Organizzato dal Dipartimento di Scienze giuridiche

Unione europea, valori fondativi e allargamento dei Balcani occidentali

Convegno internazionale il 28 e 29 giugno nell’aula A del polo di via Tomadini 30. Nell’ambito del progetto Jean Monnet “We, the people of the United Europe: Reflections on the European State on Mind”

unione europea

Discutere dei valori fondativi dell’Unione europea e della sua capacità di essere motore di un futuro condiviso e inclusivo. È l’obiettivo del convegno internazionale “We, the People of the United Europe: Reflections on the European State of Mind” che si terrà all’Università di Udine il 28 e 29 giugno 2022 (dalle 9.30) nell’aula A del polo di via Tomadini, 30. La due giorni, organizzata dal Dipartimento di Scienze giuridiche, potrà essere seguita anche online.

Il convegno rientra nell’omonimo progetto Jean Monnet, partito nel 2019 per stimolare riflessioni e discussioni sul concetto di identità europea e sull’importanza che riveste in questa fase del processo di integrazione.

Ad aprire i lavori, martedì 28, alle 9.30, il rettore, Roberto Pinton, e, per il Dipartimento, la direttrice Elena D’Orlando, la delegata all’internalizzazione, Elisabetta Bergamini, e la coordinatrice del progetto, Laura Montanari.

Il convegno è strutturato in tre tavole rotonde, con il coinvolgimento di studiosi da Italia, Albania, Montenegro e Serbia. Le prime due, il 28 giugno, riguarderanno l’“Identità (costituzionale) europea: una sfida culturale?” (dalle 10) e “Il rispetto del principio di rule of law e il futuro dell’Ue” (dalle 14.30). La terza, il 29 giugno (dalle 9.30), sarà incentrata sulle sfide dell’allargamento dell’Unione europea ai Balcani occidentali (“Mapping challenges of EU enlargement to the Western Balkans – From memories to current conflicts”).

«Mai come negli ultimi anni – spiega la coordinatrice del progetto, Laura Montanari – l’Unione europea è stata chiamata ad affrontare alcune domande di fondo: che cosa è l’Europa? In che cosa consiste l’identità europea? Si può parlare di memoria condivisa? La crisi sanitaria e l’indebitamento comune hanno determinato un’accelerazione e una tappa fondamentale nel processo di integrazione europea. A questo si aggiunge la guerra in Ucraina, con il dibattito interno all’Unione sulla possibilità di estendere all’Ucraina lo status di Paese candidato. È, dunque, essenziale riflettere oggi sulle radici dell’identità europea e sul futuro dell’Unione».

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