Pediatria: inaugurati nuovi strumenti per la cura delle malattie respiratorie

Cinque apparecchiature all’avanguardia in Europa

        Con un aumento del 40 per cento negli ultimi quattro anni delle prestazioni specialistiche relative alle malattie respiratorie nei bambini, la clinica di Pediatria del Policlinico universitario di Udine è divenuto un punto di riferimento, anche al di fuori del Friuli Venezia Giulia, per la diagnosi precoce e la cura di patologie come l’asma, le infezioni delle vie respiratorie e le pneumopatie nei pazienti di età compresa fra zero e sedici anni. Un servizio che ora verrà ulteriormente potenziato grazie al sostegno che l’università di Udine con 65 mila euro, la Regione con 35 mila, la Fondazione Crup con 28 mila e l’Associazione allergie e pneumopatie infantili (Alpi) con 5 mila euro, hanno dato per l’acquisto di quattro nuove apparecchiature all’avanguardia in Italia e in Europa ed ora in dotazione al laboratorio di Funzionalità respiratoria nel bambino del servizio di Allergo-pneumologia della clinica udinese. 

        Si tratta, in particolare, del Masterscreen body, acquistato con il contributo di 50 mila euro dell’ateneo friulano. Dotato di una cabina pletismografica, è adatto all’esecuzione di tutte le indagini polmonari nei bambini con più di quattro anni e comprende anche una nuova cabina per disabili che possono eseguire le indagini anche restando nelle carrozzine. All’inaugurazione dei macchinari alla presenza, fra gli altri, del presidente del Policlinico Fabrizio Bresadola e del direttore della clinica Alfred Tenore, il rettore dell’università di Udine, Furio Honsell, si è detto molto lieto «di aver contribuito a rispondere come sistema alle necessità pediatriche del territorio». «L’ateneo – ha aggiunto – risponde sempre prontamente alle esigenze della comunità favorendo lo sviluppo di poli di eccellenza che garantiscano una assistenza di alta qualità». 

        La Regione Friuli Venezia Giulia con 35 mila euro e l’università di Udine con 15 mila sono intervenuti per acquistare il Masterscreen pediatrico baby body, uno dei primi Sistemi spirometrici pneumotacograficio computerizzati in Europa, che permette lo studio del respiro dei bambini dalla nascita fino a due anni d’età. Alla personale conoscenza dell’attività dell’Alpi ha fatto riferimento il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini che ha evidenziato «la qualità del lavoro svolto nell’affrontare i casi di patologie infantili rare», sottolineando il «valore e l’efficacia che questo lavoro dà al contributo regionale». «Il valore di queste acquisizioni – ha rilevato Tesini– sta proprio nella capacità di far produrre a questo intervento una ricaduta incommensurabilmente maggiore che ci colloca all’avanguardia in Europa».

        La Fondazione Crup si è invece fatta carico dei 28 mila euro necessari all’acquisto del Modulo per la misurazione dei volumi e delle resistenze polmonari, uno dei pochi presenti nel nostro Paese. «Con la nuova strumentazione – ha sottolineato il presidente, Silvano Antonini Canterin – si potrà fare prevenzione e diagnosi in modo molto più spinto rispetto alla normale assistenza di base. Nella nostra missione, infatti, c’è il sostegno a tutte le iniziative innovative che posseggono i requisiti per poter dare risposte reali e concrete alla cittadinanza, come il servizio fornito dalla clinica di Pediatria». 

        Grazie ai 5 mila euro donati dall’Alpi la clinica può inoltre contare su un Rinomanometro di ultima generazione che permette la valutazione dei flussi nasali in condizioni basali e dopo aver assunto dei farmaci. «L’Alpi – ha detto la presidente, Eliana Degano – è felice ed orgogliosa di aver contribuito in parte a questo risultato grazie all’acquisto di un rinomanometro e provvedendo alla manutenzione dei nuovi macchinari finanziando una borsa di studio per un tecnico specializzato». Una quinta apparecchiatura, il Rilevatore dell’ossido nitrico polmonare e nasale, in Italia ce ne sono solo cinque, è entrata a far parte della dotazione strumentale della clinica pediatrica udinese grazie al contributo di 35 mila euro proveniente dall’Unione europea. 

        Le patologie respiratorie nei bambini sono in continuo aumento e la causa principale è l’inquinamento atmosferico presente anche all’interno delle mura domestiche. Il 27% dei bambini residenti in Friuli Venezia Giulia soffre, infatti, di queste malattie che a loro volta costituiscono il 50% di tutte le patologie che colpiscono i bambini, specie al di sotto dei cinque anni d’età. «Nel 2004 abbiamo effettuato 1500 prestazioni specialistiche – spiega il responsabile del servizio di Allergo-pneumologia, Mario Canciani –, con un incremento del 10% rispetto al 2003.» Su circa 150.000 bambini che vivono in regione, circa 40.000 vengono visitati per problemi legati alle malattie del sistema respiratorio. In particolare, su cinquemila visite che ogni pediatra di famiglia compie ogni anno, la metà è legata a queste patologie.

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