oltre alle mostre permanenti e alla vetrina con 25 esposizioni nella chiesa di San Francesco.
I 4 INCONTRI DI SABATO 5 OTTOBRE
I primi tre incontri della giornata si svolgeranno in Casa Cavazzini. Si inizia alle 10 dove Alberto Bolla, docente di Geologia applicata, Federico Cazorzi, professore di Idrologia, Marina Cobal, professoressa di Fisica e Dario De Santis, che insegna Cinema, fotografia e televisione, moderati dalla giornalista Alessandra Beltrame, dialogheranno sul rapporto tra uomo e territorio e sulla difficoltà di conciliare lo spazio e le risorse di cui abbiamo bisogno con la necessità di un Pianeta sano, abitato da specie che non siano costantemente minacciate. Lo scioglimento dei ghiacciai e il disastro del Vajont, solo per fare due esempi, dimostrano come l’azione globale dell’uomo stia modificando l’intero equilibrio della Terra e come gli interventi localizzati rappresentino un pericolo per il territorio e la sicurezza.
A seguire alle 11.30, Giovanni Capurso, docente di Scienza e tecnologia dei materiali, Pier Luca Montessoro, che insegna Sistemi di elaborazione delle informazioni e Cecilia Severoni, professoressa di Diritto dell’economia, moderati da Anna Violato, giornalista ambientale e comunicatrice della scienza, parleranno di mobilità sostenibile, approfondendo sia il tema delle auto di nuova generazione e a basse emissioni, come quelle elettriche, a guida autonoma o a idrogeno, sia quello della mobilità pubblica e del trasporto delle merci.
Infine alle 15.30 terzo e ultimo appuntamento della giornata a Casa Cavazzini con Alberto Policriti, docente di Informatica, Elisabetta Scarton, professoressa di Storia medievale, Biagio Tampanella, capitano di fregata della Marina militare presso lo Stato maggiore della Difesa, moderati dalla giornalista scientifica Elisabetta Tola, conduttrice di “Radio3Scienza”, condurranno il pubblico nell’affascinante mondo della crittografia, raccontando di codici e segreti e svelando, ad esempio, come i messaggi cifrati hanno, in alcuni casi, cambiato il corso della storia o di come abbiano influenzato lo sviluppo tecnologico, fino alle nuove sfide odierne legate all’Intelligenza Artificiale.
Ultimo incontro della giornata alle 21 nella Casa della Confraternita del Castello, Damiano Cantone, docente di Filosofia e teoria dei linguaggi, Elena Fabbro, che insegna Letteratura greca e Storia dello spettacolo nel mondo antico, Fabio Regattin, professore di Lingua e traduzione francese, moderati dalla critica letteraria e autrice Martina Delpiccolo, dialogheranno sull’intelligenza del linguaggio, che ha permesso agli esseri umani di scambiare informazioni, emozioni, culture condivise e tramandate. Dobbiamo temere la concorrenza dei simulatori del linguaggio naturale a causa dei progressi dell’Intelligenza Artificiale che sembra parlare, scrivere e tradurre come e meglio di noi?
I 4 LABORATORI DI SABATO 5 OTTOBRE
Nella Sala Valle di Palazzo Morpurgo alle 10 e alle 16 per mezz’ora 20 partecipanti potranno capirne di più sul connubio tra ambiente e attività produttive nel laboratorio curato dai docenti di Economia aziendale Giulio Corazza e Filippo Zanin, a prenotazione obbligatoria. Con esempi concreti si cercherà, ad esempio, di rispondere alle questioni sul rispetto dei diritti umani, della salute e della sicurezza dei lavoratori e del territorio da parte delle imprese e capire quando i prodotti e le attività produttive di un’impresa rispettano l’ambiente e limitano il consumo delle risorse naturali.
Alle 11 e alle 17 nella sala Valle di palazzo Morpurgo, su prenotazione per un massimo di 20 partecipanti a incontro, i geografi Salvatore Amaduzzi, Dario Bertocchi, Giorgia Bressan, Anna Brusarosco, Andrea Guaran, Mauro Pascolini, Federico Venturini, Francesco Visentin e Gian Pietro Zaccomer illustreranno l’intelligenza collettiva per paesaggi di qualità spiegando il lavoro dei geografi al servizio dei professionisti che operano sul territorio, con l’obiettivo, ad esempio, di riflettere sulla gestione partecipata dei corsi d’acqua, sull’assunzione di responsabilità generale nella gestione dei rifiuti o sulla fruizione ricreativa e turistica del territorio.
Gli altri due laboratori si svolgeranno invece alla Fondazione Renati. Per i bambini dai 6 ai 12 anni, nella sala multimediale del campus si potrà capire come funzionano le onde gravitazionali nel laboratorio curato dai dottorandi in Fisica Lorenzo Primomo e Bernardo Ricci e dal dottorando in Biomassa ed energia solare Parsu Ram Sharma. Sarà possibile giocare con l’interferometro umano e ascoltare il suono dell’universo muniti di cuffie. Le sessioni, della durata di 45 minuti per un massimo di 20 partecipanti, si svolgeranno la mattina alle 10.30, 11.30, 11.45, 12.45 e al pomeriggio alle 15.30, 16.30, 17, 18, 18.15 e 19.15.
Per tutti i bambini, nei bagni adiacenti alla sala multimediale, dalle 10 del mattino alle 18. 20 del pomeriggio, ci sarà il laboratorio sul modo corretto di lavarsi le mani, un’operazione non così scontata come può sembrare, ma la cui correttezza è fondamentale per proteggersi da molti agenti infettivi. Per un massimo di 10 partecipanti a sessione su prenotazione obbligatoria, il laboratorio è curato da Vittorio Bresadola, docente di Chirurgia generale e da Davide Caruzzo e Stefano Fabris, che insegnano al corso di laurea in Infermieristica.
LE 4 MOSTRE PERMANENTI
Sabato 5 saranno visitabili anche le quattro esposizioni permanenti. Tre gli appuntamenti negli spazi di palazzo Morpurgo. Dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21, attraverso le immagini della mostra fotografica “I paesaggi del rischio e del degrado” i geografi dell’ateneo offriranno alcuni spunti di lettura dei paesaggi del Friuli Venezia Giulia, mentre grazie all’installazione “Ablazione sonora”, curata da un’’équipe coordinata da Sergio Maggioni, sarà possibile ascoltare 24 ore di attività fusoria del ghiacciaio dell’Adamello, riflettendo sulle conseguenze negative dei cambiamenti climatici per gli ecosistemi fragili. Infine, lo spazio dedicato all’Azienda Agraria Servadei dell’università di Udine offrirà la possibilità di scoprire sia le attività di ricerca in laboratorio e sul campo sia di conoscere e acquistare i prodotti dell’azienda, come miele, vino e birra.
A pochi passi da palazzo Morpurgo, sempre in via Savorgnana, negli spazi antistanti all’ex cinema Puccini, ci sarà infine l’installazione immersiva mobile “Big Bang Machine” a cura di Vincenzo Napolano, capo comunicazione dell’Osservatorio Gravitazionale Europeo, che farà vivere un viaggio virtuale nello spazio e nel tempo all’origine dell’Universo in sessioni da 30 minuti dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 20.30, per un massimo di sette partecipanti, su prenotazione obbligatoria.
LA VETRINA CON 25 RICERCHE
Nei suggestivi spazi della chiesa di San Francesco sarà allestita una vetrina con ben 25 tra esposizioni e laboratori dell’ateneo. Visitabile anche sabato 5 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 21, questa grande mostra-laboratorio offrirà a tutti l’occasione di scoprire in modo interattivo le numerose attività di ricerca dell’università di Udine.
Tutto il programma dettagliato e le modalità per prenotarsi ai laboratori su festivalcollegamenti.it