19 Gennaio 2016 – 
        
                
                La natura messa a nudo: la scoperta del Bosone di Higgs
La conferenza di Marco Zanetti ad Aperture 2015
            Il 4 Luglio 2012 è stata annunciata al CERN di Ginevra la scoperta del bosone di Higgs. La rilevanza dell’evento è pari a pochi altri nella storia della scienza, per l’impatto avuto nella comprensione dei fenomeni fondamentali e come risultato di uno straordinario sforzo intellettuale e tecnologico.
I numeri relativi alla scoperta sono senza precedenti: migliaia di  scienziati da tutti i continenti, miliardi
di euro di investimento,  decine di anni necessari
per la realizzazione degli esperimenti,  PetaByte
 di informazione prodotta e analizzata in maniera distribuita  su tutto il globo.
 Tra le ragioni che hanno motivato quest’impresa spesso si citano le  innumerevoli ricadute tecnologie (una tra tutte il World Wide Web) e i  fondamentali aspetti sociali ed educativi; oltre a ciò spicca però  l’entusiasmante conferma che, attraverso l’applicazione rigorosa del  metodo scientifico, 
la creatività e l’immaginazione della mente umana  sono in grado di cogliere dettagli sempre più intimi della Natura.
 Il relatore
 Marco Zanetti
Formazione presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova, laurea con lode nel 2003 e dottorato di ricerca nel 2007. Research Fellow del CERN dal 2007 al 2010, Research Scientist presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) dal 2010 al 2014, Professore associato presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova dal 2014. Membro dell’esperimento CMS dal 2002 e coautore di una delle principali analisi che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. Coordinatore del collaudo di LHC dal 2008 al 2010 (dopo l’incidente del settembre 2008). Tra i proponenti originali di diversi progetti di macchine acceleratrici future per la caratterizzazione della particella di Higgs (“Higgs Factories”) e per l’esplorazione dei fenomeni oltre l’attuale scala di energia.
 Formazione presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova, laurea con lode nel 2003 e dottorato di ricerca nel 2007. Research Fellow del CERN dal 2007 al 2010, Research Scientist presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT) dal 2010 al 2014, Professore associato presso il Dipartimento di Fisica dell’Università di Padova dal 2014. Membro dell’esperimento CMS dal 2002 e coautore di una delle principali analisi che ha portato alla scoperta del bosone di Higgs. Coordinatore del collaudo di LHC dal 2008 al 2010 (dopo l’incidente del settembre 2008). Tra i proponenti originali di diversi progetti di macchine acceleratrici future per la caratterizzazione della particella di Higgs (“Higgs Factories”) e per l’esplorazione dei fenomeni oltre l’attuale scala di energia.
L’incontro rientrava negli appuntamenti ‘Aperture 2015’, iniziativa  coordinata dal prof. Angelo Vianello: lunedì 23 novembre 2015,  Auditorium di Toppo Wassermann, Udine, via Gemona 92. Evento organizzato  dall’Università di Udine, in collaborazione dell’Assessorato alla  Cultura del Comune di Udine e la Fondazione Crup.