21 Aprile 2020
Premio come miglior “short paper” alla ECIR 2020
Smascherare le fake news che circolano in rete: premiato articolo firmato da giovani ricercatori
Il lavoro svolto fra Udine e l’Australia da un team formato nell’ambito del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche
L’importanza di saper individuare le cosiddette “fake news”, ovvero le notizie che riportano informazioni distorte, scorrette, se non addirittura inventate, è ormai a tutti nota. Questa attività diventa ancor più importante durante un’emergenza sanitaria come quella che il mondo sta vivendo a causa del Covid-19. Proprio al tema dell’individuazione delle fake news è dedicato l’articolo scientifico Crowdsourcing Truthfulness: The Impact of Judgment Scale and Assessor Bias che venerdì scorso, nel corso dell’European Conference on Information Retrieval (ECIR) 2020, ha vinto il premio come miglior "short paper".
Lo studio è di natura internazionale, come testimoniato dagli autori: Stefano Mizzaro, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche (DMIF) dell’Università di Udine; due giovani ricercatori del suo gruppo di ricerca, David La Barbera, laureato lo scorso ottobre all’Università di Udine con Mizzaro e attualmente assegnista di ricerca al DMIF, e Kevin Roitero, dottore di ricerca dell’Università di Udine e attualmente assegnista di ricerca al DMIF; Damiano Spina, ricercatore al Royal Melbourne Institute of Technology - RMIT di Melbourne, Australia; Gianluca Demartini, professore all'University of Queensland di Brisbane, Australia, già laureato anni fa all’Università di Udine, sempre con Mizzaro.
«Il tema del lavoro – dice Mizzaro – è sicuramente “di moda”, ma riveste una particolare valenza in questo momento di emergenza sanitaria. Infatti, gli sviluppi futuri a cui stiamo lavorando in questi giorni si occupano proprio dell’individuazione di fake news relative al Covid-19. La ricerca in cui il lavoro si inserisce ha anche ricevuto il finanziamento di Facebook con un Research Grant».
L’ECIR, convegno europeo annuale, è il principale forum europeo per la presentazione di nuovi risultati di ricerca nel campo del reperimento delle informazioni (Information retrieval, la disciplina che studia i motori di ricerca). L’ECIR offre l'opportunità a ricercatori giovani e affermati di presentare articoli scientifici che riportano risultati di ricerca nuovi, inediti e innovativi.
Lo studio è di natura internazionale, come testimoniato dagli autori: Stefano Mizzaro, docente di Sistemi di elaborazione delle informazioni del Dipartimento di Scienze matematiche, informatiche e fisiche (DMIF) dell’Università di Udine; due giovani ricercatori del suo gruppo di ricerca, David La Barbera, laureato lo scorso ottobre all’Università di Udine con Mizzaro e attualmente assegnista di ricerca al DMIF, e Kevin Roitero, dottore di ricerca dell’Università di Udine e attualmente assegnista di ricerca al DMIF; Damiano Spina, ricercatore al Royal Melbourne Institute of Technology - RMIT di Melbourne, Australia; Gianluca Demartini, professore all'University of Queensland di Brisbane, Australia, già laureato anni fa all’Università di Udine, sempre con Mizzaro.
«Il tema del lavoro – dice Mizzaro – è sicuramente “di moda”, ma riveste una particolare valenza in questo momento di emergenza sanitaria. Infatti, gli sviluppi futuri a cui stiamo lavorando in questi giorni si occupano proprio dell’individuazione di fake news relative al Covid-19. La ricerca in cui il lavoro si inserisce ha anche ricevuto il finanziamento di Facebook con un Research Grant».
L’ECIR, convegno europeo annuale, è il principale forum europeo per la presentazione di nuovi risultati di ricerca nel campo del reperimento delle informazioni (Information retrieval, la disciplina che studia i motori di ricerca). L’ECIR offre l'opportunità a ricercatori giovani e affermati di presentare articoli scientifici che riportano risultati di ricerca nuovi, inediti e innovativi.