Ottimo risultato per il Dipartimento udinese di Scienze mediche e biologiche

"Futuro in ricerca", finanziato per oltre 800 mila euro progetto Firb multidisciplinare

Vi lavorano quattro giovani ricercatori under 36
delle Università di Udine, Pavia, Milano e Firenze

È condotto da quattro giovani ricercatori under 36 delle Università di Udine, Pavia, Milano e Firenze uno dei 99 progetti finanziati per il 2010 dal Miur nell’ambito del bando Firb “Futuro in ricerca”, volto al sostegno delle eccellenze scientifiche emergenti (http://futuroinricerca.miur.it). Il progetto, intitolato “Dalle conoscenze di base riguardanti la dinamica dell'autoaggregazione della β2-microglobulina alla scoperta di nuovi inibitori dell'amiloidogenesi”, cercherà di comprendere i meccanismi molecolari delle amiloidosi, ossia di quelle patologie in cui i depositi di proteine nelle cellule e nei tessuti provocano malattie come l’Alzheimer e il Parkinson. Responsabile del progetto per l’Unità di ricerca di Udine è Maria Chiara Mimmi, da 8 anni impegnata in questo campo presso il Laboratorio di biofisica dell’ateneo friulano, nell’équipe di Biofisica del dipartimento di Scienze mediche e biologiche (DSMB) con Gennaro Esposito, Federico Fogolari e Alessandra Corazza.

Frutto della collaborazione in corso da 12 anni tra i biofisici di Udine e i gruppi di Pavia, Firenze e Milano, il progetto – coordinato da Pavia, tra i 40 finanziati nel settore di ricerca delle “Life sciences”, del costo di 978 mila euro e finanziato per 819 mila e 600 euro – rappresenta, dunque, un ulteriore importante riconoscimento per il gruppo udinese di Biofisica del DSMB, che lo scorso anno aveva già contribuito a un importante risultato per l’individuazione e la caratterizzazione di farmaci anti-amiloide, grazie a uno studio poi pubblicato dall’autorevole rivista scientifica “The Journal of Biological Chemistry”.

Con Maria Chiara Mimmi lavoreranno allo studio Sofia Giorgetti (Pavia), Stefano Ricagno (Milano) e Martino Calamai (Firenze), assegnisti di ricerca post-dottorato e neo-ricercatori «con curricola scientifici – sottolinea Gennaro Esposito, docente della facoltà di Medicina di Udine – adeguati agli elevati standard richiesti dalla selezione nazionale e conseguiti con un impegno pluriennale nei gruppi di ricerca delle Università coinvolte nel progetto, che li hanno sostenuti negli ultimi 5-10 anni».

E proprio la sinergia tra Laboratori con competenze diverse ma complementari dei quattro Atenei «costituisce – aggiunge Esposito – uno dei punti di forza del progetto. Infatti, l’approccio multidisciplinare che è stato riconosciuto meritevole del finanziamento, spazia dai meccanismi molecolari correlati con le amiloidosi ai fenomeni patologici su modelli cellulari, fino a comprendere l’osservazione di pazienti in terapia sperimentale con i farmaci progettati dalla ricerca di base».

Un ulteriore aspetto innovativo del progetto «è – spiega Mimmi - l’utilizzo del C.elegans, un nematode che, modificato geneticamente, costituisce un modello animale senza precedenti di amiloidosi da ß2-m. L’utilizzo di vermi transgenici consente lo studio delle alterazioni metaboliche connesse alla patologia con la facilità di manipolazione tipica delle colture cellulari». L’unità di ricerca di Udine, inoltre, «sta mettendo a punto un protocollo – conclude Esposito - per analizzare il profilo metabolomico delle linee transgeniche di C. elegans che sviluppano depositi amiloidi analoghi a quelli ritrovati nei pazienti, oltre a studiare i meccanismi molecolari dell'interazione tra la ß2-m e potenziali inibitori dell'amiloidogenesi».

Sullo stesso tema

Giovedì 23 Febbraio

Malattie rare, Telethon premia la ricerca di Alessandra Corazza

Finanziato con 190mila euro lo studio sull’Amiloidosi da accumulo di transtiretina che colpisce soprattutto sistema nervoso, cuore e occhi

Mercoledì 29 Ottobre

Alle origini di Alzheimer e Parkinson: sbarca ad Abu Dhabi la ricerca dell'Ateneo sulle proteine amiloidogene

Il 30 ottobre i risultati del gruppo di biofisica coordinato da Rino Esposito saranno presentati nella capitale degli Emirati Arabi Uniti

Giovedì 17 Ottobre

'Gold medal' a Rino Esposito per l'attività scientifica nella risonanza magnetica nucleare

Riconoscimento del Gruppo italiano per la discussione delle Risonanze magnetiche e del Gruppo interdivisionale delle Risonanze magnetiche della Società chimica italiana