Il programma MIT-FVG sostiene progetti di cooperazione con il Massachusetts Institute of Technology con un finanziamento regionale di 150.000 euro annui

In scadenza il bando per la presentazione di progetti nell'ambito del programma Misti Gsf

Nel 2017, due degli otto progetti finanziati sono stati realizzati dall'Università di Udine

È in scadenza il 17 settembre il bando per la presentazione dei progetti di collaborazione nell’ambito del programma MISTI (MIT International Science and Technology Initiatives) GSF (Global Seed Funds), che supporta collaborazioni tra docenti e ricercatori del MIT di Boston e le loro controparti all'estero, con l'obiettivo di favorire la cooperazione internazionale, finanziando la mobilità degli studiosi coinvolti, e successivamente promuovere progetti di ricerca congiunti.

 
Anche il sistema universitario del Friuli Venezia Giulia (insieme alle Università di Pisa e ai Politecnici di Milano e Torino) è incluso nei fondi MIT-Italia del programma, che sostengono lo scambio tra team del MIT e i colleghi degli atenei italiani: risale al 23 giugno 2017 la sigla dell'accordo di cooperazione triennale tra la Regione FVG e il Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston.
 
L'intesa promuove gli scambi scientifici tra il MIT e le Università di Trieste, Udine e la Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste, attraverso lo stanziamento regionale di 150.000 Euro l’anno per tre anni. Nel 2017, due degli otto progetti finanziati sono stati realizzati dall'Università di Udine: “Negative Capacitance Field Effect Transistors for Highly Energy Efficient Electronics: Modelling, Design and Optimization” del prof. David Esseni (DPIA, Dipartimento Politecnico di Ingegneria e Architettura) e "Growth Matters" del prof. Eric Puntel (DPIA).
 
Serenella Sferza, docente MIT nonché co-direttrice del programma MIT-Italy è stata ospite dell'Università di Udine lo scorso mese di luglio per promuovere il bando MIT-FVG e per spiegare le modalità di partecipazione: all’incontro sono intervenuti numerosi ricercatori e docenti, nonché i professori David Esseni ed Eric Puntel, che hanno illustrato i loro progetti e fornito alcuni suggerimenti su come presentare proposte vincenti.
 
Il bando prevede la presentazione di un progetto utilizzando il sito web del MISTI: deve essere prevista la partecipazione di almeno un team regionale e uno del MIT e la deadline del 17 settembre è comune a tutti gli accordi MISTI. Infatti, i progetti presentati sono poi selezionati da revisori del MIT, mediante valutazione tra pari: le valutazioni avvengono per settore scientifico e sono condotte su tutti i progetti presentati per argomento, indipendentemente dal Paese di provenienza dei ricercatori coinvolti.
 
Il progetto del prof. Esseni, partendo dal presupposto che l'efficienza energetica è diventata un parametro cruciale per le tecnologie dell'informazione, sia per l’autonomia delle batterie degli apparati portatili, sia per la sostenibilità ambientale degli enormi data center per i giganti della rete, mira alla modellazione e alla progettazione di transistori ferroelettrici a capacità negativa (NC-FET) che possono consentire una drastica riduzione della tensione di alimentazione e quindi un grande miglioramento dell'efficienza energetica nei circuiti integrati. Con l'obiettivo di sviluppare modelli TCAD (Technology Computer Aided Design) accurati e tuttavia computazionalmente efficienti per gli NC-FET, il programma di lavoro si avvarrà della collaborazione con il prof. Luca Daniel del MIT.
 
Il progetto del prof. Puntel, basato sullo studio della crescita di un reticolo di actina attorno ad una sfera rigida, è di particolare interesse in quanto rappresenta un modello, ancorché semplificato, della motilità intracellulare della Listeria, batterio che sviluppa attorno a sé un reticolo di actina non sferico, somigliante alla coda di una cometa. La Listeria lo usa per muoversi, rompere la membrana cellulare e infettare altre cellule. Un miglioramento della comprensione della motilità intracellulare della Listeria potrebbe aiutare a sviluppare modi di combattere tale infezione senza fare affidamento su antibiotici cui i batteri stanno progressivamente diventando più resistenti. Il partner MIT del progetto è il prof. Rohan Abeyaratne.
 
«La professoressa Sferza, già ospite di Conoscenza in Festa nel 2016, visita ogni anno le Università italiane aderenti al programma MISTI-Italy e in particolare il Friuli Venezia Giulia, con l’obiettivo di conoscere i ricercatori che hanno vinto i finanziamenti e promuovere le collaborazioni con il MIT – spiega la docente Maria Cristina Nicoli, delegata alla Ricerca dell’Ateneo friulano -; l’idea è quella di avviare in seguito progetti di ricerca trovando finanziamenti sia in Italia, sia attraverso le Agenzie USA. Va ricordato – continua - che la nostra regione ha siglato nel 2016 un accordo di programma con il MAECI e il MIUR per la valorizzazione del sistema scientifico e dell’innovazione (SiS FVG) del Friuli Venezia Giulia, che ha tra gli obiettivi anche quello della internazionalizzazione delle attività di ricerca».

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