Umanizzazione delle cure e telemedicina in chirurgia maxillo facciale: progetto pubblicato sulla rivista "Monitor" di Agenas
L’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali premia le iniziative innovative e replicabili come buone pratiche
Il progetto “Telemedicina in chirurgia maxillo-facciale: dalla progettazione all’attuazione. Un modello vincente basato sull’umanizzazione delle cure” è stato pubblicato sulla rivista “Monitor - Elementi di analisi e osservazione del sistema salute", una collana di approfondimenti pubblicata dall’Agenzia nazionale per i servizi sanitati regionali (Agenas) e rivolta ai rappresentanti delle istituzioni, agli operatori della sanità e alle università.
Il progetto, che aveva vinto –insieme ad altre 5 iniziative - il Premio "Innovazione in Sanità digitale" 2023 ed era stato premiato per il nel settore "innovatività del progetto in relazione all’uso dell’ICT: concretezza, sostenibilità e replicabilità", è stato realizzato dalla Clinica di chirurgia maxillo del dipartimento Testa Collo e Neuroscienze in stretta cooperazione con l’ASUFC, l’Università di Udine e la Direzione Centrale Salute della Regione Friuli Venezia Giulia,
L’articolo, a firma di Elena Bocin, dirigente medico di Medicina interna dell’Asu Friuli Centrale, Massimo Robiony, direttore della clinica di chirurgia maxillo facciale e del dipartimento Testa collo e Neuroscienze e Elisabetta Ocello, project manager, illustra il progetto, nato nel 2019, partendo dalla visione olistica di riferimento, l’umanizzazione delle cure, che ha ispirato la costruzione di un modello che potesse integrare gli strumenti di telemedicina in un percorso di cura organizzato. L’obiettivo finale è sempre quello di garantire la presa in carico globale del paziente, soprattutto per monitorare, dopo la dimissione, i pazienti operati, oncologici e fragili, e che vivono in zone periferiche, sul territorio nazionale o all’estero.
Il progetto di telemedicina friulano è rientrato così nei “progetti più innovativi, efficaci e soprattutto replicabili nelle altre realtà sociosanitarie italiane – come scrive nell’introduzione della rivista Giulio Saccardi, direttore di Agenas – e che hanno saputo trasformare risultati di ricerca in applicazioni reali capaci di migliorare la salute dei cittadini”.
L’aspetto più innovativo del progetto è l’introduzione di due competenze nuove nel contesto chirurgico: il medico internista, poi affiancato anche dal neurologo, per garantire la gestione clinica globale nel percorso di cura e il project manager che coordina le attività gestionali e permette al direttore di riappropriarsi del suo ruolo clinico.