10 Novembre 2020
Venti i posti disponibili per l’anno accademico 2020/21
Scuola di specializzazione in beni storico-artistici: domande di ammissione entro il 25 novembre
Percorso di formazione per acquisire un profilo professionale nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico
C’è tempo fino a mercoledì 25 novembre per presentare le domande di ammissione alla Scuola di specializzazione in Beni storico-artistici dell’Università di Udine. Venti i posti disponibili che il percorso formativo - della durata di due anni e del valore di 120 crediti formativi universitari - offre per l’anno accademico 2020/21. In particolare, le domande di ammissione alla Scuola vanno presentate online, tramite Esse3, entro mercoledì 25 novembre. L’esame di ammissione si terrà mercoledì 2 dicembre in modalità telematica su piattaforma Microsoft Teams. Gli idonei potranno quindi immatricolarsi entro martedì 15 dicembre. Tutte le informazioni sono disponibili sul Manifesto degli studi (pdf).
«Il percorso di formazione – spiega Claudia Bolgia, ordinaria di Storia dell’arte medievale e neo nominata direttrice della Scuola per il triennio accademico 2020/23 – è adatto a coloro che desiderano acquisire uno specifico profilo professionale nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, e siano interessati a sbocchi professionali in ruoli di responsabilità in strutture pubbliche e/o private che abbiano funzioni organizzative, culturali, editoriali e di ricerca nel settore del patrimonio dei beni culturali».
Tenendo conto delle condizioni di tutela della sicurezza dettate dal contesto della pandemia, «lezioni e laboratori – sottolinea Bolgia - si terranno regolarmente. Per questo anno accademico, si offrirà la possibilità di scegliere tra insegnamento in presenza, se consentito, e insegnamento da remoto. Le esigenze e gli interessi di ogni studente verranno tenuti in alta considerazione all’interno di una Scuola leader nella formazione e parte di un Dipartimento d’eccellenza, qual è quello di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo friulano».
La Scuola forma specialisti della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Il percorso formativo prevede l’approfondimento delle discipline storico-artistiche relative alla conoscenza del patrimonio storicoartistico dal Tardo-Antico al Contemporaneo. Gli allievi approfondiscono la tutela, la valorizzazione e la didattica museale, la conservazione dei beni storico-artistici, attraverso le conoscenze e le metodiche tecniche e sperimentali relative al restauro e alla conservazione dei beni culturali, e la tutela giuridica dei beni culturali. Acquisiscono inoltre le competenze necessarie per un approccio economico nel campo della gestione manageriale delle strutture museali, di eventi culturali e organizzativi, nell’ambito della valutazione dei beni culturali e degli investimenti su di essi.
Possono partecipare al concorso di ammissione i laureati dei corsi di laurea specialistica in Storia dell’arte (classe 95/S) e della laurea magistrale in Storia dell’arte (classe LM89); i laureati in possesso di titoli del precedente ordinamento didattico equiparati ai suddetti del nuovo ordinamento; i candidati in possesso di titolo di studio straniero, che sia stato riconosciuto idoneo.
Il concorso di ammissione è per titoli ed un esame orale, in due prove che accertano rispettivamente le conoscenze nel campo delle discipline storico artistiche e la conoscenza di una lingua straniera moderna, tra francese, inglese, tedesco o spagnolo.
«Il percorso di formazione – spiega Claudia Bolgia, ordinaria di Storia dell’arte medievale e neo nominata direttrice della Scuola per il triennio accademico 2020/23 – è adatto a coloro che desiderano acquisire uno specifico profilo professionale nel settore della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico, e siano interessati a sbocchi professionali in ruoli di responsabilità in strutture pubbliche e/o private che abbiano funzioni organizzative, culturali, editoriali e di ricerca nel settore del patrimonio dei beni culturali».
Tenendo conto delle condizioni di tutela della sicurezza dettate dal contesto della pandemia, «lezioni e laboratori – sottolinea Bolgia - si terranno regolarmente. Per questo anno accademico, si offrirà la possibilità di scegliere tra insegnamento in presenza, se consentito, e insegnamento da remoto. Le esigenze e gli interessi di ogni studente verranno tenuti in alta considerazione all’interno di una Scuola leader nella formazione e parte di un Dipartimento d’eccellenza, qual è quello di Studi umanistici e del patrimonio culturale dell’Ateneo friulano».
La Scuola forma specialisti della tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico. Il percorso formativo prevede l’approfondimento delle discipline storico-artistiche relative alla conoscenza del patrimonio storicoartistico dal Tardo-Antico al Contemporaneo. Gli allievi approfondiscono la tutela, la valorizzazione e la didattica museale, la conservazione dei beni storico-artistici, attraverso le conoscenze e le metodiche tecniche e sperimentali relative al restauro e alla conservazione dei beni culturali, e la tutela giuridica dei beni culturali. Acquisiscono inoltre le competenze necessarie per un approccio economico nel campo della gestione manageriale delle strutture museali, di eventi culturali e organizzativi, nell’ambito della valutazione dei beni culturali e degli investimenti su di essi.
Possono partecipare al concorso di ammissione i laureati dei corsi di laurea specialistica in Storia dell’arte (classe 95/S) e della laurea magistrale in Storia dell’arte (classe LM89); i laureati in possesso di titoli del precedente ordinamento didattico equiparati ai suddetti del nuovo ordinamento; i candidati in possesso di titolo di studio straniero, che sia stato riconosciuto idoneo.
Il concorso di ammissione è per titoli ed un esame orale, in due prove che accertano rispettivamente le conoscenze nel campo delle discipline storico artistiche e la conoscenza di una lingua straniera moderna, tra francese, inglese, tedesco o spagnolo.