Sviluppati metodi computazionali utili alla modellizzazione dei flussi multifase

Strumenti di simulazione per innovare i processi produttivi industriali

Il 28 e 29 marzo, a Udine e Trieste, conferenza finale di COMETE, progetto di ricerca internazionale coordinato dall’Ateneo

Martedì 28 e mercoledì 29 marzo, rispettivamente al Cism di Udine (piazza Garibaldi 18, dalle 16 alle 18) e alla Esteco di Trieste (Galleria Padriciano 99, dalle 9.30 alle 12), si terrà la conferenza finale del progetto di ricerca COMETE, avviato nel 2018 per favorire il miglioramento e l'innovazione dei processi di produzione nei settori dell'oil&gas e dell'industria chimica o di processo. Finanziato dal programma Horizon 2020 dell'Unione Europea (azioni Marie Skłodowska-Curie) e coordinato dall'Ateneo friulano, ha consentito di trasferire dal mondo accademico a quello industriale competenze relative alla modellizzazione dei flussi multifase.

«Questo trasferimento, ampio, di competenze – afferma Cristian Marchioli, docente di Fluidodinamica dell'Università di Udine e coordinatore del progetto – è stato realizzato sviluppando un set di strumenti computazionali all'avanguardia, utilizzati finora solo a livello di ricerca fondamentale, e costruendo una rete di competenze dedicate grazie alla formazione dottorale. Le attività di ricerca hanno coinvolto partner accademici e industriali: il Politecnico di Vienna (Austria), l'Institute of Fluid-Flow Machinery dell'Accademia Polacca delle Scienze, situato a Gdansk (Polonia), la compagnia belga Euro Heat Pipes e la software company Esteco di Trieste».

«I flussi turbolenti multifase – spiega ancora il coordinatore del progetto – costituiscono il fulcro di numerosi processi industriali ma, nonostante esistano strumenti di calcolo numerico soddisfacenti, spesso le loro applicazioni si limitano a situazioni di interesse accademico, senza una rigorosa convalida sperimentale. Con il sostegno del programma di azioni Marie Skłodowska-Curie, il progetto COMETE ha potuto creare una rete di formazione incentrata sullo sviluppo di strumenti computazionali in grado di combinare metodi complementari di frontiera per migliorare comprensione e predicibilità dei flussi multifase rilevanti per l’industria».

Nelle giornate di martedì 28 e mercoledì 29 i tre dottorandi coinvolti nel progetto COMETE – Francesca Mangani (Politecnico di Vienna), Fernando Kevin Miranda Santa Cruz (Università di Udine) ed Eleonora Spricigo (IMP-PAN di Gdansk) – illustreranno i principali risultati ottenuti. Alla conferenza finale interverranno inoltre Gregory Lecrivain, dell’Helmholtz-Zentrum Dresden-Rossendorf (Germania), Jure Ravnik, dell’Università di Maribor (Slovenia), Francesco Zonta, del Politecnico di Vienna (Austria), Cristian Marchioli e Alessio Roccon, dell’Università di Udine. I lavori si concluderanno con una visita ai laboratori computazionali di Esteco. La conferenza è aperta a tutti gli interessati.

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