Convegno venerdì 11 dicembre a Udine

Sviluppo sostenibile delle aree rurali, quali strumenti e linee di gestione?

A confronto esperienze nazionali e locali sulla sostenibilità dello sviluppo rurale, con Ateneo, Rete rurale nazionale e Inea

Fare il punto sulle esperienze finora maturate a livello nazionale e locale in materia di governance a favore della sostenibilità dello sviluppo rurale. È l’obiettivo del convegno “Strumenti di governance per lo sviluppo sostenibile delle aree rurali” in programma domani, venerdì 11 dicembre dalle 16 nella sala Tomadini di via Tomadini 30/A a Udine, organizzato dal dipartimento di Scienze economiche dell’ateneo di Udine con la Rete rurale nazionale e la sede regionale dell’Istituto nazionale di economia agraria (Inea) e con il sostegno della Fondazione Crup. L’iniziativa porrà a confronto le esperienze di ricerca con il punto di vista di chi opera per professione nel campo dello sviluppo rurale.
 
Oggi all’interno della aree rurali, che non si identificano più con la sola attività primaria, «sono presenti – ricorda Francesco Marangon, ordinario di Economia ed estimo rurale dell’ateneo di Udine e organizzatore dell’iniziativa - diverse attività economiche e diversi portatori di interessi, il cui obiettivo comune è valorizzare il territorio rurale su cui insistono». Il convegno «sarà occasione – spiega Marangon – per identificare e analizzare le nuove forme di aggregazione e organizzazione dei soggetti sociali attivi nei contesti rurali, raccogliendone e confrontandone le esperienze, e per approfondire il rapporto tra le nuove pratiche di azione e lo sviluppo sostenibile delle aree rurali». Inoltre, saranno raccolti diversi contributi a partire dagli orientamenti comunitari e dalle disposizioni legislative nazionali e locali più recenti in materia di sviluppo rurale.
 

Lo sviluppo rurale, «è oggi il prodotto – aggiunge Stefania Troiano, ricercatrice di Economia ed estimo rurale del dipartimento di Scienze economiche dell’ateneo di Udine - di una complessa rete di interrelazioni e di pratiche, che prendono forma attraverso incontri e negoziazioni tra attori che hanno a disposizione diversi tipi di risorse». In questo senso, la Rete rurale nazionale, parte attiva al convegno organizzato dall’ateneo di Udine «attraverso le postazioni regionali, ha il compito – conclude Troiano - di favorire il dialogo tra amministrazioni regionali e Ministero, di contribuire al flusso di informazioni utili per una governance consapevole ed efficiente, di diffondere buone prassi e scambi di esperienze, di promuovere la qualità delle valutazioni di piani e programmi per garantire processi decisionali di programmazione degli interventi sempre più adeguati».

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