Presentato il progetto nazionale Edunext

«Il digitale e l’intelligenza artificiale sono la prima sfida del mondo dell’istruzione»

Il rettore Angelo Montanari ha fatto il punto sulle prospettive della didattica nel mondo dell’istruzione superiore. L’Ateneo partecipa al progetto con i corsi di laurea magistrale in Gestione del turismo culturale e degli eventi e Scienza ed economia del cibo

«Il digitale, compresa l’intelligenza artificiale, è la principale sfida che deve affrontare il mondo dell’istruzione dalla scuola all’università. Una delle strade per rinnovare l’esperienza didattica è l’adozione di modelli integrati che combinino il meglio di quella tradizionale con l’innovazione digitale. Quest’ultima, infatti, non deve essere vista come un sostituto, ma come un complemento della didattica in presenza».

Così oggi il rettore dell’Università di Udine, Angelo Montanari, alla presentazione del Digital education hub (Edunext), la più grande iniziativa nazionale di formazione universitaria basata sull’impiego di tecnologie e metodi di didattica innovativa. L’Ateneo friulano aderisce al progetto con due corsi di laurea magistrale, Gestione del turismo culturale e degli eventi e Scienza ed economia del cibo.

«Sarà necessario – ha sostenuto Montanari – prevedere un piano di sviluppo delle competenze per trasformare l’insegnamento in un processo collaborativo, consapevole e innovativo. Ogni docente, con il continuo aggiornamento e lo scambio con i colleghi, potrà arricchire il proprio percorso professionale e contribuire così a un ambiente educativo più stimolante ed efficace. Penso, ad esempio, alla creazione di un luogo di scambio, anche virtuale, in cui condividere esperienze didattiche fra colleghi e alla possibilità di osservarsi a vicenda, tra pari, durante le lezioni in aula. E anche alle pratiche di “educational coaching”, cioè un aiuto agli studenti a scoprire e potenziare le proprie capacità, a gestire le emozioni e lo stress, a diventare più consapevoli e autonomi nel loro percorso di studio e a definire obiettivi chiari per il futuro» ha spiegato il rettore dell’Ateneo friulano.

Montanari è intervenuto all’incontro, a Palazzo Antonini a Udine, sul tema “Le nuove frontiere della didattica” in cui il referente nazionale di Edunext, Tommaso Minerva, ha illustrato il progetto. Edunext prevede un’offerta didattica digitale, modulare, flessibile e inclusiva con videolezioni preregistrate dai docenti, sottotitolate e doppiate in inglese e spagnolo. La partecipazione dell’Università di Udine è stata spiegata da Raffaella Bombi, delegata dell'Ateneo alla didattica innovativa e referente di Edunext. Al progetto aderiscono 35 atenei e 5 istituzioni di Alta formazione artistica e musicale (Afam). Complessivamente sono coinvolti circa 700 mila studenti e 25mila docenti.

L’approccio Edunext

Il progetto didattico innovativo Edunext prevede lezioni in presenza e attività formativa online. Concentra le lezioni in presenza in un numero limitato di settimane per semestre, garantendo l’accesso online ai contenuti delle lezioni. La didattica frontale è integrata da una ricca offerta di attività formative a distanza, rendendo possibile una maggiore autonomia e flessibilità nello studio. Inoltre, è prevista un’attività di tutoraggio e il rilascio di microcredenziali (sotto forma di Open badge) riconosciute a livello europeo. In sintesi, i corsi inseriti nel progetto presentano un’offerta didattica digitale, modulare, flessibile e inclusiva con videolezioni preregistrate dai docenti, sottotitolate e doppiate in inglese e spagnolo.

I due corsi Edunext dell’Università di Udine

Gestione del turismo culturale e degli eventi è il corso di laurea magistrale che forma professionisti in grado di progettare, attuare e dirigere sistemi turistici avanzati. Con particolare riguardo all'utilizzo di strumenti e ambienti digitali, per la valorizzazione delle caratteristiche culturali e ambientali del territorio. I laureati sono preparati per rendere risorsa un bene o un evento culturale, organizzare e gestire eventi culturali, consulenze e collaborazioni con enti locali, con organismi di gestione territoriale, con strutture di valorizzazione e promozione turistica. Il corso, coordinato da Francesco Costantini, è organizzato dal Dipartimento di Studi umanistici e del patrimonio culturale.

Il corso in Scienza ed economia del cibo prepara figure professionali evolute per i settori dell’agroalimentare e del food&beverage. La formazione avviene in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale, di sicurezza e qualità. Una particolare attenzione è dedicata all’acquisizione di competenze utili per il monitoraggio e l’analisi dell’evoluzione dei gusti dei consumatori. Trasversalità e interdisciplinarietà caratterizzano i laureati indirizzati ad aziende del settore agroalimentare, della ristorazione collettiva, ai consorzi di tutela, a imprese del terzo settore e istituzioni. Il corso, coordinato da Luca Iseppi, è organizzato dal Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali. (sg)

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