Venerdì 6 dicembre in Castello la consegna dell’opera alla città

Conoscere la città storica: archivio on line dei documenti sulle antiche case di Udine

Sul sito della Biblioteca civica udinese, disegni, descrizioni e documenti di oltre 2.100 case e di un centinaio di edifici

Esplorare e scoprire l’architettura, la storia e le vicende di 2.100 case del centro storico della città di Udine e di un centinaio di edifici pubblici e religiosi, attraverso un archivio “a portata di mouse”, consultabile liberamente on line. Sarà possibile farlo da venerdì 6 dicembre quando, sul sito della Biblioteca civica udinese “Vincenzo Joppi”, Sezione Manoscritti e Rari (http://www.comune.udine.it/AnticheCaseUdine), sarà reso pubblico il lavoro di implementazione web della revisione critica di Vittoria Masutti dei due manoscritti Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta (1873-1954) e dei documenti d’archivio cui questi testi riconducono, conservati oggi presso i Civici Musei, la Biblioteca civica e l’Archivio di Stato a Udine. Il lavoro sarà presentato alla cittadinanza venerdì 6 dicembre alle 11, nel Salone del Parlamento del Castello di Udine, nel corso della cerimonia di consegna dell’opera alla città, nella mani del sindaco Furio Honsell.

L’organizzazione in archivio on line - intitolato “Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica” ed edito da Forum Editrice – è stata curata da Anna Frangipane, ricercatrice del Dipartimento di ingegneria civile e architettura dell’Università di Udine, ed è stata possibile grazie al finanziamento, all’interno di una convenzione di ricerca con il Dipartimento, del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Udine e Tolmezzo e dell’Associazione notarile friulana, e grazie alla condivisione degli obiettivi del progetto da parte del Comune di Udine, dell’Archivio di Stato, della Sezione manoscritti e Rari della Biblioteca civica e dei Civici musei di Udine che hanno aperto le proprie stanze agli studiosi e dato l’autorizzazione alla libera fruizione dei documenti. Ha collaborato al progetto il Dipartimento di storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine.

«Il progetto – spiega Anna Frangipane – propone un metodo che sfrutti le potenzialità della rete per la conoscenza della città storica, un luogo virtuale di collegamento e unione tra i lavori di Giovanni Battista della Porta, di Vittoria Masutti, delle centinaia di autori di studi sulla città, dei documenti nascosti negli archivi, utilizzando la rete come opportunità per la consultazione diretta e in qualunque luogo di testi, fonti, riferimenti». Da una precisa scelta della curatrice del lavoro discende poi la caratteristica di archivio aperto che diventa anche «un archivio in divenire – aggiunge Frangipane -, la cui struttura permette l’integrazione, negli anni, di ulteriore documentazione e contributi digitali. È, inoltre, aperta una casella di posta elettronica (memorie@uniud.it), cui, chi lo volesse, può indirizzare commenti, riferimenti e note per l’implementazione futura».

Fonti del progetto. Il lavoro si basa sull’opera critica realizzata tra il 1984 e il 1987 da Vittoria Masutti (edita per i tipi dell’Istituto per l’Enciclopedia del Friuli Venezia Giulia e finanziata dalla Banca del Friuli) dei due manoscritti di Giovanni Battista della Porta (1873-1954) intitolati Memorie su le antiche case di Udine, a loro volta frutto di un lavoro di archivio portato avanti dal della Porta in oltre cinquant’anni, e che raccoglie decine di migliaia di estratti di documenti d’archivio che raccontano le vicende delle case della città storica e dei sui abitanti dalla fine del 1200 alla metà del 1900. La certosina revisione critica di Vittoria Masutti dei due Manoscritti non soltanto riorganizza e unisce le note e le correzioni degli oltre 2 mila paragrafi riferiti ad altrettanti edifici sparsi nei due manoscritti del della Porta, ma anche li integra con migliaia di originali riferimenti archivistici e bibliografici e con una preziosa documentazione iconografica selezionata in archivi pubblici e privati, compresa tra il primo ‘600 il tardo ‘800 e ricca di quasi settecento disegni. «A distanza di oltre vent’anni dalla pubblicazione di Vittoria Masutti – dice Frangipane - il progetto dell’ateneo di Udine ha inteso sfruttare la potenzialità intrinseca dell’opera, un data-base georefereziato latente, strutturando un sito web che ne permetta la fruizione on-line, secondo uno schema di studio analitico e di valorizzazione dell’edilizia storica seguito in una precedente ricerca sui portali lapidei cittadini (http://portali-lapidei-udine.uniud.it)».

Organizzazione dell’archivio on line. Base dell’archivio aperto, la cui consultazione intuitiva a video non necessita di particolari istruzioni, è la mappa del centro storico di Udine redatta dall’ingegner Antonio Lavagnolo a metà ‘800. Nello scorrerla attraverso il mouse del computer, i singoli edifici vengono evidenziati nella loro pianta: selezionando ogni singolo edificio appaiono, quindi, documenti, immagini dell’edificio, schede tecniche e link ai riferimenti del fondo d’archivio ove i documenti sono conservati. «L’acquisizione di immagini con scansioni ad alta definizione, grazie alla collaborazione e alla disponibilità dei responsabili e dei proprietari degli archivi e all’interessamento degli Uffici comunali – conclude Frangipane - dà nuova vita ai documenti grafici, rielaborati nella edizione a stampa e oggi presentati nella loro integrità dimensionale e cromatica». Integrano l’opera i contributi originali di studiose ed esperte: Vittoria Masutti, in primis, Nicole Dao, Lucia Stefanelli e Francesca Tamburlini.

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