Università e territorio: presentati gli studi svolti grazie al finanziamento regionale di assegni di ricerca

L'assessora Rosolen: «Il sostegno a ricerche umanistico-sociali è un valore»

"Il sostegno della Regione alle Università per ricerche condotte nei settori umanistici e delle scienze sociali è una strada sulla quale proseguiremo perché non solo rafforza il nostro il sistema scientifico ma crea una contiguità e una raccolta e trasmissione di conoscenze tra gli atenei e gli enti e le aziende dal valore fondamentale per la nostra società". Lo ha affermato l'assessora regionale all'Università Alessia Rosolen aprendo l'incontro telematico Valorizzazione del capitale umano. La ricerca nei settori umanistici e delle scienze sociali al servizio del territorio che ha fatto il punto sulle dieci ricerche condotte da assegnisti dell'Ateneo di Udine sui temi delle scienze umane e sociale con il contributo della Regione. Il sostegno è previsto dalla legge regionale 34/2015 per il concorso alla valorizzazione e internazionalizzazione del sistema della ricerca e accademico del Friuli Venezia Giulia e alla sua integrazione con il mondo artistico, museale, culturale e socio-produttivo.

I dieci studi illustrati nella videoconferenza abbracciano un campo molto ampio, spaziando dal cinema ai temi della leadership, dalla filosofia al rapporto tra patrimonio edilizio e popolazione.

"Dico grazie agli enti e alle aziende che hanno ospitato i ricercatori - così Rosolen -, dimostrando apertura verso il mondo dell'università e capacità di interazione, e grazie all'Ateneo di Udine per la sua capacità di interpretare in maniera sostanziale e non formale il contributo alla crescita della comunità".

Le ricerche, come ha spiegato il rettore Roberto Pinton, hanno coinvolto cinque degli otto dipartimenti dell'Università e hanno visto l'affiancamento di ogni giovane assegnista con un responsabile scientifico e un tutor. Pinton ha anche evidenziato l'importanza del sostegno della Regione a ricerche a settori che potrebbero avere difficoltà nel reperire finanziamenti.

"Sosteniamo con continuità la prospettiva di crescita - questo il concetto espresso da Rosolen - che si rispecchia nell'ideale di un umanesimo digitale in cui discipline e saperi esplorano lo scibile da prospettive scientifiche differenti, ma si confrontano tenendo sempre al centro la persona reale e le relazioni tra le persone".

I giovani ricercatori protagonisti dell'iniziativa sono Simone Dotto, Diego Cavallotti, Martina Lorenzoni, Erika Di Bortolo Mel, Floriana Ferro, Rocio Luque, Laurence Jones, Elisa Castellarin, Carmela Garofalo e Mickeal Milocco Borlini. La ricapitolazione delle ricerche, in cui ciascun relatore ha avuto cinque minuti a disposizione per illustrare il lavoro svolto, è stata al termine approfondita e messa a fattor comune in una tavola rotonda telematica.

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